• Montagne
    • Arte e Cultura

Il museo diffuso del Serpentino

Il giovello: il luogo di nascita del prodotto simbolo della Valmalenco, la pioda

Le pietre verdi della Valmalenco sono da secoli parte integrante della vita sociale, cultura ed economica della valle. In età medievale qualcuno notò che gli strati di roccia affiorati in superficie si presentavano divisi in sottili lamelle. I malenchi cominciarono quindi a sperimentare le prime tecniche di scavo e lavorazione del Serpentinoscisto. Nel corso dei secoli, generazioni di cavatori e spaccapietre si sono incamminati all'alba verso le miniere, per realizzare la pioda della Valmalenco, un prodotto dalle infinite possibilità.
La cava più antica di estrazione del serpentinoscisto è la cava del Giovello, che prende il nome dalla forma della montagna, simile a un giogo. Di conseguenza, le singole cave sono dette giovelli e i lavoratori giovellai
Inizialmente i giovellai non ebbero grosse difficoltà ad estrarre e ridurre in lastre la pietra, già ben segnata dall'azione di gelo e disgelo. Procedendo l'escavazione verso l'interno, dovettero ricorrere al fuoco: un elemento indispensabile, ma che riempiva l'ambiente di fumo che provocava bruciore agli occhi e depositi di un'untuosa patina nera. Il fuoco era anche utilizzato per l'illuminazione delle cave e del bocchello,  che raggiungeva profondità di 250-300m, attraverso il quale i blocchi di pietra erano trasportati all'esterno a dorso di uomo o a strascico. 

La pietra veniva quindi lavorata nel laboratorio presso l'imbocco della galleria, dove, con affilati scalpelli e precisi colpi di martello, i lotti venivano scissi in lastre dette piode. I giovellai, agricoltori o pastori che dedicavano al Giovello il tempo libero, erano associati in compagnie, che a loro volta formavano un'importante "confraternita" con scopi sociali e religiosi. A fine giornata le piode erano divise tra i soci, accatastate, vendute individualmente e trasportate con carovane di cavalli lungo la strada di valle: verso sud quelle dirette in Italia, verso nord quelle destinate agli acquirenti grigioni. Le piode vennero abbondantemente impiegate a Sondrio già nel 1300, per poi raggiungere gli altri paesi della Valtellina e il territorio dei Grigioni. 

Il lavoro delle piode si è ripetuto immutato per secoli, fino all'introduzione della "polvere nera" alla fine del 1600, esplosivo di modesta forza dirompente ideale per la roccia scissile. Verso la fine dell'Ottocento il fuoco e l'olio per l'illuminazione interna cedettero il posto ad attrezzi più moderni come le lampade a petrolio e ad acetilene

Verso la fine dell'Ottocento, a seguito della costruzione della strada carrabile della Valmalenco fino a Chiesa che grazie all'opera dei cavatori giunse sino al Giovello, sorse in paese la nuova categoria artigianale dei carrettieri. I carrettieri divennero presto commercianti e nel '900 camionisti, grazie alla comparsa dei mezzi di trasporto motorizzati,  facendo conoscere e trasportando le piode ben oltre la Valtellina. 

Dopo la seconda guerra mondiale i commercianti e i produttori seppero far conoscere le qualità delle piode anche ai costruttori di paesi lontani, generando un fortissimo incremento della domanda.
Verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso, le cave del Giovello divennero sempre più precarie e meno utilizzate sino a che il lavoro in quella località fu del tutto abbandonato. La produzione di piode continua però nelle cave della sponda opposta. 

Fonte: Ecomuseo della Valmalenco

Dello stesso tema

5 cose da fare sulle montagne lombarde oltre allo sci

  • Montagne
Bormio - ciaspolate - @inLombardia

Fioriture in alta quota

Le quattro stagioni nei Comuni di Valmalenco e Val Poschiavo
  • Montagne
Fioriture in alta quota

Sport e relax a Bormio e Santa Caterina tra sci, escursioni e terme

Bormio e Santa Caterina, due luoghi d’elezione per vacanze invernali sotto il segno del benessere, immersi nel bianco abbagliante delle Alpi. Scopri di più.
  • Montagne
Sport e relax a Bormio e Santa Caterina tra sci, escursioni e terme

Ghiacciai in Lombardia

9 ghiacciai in Lombardia da scoprire attraversando spettacolari sentieri glaciologici
  • Montagne
I ghiacciai in Lombardia

Val d’Intelvi un paradiso naturale tra il Lago di Como e di Lugano

Relax in armonia con la natura ma anche svago, sport e divertimento, tutto questo è la Val d'Intelvi!
  • Montagne
Ramponio - Val d'Intelvi

Valtellina in famiglia sulla neve

Neve, divertimento e paesaggi da favola tra le montagne più alte delle Alpi di Lombardia
  • Montagne
@inlombardia - Valtellina in famiglia

Vivere la Valtellina d'inverno

I numeri delle ski area della Valtellina
  • Montagne
Idee per una vacanza in Valtellina in inverno

Toccare il cielo con un dito

Suggerimenti per escursioni ad alta quota.
  • Montagne
Le cime più alte della Lombardia

Nei paesaggi della Valle Camonica

Dal Parco delle pitture rupestri Patrimonio Unesco allo Sleddog. In Valle Camonica lo sport incontra la cultura
  • Montagne
Passo del Tonale - Valle Camonica

Le Montagne del Lago di Como

Sospesi nel tempo tra le rive del lago, mulattiere ed alpeggi
  • Montagne
Sorico

Rifugi alpini, vedette della Lombardia

Un’estate al fresco in alta montagna: 10 rifugi alpini in Lombardia da visitare almeno una volta
  • Montagne
Rifugi alpini, vedette della Lombardia

Passo del Tonale

  • Montagne
Tonale - Valle Camonica - inLombardia

Dove ciaspolare in Lombardia

Paesaggi innevati da percorrere con le racchette ai piedi. Anche al chiaro di luna. Consigli per scegliere dove ciaspolare in Lombardia
  • Montagne
Ciaspolate in Lombardia

Borno per tutte le stagioni

Piste da sci, boschi, splendidi paesaggi e l’antica storia di una località al confine fra due valli, Valle Camonica e Val di Scalve
  • Montagne
Borno - Monte Altissimo

L’estate è più bella nelle valli bergamasche

Val Brembana, Valseriana Val di Scalve e Valle Imagna: una vacanza a misura di famiglia nelle valli bergamasche 
  • Montagne
Cascate del Serio (BG)

La fioritura nei pascoli e negli alpeggi

Le quattro stagioni nei Comuni di Valmalenco e Val Poschiavo
  • Montagne
La fioritura nei pascoli e negli alpeggi

Livigno: magia invernale tra neve, storia e tradizioni

Visita Livigno per assaporare la sua magia
  • Montagne
Livigno: magia invernale tra neve, storia e tradizioni

Di profumo in profumo lungo il Pizzo Bernina

Le quattro stagioni nei Comuni di Valmalenco e Val Poschiavo
  • Montagne
Di profumo in profumo lungo il Pizzo Bernina

Il museo dell'arrampicata e dell'escursionismo

Introdotta in Valmalenco all'inizio dell'Ottocento, l'arrampicata è giunta ai giorni nostri conquistando sempre più seguaci, grazie a una gloriosa tradizione di guide alpine.
  • Montagne
Il museo dell'arrampicata e dell'escursionismo

Sciare in famiglia in Lombardia

Principianti o campioni? Dalla bergamasca alla Valtellina, scopri dove sciare in Lombardia. Con gli amici. In famiglia.
  • Montagne
Sciare in famiglia in Lombardia