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Il cremonese: un connubio perfetto tra terra e acqua

da IN-LOMBARDIA.IT
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Il cremonese è costellato da comuni di piccole e medie dimensioni che sono tutti caratterizzati da una strettissima dipendenza dai corsi d’acqua.

Il territorio, infatti, è attraversato in punti differenti dai fiumi Po, Oglio e Adda e, spesso, la storia dei comuni si intreccia con le modifiche che, nel corso degli anni, hanno subito i letti di questi fiumi, ma anche con le inondazioni e con la rigogliosità che porta al territorio l’abbondanza di acqua. 

È sufficiente scegliere un paese dal quale partire, abbandonare l’auto, e intraprendere una passeggiata o un giro in bici per trovarsi immersi in un museo a cielo aperto. Non a caso, il territorio è attraversato da molti percorsi ciclabili: basti citare la Ciclabile dei Navigli, la Ciclovia del Fiume Oglio o la pista ciclabile della Golena del Po.

Sono necessari pochi chilometri per ritrovarsi spettatori inconsapevoli della bellezza della natura: olmi, salici bianchi e robinie, ma anche scoiattoli, aironi e picchi rossi. Numerose sono, infatti, anche le aree protette che si estendono in questa zona: il Parco Regionale Oglio Nord, il Parco del Po e del Morbasco, la Riserva Naturale Bosco Ronchetti e l’Oasi Cà Rossa.

Anche i centri abitati meritano un passaggio per dare uno sguardo alle ville, molte delle quali perfettamente conservate, o ai piccoli musei che narrano la storia del territorio, come ad esempio il Museo Civico Ponchielliano o il Museo Paleoantropologico del Po. 

Per concedersi una giusta pausa, si può scegliere tra le numerose cascine presenti, alcune delle quali dedite unicamente all’agricoltura, e altre aperte al pubblico per la vendita di prodotti di produzione locale o con un vero e proprio ristorante. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra cascine e agriturismi che portano in tavola il vero “chilometro zero”, producendo direttamente ogni ingrediente, dalla farina alle verdure, dalla carne ai formaggi.

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ph ig:@manu_tosi
Castelverde (CR)
Pochi chilometri a nord di Cremona, il comune, un tempo conosciuto con il nome di Castagnino Secco, è il più popoloso della fascia suburbana del capoluogo. Nonostante la zona risulti abitata già dalla media Età del Bronzo, l’attuale centro abitato è costituito principalmente da costruzioni moderne. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Archelao Diacono e Martire, rappresenta uno dei più importanti esempi di barocco cremonese. Il comune è ricco di cascine, è il punto di partenza di due percorsi ciclo-pedonali ed è attraversato dal Naviglio Civico della Città di Cremona.
(Ph:Parrocchia S. Archelao Martire)
Paderno Ponchielli (CR)
Alcuni ritrovamenti consentono di far risalire l’esistenza di Paderno già in età romana. Il comune ospita il Museo civico ponchielliano: si tratta della casa natale di Amilcare Ponchielli, famosissimo compositore, ora trasformata in un museo a lui dedicato. All’interno del museo si possono ammirare i suoi pianoforti, teche con gli spartiti e molti altri oggetti originali. La Chiesa di Santo Stefano è facilmente riconoscibile per il suo campanile alto circa 54 metri, che lo rende il terzo più alto della provincia, dopo il Torrazzo di Cremona e la torre di Casalbuttano.
(Ph: Notizie Comuni-italiani)
Casalbuttano (CR)
Ubicato tra i fiumi Oglio e Po, in un’area interamente pianeggiante, il comune è attraversato dal Naviglio Civico. Il centro storico merita una visita in quanto ospita alcuni edifici di un certo interesse: la Torre della Norma, una costruzione neogotica caratterizzata da un’alta torre; la chiesa parrocchiale di San Giorgio, all’interno della quale si può ammirare uno degli organi storici più grandi della provincia; il Santuario di Nostra Signora della Graffignana, edificato sui resti di un precedente oratorio all'interno del quale, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto un evento miracoloso.
(Ph Ig:@happiness_is_a_suitcase)
Persico Dosimo (CR)
Collocato pochi chilometri a nord di Cremona, il comune ospita Villa Calciati, una meravigliosa dimora di caccia settecentesca caratterizzata da saloni affrescati e loggiati lignei, ora location per cerimonie ed eventi. Di vocazione principalmente agricola, ogni anno, venti giorni dopo il Mercoledì delle ceneri, si organizza un evento che deriva da un’antica usanza popolare: si bruciano due fantocci, un uomo e una donna pieni di paglia; la tradizione vuole che se l’uomo brucerà per primo, il raccolto andrà rovinato, mentre se brucerà prima la donna il raccolto sarà molto buono.
(Ph Ig:@villacalciati)
Pozzaglio ed Uniti (CR)
Situato circa 10 chilometri a nord di Cremona, si tratta di un comune sparso (che unisce più comuni), la cui origine risale all’età romana. All’epoca, era attraversato dalla Via Brixiana o Cremonensis, una strada romana che collegava il porto fluviale di Cremona con Brescia. L’area, un tempo occupata da una zona paludosa poi bonificata, è facilmente esplorabile in bici o a piedi grazie alla Ciclabile dei Navigli.
(Ph Ig:@giordanobrunoferri)
Olmeneta (CR)
Un piccolo comune a nord di Cremona, situato in un avvallamento tra i fiumi Oglio e Po. Il territorio, interamente pianeggiante, è adibito principalmente a coltivazioni ed è attraversato da numerosi canali. È attraversato dalla Ciclabile dei Navigli, un percorso in mezzo alla natura che si può percorrere in bici o a piedi e permette di godere del paesaggio in pieno relax. Ai confini del centro abitato, la zona è costellata di cascine. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista ha subito numerose modifiche e ristrutturazioni, l’ultima delle quali nel 2015.
(Ph Ig:@plutokira)
Corte de' Cortesi con Cignone (CR)
Il nome deriva dalla famiglia cremonese dei “Cortesi” e, nel 1867, venne aggiunto il comune di Cignone. Il comune fa parte del Parco Regionale Oglio Nord ed è attraversato da un percorso ciclopedonale che consente di intraprendere itinerari alla scoperta delle bellezze naturalistiche del parco. Nel suo territorio si possono visitare la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo apostoli del sec. XVI, la Chiesa Madonna del Suffragio a Cignone e Villa Castello di Campagnola.
(Ph Ig:@chizzoalberto)
Bordolano (CR)
Il comune rappresenta il punto più a sud del Parco Regionale Oglio Nord ed è collocato interamente all’interno del parco: proprio da qui parte un percorso ciclo-pedonale che attraversa interamente il parco e consente di scoprirne la flora e la fauna. Prima di partire alla scoperta della natura, vale la pena di fare una tappa per visitare la Chiesa di San Giacomo Maggiore, un edificio tardo cinquecentesco che ospita al suo interno una tela del 1570 di Vincenzo Campi. Splendida anche Villa Zaccaria, una residenza del XVI secolo che oggi è diventato un relais.
(Ph Ig:@Parco Oglio Nord)
Corte de' Frati (CR)
Secondo alcune fonti, l’origine di Corte de’ Frati risale al secolo IX, quando si chiamava “Corte de’ Zeni”, in onore della famiglia che ne deteneva il feudo. Situato circa 15 chilometri a nord di Cremona, è collocato all’interno del Parco Regionale Oglio Nord. Il modo migliore per scoprire questa zona è sicuramente quello di percorrere il percorso ciclabile che lo attraversa e perdersi ascoltando i rumori della campagna, adattandosi ai suoi ritmi lenti e rilassanti.
(Ph Ig:@flickr)
Robecco d'Oglio (CR)
I più antichi reperti trovati in questo territorio risalgono al Paleolitico Superiore mentre, in epoca romana, Robecco d’Oglio era attraversato dalla Via Brixiana o Cremonensis, una strada romana che collegava il porto fluviale di Cremona con Brescia. Tra i principali punti di interesse, basta citare solo alcune delle ville collocate all’interno del comune: Villa Barni della Scala, una residenza del 1600 che ora è sede del Comune; Villa Visconti di Marcignago; Villa Grasselli. Il comune è inoltre il punto di arrivo della Ciclovia del fiume Oglio.
(Ph Ig:@grazia_rais)
Gerre de' Caprioli (CR)
Situato sulle rive del Po, a sud della città di Cremona e confinante con il piacentino, Gerre de’ Caprioli deve il suo nome alla “ghiaia”: “la gera” indica infatti una località in cui il fiume ha depositato molta ghiaia. “Caprioli” sarebbe, invece, il nome di una famiglia nobile che possedeva queste terre. Il comune ospita il Parco del Po e del Morbasco: un terreno prettamente agricolo e attraversato da una fitta rete di canali e dalla pista ciclabile della Golena del Po. Caratteristica è anche la spiaggia della luna, una spiaggia fluviale che d’estate prende vita con attività balneari.
(Ph Ig:@erminio.gastaldi)
Stagno Lombardo (CR)
Situato nella parte sud della provincia, nelle vicinanze del Po, deve il suo nome proprio alla posizione poiché le frequenti esondazioni formavano pozze e stagni. Anche il tentativo di risalire alla storia del paese è influenzato e reso difficile dalle frequenti inondazioni che, di volta in volta, cancellavano le tracce del passato. Nel territorio comunale è ancora visibile una torretta che testimonia la presenza di un lazzaretto dell’epoca della pesta nere. Di interesse, la chiesa parrocchiale di Santi Nazaro e Celso che custodisce al suo interno un dipinto di P. Neri del XVII secolo.
(Ph Ig:@ilja60)
Pieve d'Olmi (CR)
All’interno del Parco della Golena del Po, il suo territorio è caratterizzato prevalentemente da zone umide con salici bianchi, ontani neri e olmi. Il comune ospita anche la Riserva Naturale Bosco Ronchetti, un’area protetta caratterizzata da bosco spontaneo, istituita con l’obiettivo di salvaguardare la vegetazione dell’area golenale, e l’Oasi Cà Rossa, un’oasi naturalistica ricavata da una cava di argilla in disuso. Numerose sono le cascine in attività che portano avanti inalterata la vocazione agricola del paese.
San Daniele Po (CR)
La storia di questo comune ha origine intorno all’anno mille quando, in seguito a vari interventi di bonifica, vi si insediò una famiglia di nobili cremonesi, i Sommi. La vita del paese, a vocazione principalmente agricola, ruota da sempre attorno alle cascine e alle aziende agricole. Il comune ospita il Museo Paleoantropologico del Po che custodisce fossili ritrovati lungo le rive del fiume, nonché resti di mammut, cervi megaceri e l’osso frontale di un uomo di Neanderthal. Vi si trova inoltre una piccola oasi naturalistica conosciuta come monumento naturale Bodrio della Cascina Margherita.
(Ph Ig:frapicasso)
Sospiro (CR)
Il nome deriva da “sex pilae”, le sei pietre miliari che separavano Sospiro da Cremona. Come altri comuni limitrofi, è caratterizzato dalla presenza di numerose cascine, alcune delle quali risalenti al XVIII secolo. La campagna è tuttora segnata dall’orditura della centuriazione romana del I secolo a.C.: la suddivisione in appezzamenti con lati regolari mediante una griglia di assi ortogonali. Nel centro urbano è riconoscibile Villa Cattaneo, ora sede di una fondazione, che rappresenta un chiaro esempio di villa patrizia neoclassica, realizzata fra la fine del '700 ed i primi anni dell' 800.
(Ph: Fondazione Sospiro)

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