• Arte e Cultura
    • Food & Wine

Teodolinda, il vino e le vigne scomparse

“Avremmo gran desiderio di ricevere dalla sua mano una tazza di vino, come in avvenire dovrà fare per noi”.

Con queste parole Autari, bello e giovane re dei Longobardi, chiede di conoscere la sua futura sposa, principessa di “delicata bellezza”.  Ha inizio così la storia di Teodolinda, sin dal principio suggellata dal vino. 

Che la Brianza fosse da tempi antichissimi terra di viticoltura lo testimonia la definizione di “arbustum gallicum” data al modo di coltivare la vite, che i Romani scoprirono qui, nell’allora Gallia Cisalpina. Sostenuta da piante vive, con i tralci come festoni da una pianta all’altra, la vite animava il paesaggio brianzolo, colorandolo ora di verde, ora di rosso, ora d’oro col passare dei mesi.

Come sempre avviene, i miti si fondono alle origini con la realtà e se è vero che Teodolinda è, a buon diritto, considerata la mitica fondatrice di Monza non meraviglia il pullulare di leggende che la collegano alla tradizione del vino in queste terre.

Fu lei a salvarne la produzione vinicola quando, pare a sua insaputa, i suoi consiglieri vietarono di bere vino, mangiare uva e persino coltivare la vite per favorire l’amara cervogia, la birra tanto amata dal popolo longobardo. 

Con una coppa di vino, però, la giovane vedova (Autari era, ahimè, morto in modo misterioso), rivelò la sua scelta di Agilulfo, duca di Torino, come suo sposo e nuovo re dei Longobardi e, allo stesso tempo, la preferenza per il vino, acclamata dal popolo della Brianza.

Si narra anche che fu proprio grazie ad una botte, così enorme da essere trainata da sei coppie di buoi, che Agilulfo poté vincere la sfida lanciata dalla stessa regina che avrebbe sposato colui che le avesse portato la botte più grande piena di vino buono.

Alla fine dell’Ottocento la fillossera distrusse i vigneti della Brianza che non furono più reimpiantati ma perché non farci guidare oggi dal filo rosso del buon vino e tornare tra le vigne scomparse?

Dopo aver ammirato le storie di Teodolinda, immortalata nel Duomo di Monza mentre offre vino in una tazza che, leggenda vuole, possiamo ancora ammirare nel suo Museo, ci dirigiamo verso nord seguendo la via principale per giungere là dove l’Arciduca Ferdinando aveva acquistato una vasta vigna per costruire la sua casa di campagna, oggi Villa Reale

Proseguendo all’interno del parco, lungo l’antica strada per Vedano si incontra la cascina San Fedele, in cima ad una lieve altura un tempo terrazzata di filari d’uva e più avanti la collinetta di Vedano, dove si produceva il frisell, vinello bianco e frizzante, cantato in milanese dal poeta Carlo Porta. Qui gli Asburgo festeggiavano la vendemmia.

Arriviamo quindi alla Villa Verri di Biassono, dimora del conte Carlo, giovane illuminista che sul finire del Settecento si era dedicato al miglioramento della produzione della vite. Oggi ospita un piccolo museo etnografico, da visitare se si vuole tornare all’atmosfera semplice della vita dei contadini che coltivavano i vigneti.

Finita, quindi, la passeggiata non resta che rinfrancarsi con un risotto alla monzese (in cui il vino rosso fa ben la sua parte) e un buon bicchiere.


Testo a cura di DEBORA LO CONTE, guida abilitata ConfGuide-GITEC 

Se questo racconto ti è piaciuto, CLICCA QUI per scoprire le sue varie proposte d'itinerario.

Portami qui: Teodolinda, il vino e le vigne scomparse

Dello stesso tema

La strada cavallera del Muretto

Un antichissimo corridoio di collegamento alpino, via di transito di merci, persone e cultura
  • Arte e Cultura
La strada cavallera del Muretto

Il Quartiere Arcobaleno

  • Arte e Cultura
Il Quartiere Arcobaleno

Una visita alla Basilica dei XII Apostoli

Tour di Lodi in bicicletta tra natura e cultura: la Basilica di San Bassiano
  • Arte e Cultura
Una visita alla Basilica dei XII Apostoli - San Bassiano

Bergamo Città Bassa

Scorci di antichi borghi lungo le principali vie di comunicazione tra l'alta città e il territorio
  • Arte e Cultura
Bergamo Città Bassa

La Rocchetta: vedetta di fiume tra sacro e profano

“La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.” SANT'AGOSTINO
  • Arte e Cultura
La Rocchetta: vedetta di fiume tra sacro e profano

6 Tour virtuali alla scoperta della Lombardia

Musei e castelli da visitare restando a casa
  • Arte e Cultura
Palazzo Te (Mantova)

Legami patriottici: Giuseppe Garibaldi & Vincenzo Vela

  • Arte e Cultura
Legami patriottici: Giuseppe Garibaldi & Vincenzo Vela

Varese da scoprire

Sulle tracce delle chiese scomparse
  • Arte e Cultura
Varese da scoprire

Il Chiostro di Voltorre

L’ arte monastica del Chiostro di Voltorre
  • Arte e Cultura
L’arte monastica del Chiostro di Voltorre

Erminio Dioli

La natura è un libro sempre aperto a tutti senza nessun costo, basta saperla osservare e leggere e la troverete al di sopra di qualsiasi libro d’autore
  • Arte e Cultura
Erminio Dioli

Turismo scolastico

Cremona val bene una gita (anche scolastica)
  • Arte e Cultura
Turismo scolastico

Bergamo in un weekend

Una piazza perfetta, i capolavori dell’Accademia Carrara, le Mura Veneziane Patrimonio Unesco. Scopri Bergamo in quarantotto ore
  • Arte e Cultura
Bergamo in un weekend

Scoprire i tesori di Mantova

Città a misura d'uomo, dal grande fascino, fonte di ispirazione per tanti artisti
  • Arte e Cultura
Scoprire i tesori di Mantova

Solferino e San Martino: la battaglia dei tre Re

4 giugno 1859 – 24 giugno 2019: 160° anniversario della battaglia di Solferino e San Martino
  • Arte e Cultura
Solferino e San Martino: la battaglia dei tre Re

Santo Stefano al Museo

Apertura straordinaria nella giornata del 26 Dicembre 2022
  • Arte e Cultura
Santo Stefano al Museo

7 castelli in Lombardia da visitare una volta nella vita

Dal Lago di Garda alla Valtellina, passando da Milano. Tra mura merlate, torrioni e logge porticate
  • Arte e Cultura
Castello Sforzesco a Milano

FINESTRE APERTE

Un nuovo progetto a cura dell’Associazione Tapirulan
  • Arte e Cultura
FINESTRE APERTE

Le impronte di Mario Baciocchi a Milano

Un grande architetto....
  • Arte e Cultura
Le impronte di Mario Baciocchi a Milano

Castelli Mantova

Il Mincio segnò per secoli il confine di importanti possedimenti. Il paesaggio venne caratterizzato da nuovi castelli in luoghi chiave
  • Arte e Cultura
www.mantovaducale.beniculturali.it

La pianura bergamasca

  • Arte e Cultura
La pianura bergamasca