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Palazzo d'Arco a Mantova

Vita quotidiana di una nobile famiglia tra Settecento e Ottocento
Palazzo d'Arco - ph: Federica Bottoli

Terme di Trescore

Una valle silenziosa e le sue preziose acque sulfuree,che curano il corpo e gli ridonano splendore
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Vivere il Lago Maggiore

Il Museo della Bambola. I borghi e le contrade. Trekking, equitazione e sport sull’acqua. Consigli per vivere il Lago Maggiore
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Il manzo all'olio di Rovato

Il manzo all’olio è il piatto simbolo di Rovato, località della Franciacorta da secoli famosa per il commercio della carne. Una pietanza dalla lunga storia: la sua presenza è attestata da documenti del XVI secolo. A renderla così unica e succulenta le acciughe e  il cappello del prete, taglio di manzo di primissima qualità.  Il Manzo all’olio di Rovato è infatti una preparazione alimentare a base di carne bovina, in particolare con il taglio anatomico denominato cappello del prete. La carne bovina proviene preferibilmente da animali aventi 18 mesi di età, per merito della caratteristica venatura di grasso che la parte anatomica garantisce e per la dimensione di almeno 2 kg. Il cappello del prete deve essere mondato di tutte le impurità rappresentate in particolare dalla copertura di tessuto connettivo. Altri ingredienti per la preparazione del piatto sono: olio extravergine di oliva, aglio, pangrattato, acciughe, prezzemolo ed acqua. Benché non comune, può essere previsto l’utilizzo di Grana Padano DOP. Secondo la ricetta ufficiale, il cappello del prete viene fatto opportunamente rosolare con acciughe, aglio e olio extravergine di oliva. Alla casseruola vengono aggiunti acqua e olio extravergine di oliva in proporzione di 3 a 1 e prezzemolo portando a fuoco lento il cappello del prete sino a completa cottura, che dura un periodo di solito compreso tra 2,5 e 3 ore. La completa cottura si avverte comunque allorquando, inserendo una forchetta nel pezzo anatomico, essa fuoriesce con facilità.  A cottura compiuta, il cappello del prete deve riposare almeno una notte in luogo fresco, caratterizzandosi perché l’olio è penetrato nelle fibre ed ha reso morbida la parte anatomica. Al termine della cottura si sarà ottenuto un sugo che, al momento di servire la preparazione, verrà rappreso a fuoco vivo con pane grattugiato, solo o in aggiunta a Grana Padano DOP. Il cappello del prete si aggiunge alla casseruola dove si è rappreso il sugo affinché si scaldi e prepari per il consumo. La carne viene quindi tagliata a fette di altezza variabile tra 1,5 e 2 cm. Il condimento rappreso, sotto forma cremosa, è riposto sulle fette di cappello del prete. Il Manzo all’olio di Rovato può essere servito con polenta e spinaci bolliti, ovvero patate lesse e spinaci bolliti. Questi, in sintesi, gli ingredienti di base per 6 persone: 2 Kg di polpa di manzo di prima qualità "cappello del prete" 200 grammi di olio extravergine di oliva 4 spicchi d’aglio una decina di acciughe desalate e sfilettate prezzemolo pane grattugiato formaggio grattugiato sale
Manzo all'olio di Rovato - ph: Bresciatourism.it

Sulle tracce dell'Albero degli Zoccoli

Un itinerario in 8 tappe dedicato a Ermanno Olmi
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Lecco in un weekend

Scopri Lecco in 48 ore, partendo dalle tracce di un romanzo senza tempo, i “Promessi Sposi”. Un racconto nel racconto

La sponda magra del Lago Maggiore

Questo itinerario offre panorami strepitosi sul Lago Maggiore
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Garlasco

Fra il Trecento e il Quattrocento il Castello di Garlasco fu tanto importante da meritarsi l’appellativo di propugnaculum Papiae, baluardo di Pavia, poiché aveva un importante ruolo nel sistema difensivo della città. Oggi dell’antico edificio si conserva solo l’imponente torrione (che presenta tuttora la merlatura ghibellina, eleganti decorazioni a dente di sega e i bolzoni del ponte lavatoio), scampato nel 1524 alle devastazioni di Giovanni delle Bande Nere. Nella parte posteriore di Piazza della Repubblica si trova Piazza Piccola, dove si erge il Torrione. La torre medievale, di forma quadrangolare, presenta alla base un sottopassaggio con archi a doppia volta. Rimasta abbandonata per lungo tempo, alla fine degli anni Settanta era in uno stato di grave decadenza, ma il Comune ha effettuato un attento intervento di recupero che ha riportato alla luce la struttura fortificata originaria, comprese le merlature e le impronte dei bolzoni precedentemente murate. Secondo i documenti storici, nel XIV secolo a Garlasco fu costruito o ricostruito un castello, il cui perimetro è ancora parzialmente visibile nella conformazione degli edifici e nell’impianto urbanistico dell’angolo nord-occidentale del nucleo abitato più antico. Era uno dei castelli più importanti della Lomellina, sia per la sua solidità che per la sua posizione strategica, tanto che era chiamato “propugnaculum Papiae”. Tuttavia, fu smantellato dalle truppe veneziane nel 1524, nel contesto dell’episodio bellico passato alla storia come “sacco di Garlasco”, e rimangono poche tracce di esso. La torre-porta in muratura di mattoni a vista, che costituisce l’elemento più significativo e facilmente identificabile del complesso, è stata preservata. (www.vivigarlasco.it) La CASA DEL PELLEGRINO Fortemente voluta dall’amministrazione comunale per offrire un punto di riferimento a chi percorre la Via Francigena, la Casa del Pellegrino è stata ufficialmente inaugurata nel giugno del 2022. Un appartamento completamente ristrutturato in grado di accogliere i sempre più numerosi pellegrini dellaVia Francigena, l’antico itinerario percorso, nell’anno 990, da’’arcivescovo Sigerico di Canterbury (di ritorno da Roma, dove aveva ricevuto il Pallio dalle mani del Papa). Ad oggi la casa del pellegrino ha ospitato persone provenienti da tutto il mondo. Il Comune di Garlasco ha messo a disposizione un trilocale composto da cucina, 2 camere da letto, 1 bagno e una sala per un totale di 6/8 posti letto. L’appartamento è inoltre dotato di lavatrice e forno a microonde. I pellegrini in arrivo possono prenotarsi, preferibilmente almeno 24 ore prima, inviando una mail a bibliogarlasco@yahoo.it o un messaggio WhatsApp al numero 3343435810.I locali si trovano in via Santissima Trinità, vicino alla biblioteca Comunale. (www.vivigarlasco.it)  

Val Masino, cuore selvaggio delle Retiche

Attività all’aria aperta e relax nella piccola Yosemite d’Europa. Montagne e vallate dove la natura domina e l’uomo che la vive rispetta la sua bellezza
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In Bici Lungo l'Adda Nord

Durante il percorso si possono osservare varie specie di uccelli acquatici, magnifici scorci sul Resegone e sulle Grigne da un lato e, dall’altro, sulle verdi colline brianzole.
bike tour adda

Da Ca' de Mazzi a Corte Sant'Andrea

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