#inLombardia la cultura non va in vacanza

Approfitta dei tuoi giorni di ferie per scoprire Milano e le altre Cult City lombarde.

La regione che in Italia vanta la maggior concentrazione di siti Unesco è ricca di monumenti, chiese, castelli e dimore storiche. Le città d'arte lombarde sono meta ideale per chi ha voglia di viaggiare e di conoscere un vero e proprio “museo diffuso”!

E per sconfiggere la calura estiva, un'ottima alternativa può essere anche una vacanza al lago: potrai alternare passeggiate e bagni con visite dal grande interesse artistico e culturale, tra ville, giardini, luoghi incantati e tesori d’arte.

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Nella gallery solo alcune delle innumerevoli e straordinarie proposte che la Lombardia offre.

Una gita al Sacro Monte di Varese — Facilmente raggiungibile da Varese, con i mezzi pubblici, la funicolare, o in auto, le 14 cappelle che punteggiano la salita sono dedicate ai misteri del Rosario, con opere artistiche di gran valore. Ogni cappella è diversa e conserva all’interno sculture e dipinti. Superata l’ultima, la salita finale conduce al Santuario e al borgo di Santa Maria del Monte. Qui anche due musei: il Museo Baroffio conserva sculture romaniche, codici miniati e dipinti. Il Museo Pogliaghi è invece all’interno della casa che l'eclettico artista milanese elesse a residenza. Patrimonio Unesco dal 2003 e immerso in un superbo scenario naturalistico, il Sacro Monte di Varese rappresenta un vanto per la città e l’intera Regione.

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Villa e Giardini Reali di Monza — Costruita per volere dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria nel 1777, la Villa Reale è un edificio a ferro di cavallo progettato dal Piermarini, genio del neoclassicismo. L’imponente edificio dispone di quasi 700 stanze, tutte collegate fra loro e arredate sfarzosamente: stucchi, sete, affreschi, pavimenti in marmi pregiati o in legno intarsiato, camini, fregi, boiserie, vasche da bagno in marmo e lunette con sculture lignee. Nell’avancorte della Villa si trova un incantevole roseto. Dall’altra parte i giardini, con una superficie di circa 40 ettari, che ospitano una grande varietà di alberi ultrasecolari. E poi l’immenso Parco, il più grande in Europa circondato da mura.

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Sabbioneta, città ideale dei Gonzaga — Un luogo magico, Patrimonio Unesco insieme a Mantova dal 2008 e certificato con la Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Ideata da Vespasiano Gonzaga Colonna, riprendendo il modello delle antiche città romane, presenta un assetto urbanistico con pianta a scacchiera e conformazione a forma di stella a 6 punte. Monumenti e luoghi da non perdere durante la passeggiata (si gira comodamente a piedi): Porta Vittoria, la cinquecentesca Chiesa dell’Incoronata, Piazza Ducale, Palazzetto del Cavalleggero, Palazzo della Ragione e Palazzo Ducale, centro della vita pubblica del piccolo Stato di Sabbioneta. E il Teatro all’Antica, primo edificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale scopo.

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Villaggio operaio di Crespi d’Adda — Ecco un altro luogo, dal gran valore storico e sociale, inserito nella lista dei Patrimoni Unesco. Un “villaggio ideale del lavoro” in cui architettura, urbanistica e socialità hanno l’obiettivo comune di disciplinare e favorire l’attività in fabbrica. Edificato alla fine del XIX secolo dall’imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi, in piena Rivoluzione industriale italiana, il villaggio presenta abitazioni con giardini, orti, ospedale, chiesa, campo sportivo, teatro, scuola. Realizzazione pratica di un luogo di vita nel quale il padrone è un “padre” che si occupa dei bisogni dei suoi “figli” anche fuori dall’orario di lavoro. Possibilità di effettuare visite guidate.

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Pinacoteca e Orto Botanico di Brera, nel cuore di Milano — All’interno del Palazzo Brera, in uno dei quartieri più caratteristici e frequentati di Milano, la Pinacoteca custodisce capolavori di Andrea Mantegna, Caravaggio, Raffaello, Francesco Hayez, Bramante, Tintoretto, Piero della Francesca e molti altri artisti di diverse epoche e di fama internazionale. Se non l’hai ancora fatta, una visita è d’obbligo. E se già ci sei stato, tornarci è comunque una buona idea, vista la presenza anche di esposizioni temporanee. Ma Palazzo Brera nasconde anche un altro gioiello: l’Orto Botanico, vera e propria oasi verde di quiete, notevole sia dal punto di vista architettonico, che per la presenza di piante officinali e altre specie vegetali piuttosto rare.

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Tirano e il Trenino Rosso del Bernina — A Tirano, crocevia tra Italia e Svizzera, sorge una splendida Basilica, proprio nel luogo nel quale le cronache narrano di un’apparizione della Madonna nel 1504. Il Santuario, a tre navate a croce latina, è il più bell'esempio del Rinascimento in Valtellina. Ma Tirano è anche il punto di partenza del Trenino Rosso del Bernina, Patrimonio Unesco dal 2008. Una tratta ferroviaria di 122 km che supera i 2.200 metri di altezza nei pressi della stazione Ospizio Bernina, dove comincia la discesa verso St. Moritz. Un paesaggio montano mozzafiato, fra ponti, gallerie, laghetti alpini e tanto verde. Alcun vagoni sono dotati di tetto vetrato panoramico, mentre altri d’estate sono cabrio. Cosa aspetti? In carrozza!

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In visita alla Certosa di Pavia — Passiamo adesso ad uno dei capolavori incontrastati del Rinascimento italiano. Fatto costruire da Gian Galeazzo Visconti come cappella di famiglia, il monastero vide l’inizio della sua costruzione nel 1396. La facciata della Certosa è decorata con una serie di medaglioni che ritraggono personaggi - storici o leggendari - dell’antichità. Entrando spicca l’originaria struttura gotica, con le tre navate coperte da volte a crociera con decorazione di cieli stellati e figure di Santi e Certosini. Splendidi anche gli affreschi dedicati alle famiglie degli Sforza e dei Visconti.

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Dall’alto del Castello di Brescia — È uno dei più affascinanti complessi fortificati dell'Italia Settentrionale e svetta sul colle Cidneo, con meravigliosa vista su Brescia, la Leonessa d’Italia. Teatro delle celebri Dieci Giornate, il Castello oggi offre la possibilità di suggestive passeggiate, fra mura, stradine, ambienti e angoli nascosti che raccontano una storia secolare con le sue diverse dominazioni. Fra le altre cose, presenti al suo interno due musei. Il Museo del Risorgimento, con documenti e importanti testimonianze di quel florido periodo per l’arte e la cultura italiana. Il Museo delle Armi, all'interno del Mastio Visconteo, con una delle più ricche raccolte europee di armi e armature antiche.

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Weekend a Cremona con visita al Museo del Violino — Il centro di Cremona è uno scrigno che nasconde piccoli tesori nascosti. Il colpo d’occhio si può avere da Piazza del Comune, dall’alto dei 112 metri del Torrazzo, proprio accanto al Duomo: cupole, palazzi, piazze, viuzze e prati verdi carezzati dal Po. Cremona è poi la città della musica. E in particolare dei violini. Le vie del centro offrono al visitatore decine di botteghe liutaie. A celebrare questo legame profondo fra i cremonesi e i violini, ecco un museo che raccoglie reperti stradivariani e altri oggetti di inestimabile valore. Oltre all’Auditorium, sinuoso guscio di legno con una qualità del suono celestiale, orgoglio del mago dell’acustica Yasuhisa Toyota.

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Ville, giardini e tesori d'arte con vista lago — Per sconfiggere la calura estiva una soluzione possono essere i laghi, alternando passeggiate e bagni con visite dal grande interesse artistico e culturale. Il Lago di Como è famoso per le ville e i caratteristici borghi. Fra le prime citiamo Villa del Balbianello, Villa Carlotta e Villa Melzi d’Eril con i suoi giardini. Al Lago di Garda da non perdere una visita al Vittoriale degli Italiani, dono di D’Annunzio ed eccellente palcoscenico di un Festival nel periodo estivo. Infine vi consigliamo una visita a Montisola, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, proprio al centro del Lago d’Iseo. Oppure il Lago Maggiore, sponda lombarda, con la Rocca Borromeo di Angera e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso con le loro splendide vedute.

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«Percorsi d’arte popolare lungo argini e golene. Un nuovo attrattore turistico per l’Oltrepò Mantovano» è un nuovo attrattore turistico per l’Oltrepò Mantovano che intende valorizzare il territorio e integrare l'offerta turistica presente, rispondendo alla crescente ricerca da parte dei cittadini di evidenze culturali "minori", piccoli borghi e contesti culturali periferici nei quali scoprire una nuova dimensione del territorio. Il progetto proposto vuole qui tessere una trama di riscoperta turistica che innesti il segno dell’arte del Novecento con la valorizzazione ed il miglioramento dell’offerta di servizi turistici lungo il tratto mantovano della Via Carolingia e della Via del Sole.

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