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Monte Alben tra distese innevate e paesaggi lunari

Il Monte Alben domina la vallata con la sua parete nord imponente e luminosa, un versante che in inverno si ricopre di neve compatta e duratura. È proprio questa esposizione a garantire condizioni ideali per tutta la stagione. Qui si scia fino a primavera inoltrata, tra panorami vasti e silenzi che rendono unica l’esperienza sulla neve.   La Conca dell’Alben ospita piccole piste di livello medio, perfette per principianti, famiglie e per chi vuole affinare la tecnica in un ambiente tranquillo. L’impianto è raggiungibile da Oltre il Colle e permette di sciare immersi in un paesaggio aperto, con il profilo dell’Alben sempre sullo sfondo.  Accanto allo sci alpino c’è spazio anche per lo sci nordico. Alle sue pendici, si sviluppa una delle piste da fondo più suggestive della Lombardia: 16 km che da Zambla Alta raggiungono Valpiana attraversando abetaie, radure e scorci aperti sulle cime dell’Alta Val Serina. Un tratto del percorso è anche illuminato per lo sci notturno, offrendo un modo diverso e affascinante di vivere la montagna. Oltre il Colle completa l’offerta con percorsi per ciaspolate adatti a tutti, che si snodano tra boschi, crinali morbidi e punti panoramici da cui ammirare i paesaggi in tutta la loro bellezza. È una località vicina e facilmente raggiungibile, ideale per vivere la montagna d’inverno in modo autentico e a misura di ogni persona.
(Ph: in-lombardia I Mille)

Il fascino di Branzi tra boschi, tramonti e pranzi tipici

A Branzi, nel cuore della Val Brembana, il tempo segue un ritmo diverso, scandito dal mormorio dei torrenti e dal fruscio dei boschi. Il borgo si adagia tra le montagne ed è la meta ideale per passeggiate, escursioni, ciaspolate per tutti i gusti.   Branzi combina la bellezza dei paesaggi naturali con un centro storico pittoresco, dove le case dai tetti in ardesia, le piazzette tranquille e i ponti in pietra creano scorci da cartolina. Lungo il corso del torrente Borleggia, tra ponticelli e vie acciottolate, si possono seguire sentieri che portano alla scoperta dei boschi, della cascata di Branzi e delle contrade storiche, con panorami aperti sulle montagne circostanti. Ogni passeggiata regala scorci da cartolina e, nei mesi invernali, diventa l’occasione per una ciaspolata immersa nel silenzio dei boschi innevati. E il borgo rivela sfumature ancora più peculiari con il tramonto. Branzi è anche un luogo di gusto e tradizione: qui nasce l’omonimo formaggio, protagonista di ricette locali come la polenta taragna ed è possibile scoprire e acquistare prodotti caseari tipici, come yogurt, panna e altre specialità della valle. Il borgo diventa così una tappa perfetta per unire la scoperta della montagna al piacere della tavola. La zona intorno a Branzi conduce a panorami incantevoli, come il Lago di Carona, dove natura e silenzio si fondono in un’esperienza rigenerante e il borgo Cornello dei Tasso, dove storia e tradizione si incontrano in una passeggiata che unisce scoperta culturale e paesaggi unici.  
(Ph: in-lombardia I Mille)

Fiaccolata di San Silvestro a Colere

A Colere, la notte di San Silvestro si accende di atmosfera e tradizione. Il borgo, incastonato tra le pendici della Presolana e del Monte Ferrante, festeggia l’arrivo del nuovo anno con la suggestiva fiaccolata che illumina le vie del paese, creando un emozionante serpentone di luci ai piedi delle montagne.   Il 31 dicembre, oltre alla fiaccolata di Colere, anche la vicina Schilpario, già dal tardo pomeriggio, prende vita con merende, distribuzione delle fiaccole e la camminata verso località Paradiso, seguita dalla fiaccolata sugli sci e dai fuochi d’artificio. Colere conserva però un’atmosfera tutta sua: pur avendo vissuto un recente boom turistico, il borgo conserva l’anima autentica di borgo montano, tra pascoli, tradizioni e panorami che invitano alla scoperta. Le sue montagne restano punto di riferimento per gli sport invernali: ben esposte e nevose, permettono di praticare sci alpino, sci nordico e attività sulla neve per gran parte della stagione. L’ atmosfera del borgo è la cornice perfetta alle festività di fine anno e alle emozioni dell’inverno in alta quota. 
(Ph: in-lombardia I Mille)

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Tavernola Bergamasca

Il comune di Tavernola Bergamasca è situato sulla sponda occidentale del lago d’Iseo e, grazie al suo influsso termoregolatore, gode di un clima mite: fresco in estate e temperato in inverno. Di fronte a sè ha un paesaggio mozzafiato -  il lago con i suoi mille colori, Montisola e il Monte Guglielmo - che in ogni momento della giornata muta nella scala cromatica, sottolineando eventi meteorologici anche molto lontani. Il colore del lago, quello del cielo e delle montagne, la direzione del vento e l’increspatura delle acque, i suoni percepiti e le variazioni di temperatura fanno del paesaggio un fidato elemento di previsione. Il territorio presenta pochi spazi per le nuove edificazioni, dal lago ci si inerpica immediatamente sulle colline e poi sulle montagne e questo comporta una salvaguardia naturale all’urbanistica. Il torrente Rino attraversa il territorio dividendolo al centro e separando da una vallata le diverse frazioni (Bianica e Gallinarga da una parte, la più recente Cambianica dall’altra). Le prime testimonianze storiche rinvenute sul territorio, precisamente una serie di sepolture, risalgono all’epoca longobarda, databili attorno al VI secolo. Nei secoli seguenti il borgo acquisì una sempre maggiore importanza, dovuta alla sua posizione litoranea che permetteva lo sviluppo dei commerci. In epoca medievale la zona fu quindi interessata da un notevole sviluppo, che implicò conseguentemente la costruzione di torri e fortificazioni a scopo difensivo, attorno alle quali si sviluppò il paese. Nel XV secolo, il borgo si sviluppò ulteriormente grazie all’arrivo della dominazione veneta, che diede nuovo impulso ai traffici con le altre zone lacustri. Negli ultimi decenni il paese ha cominciato a rinverdire i propri fasti grazie all’industria turistica, che può contare su attività commerciali volte alla valorizzazione del territorio. Notevole importanza rivestono la pieve romanica di San Pietro, risalente al XIII secolo, al cui interno si possono ammirare gli affreschi del Romanino, e la chiesa barocca edificata nel XX secolo nel cuore del paese, dedicata al patrono del paese Santa Maria Maddalena. Merita menzione anche Villa Fenaroli che, risalente al XVI secolo, possiede un ampio parco botanico dotato di parecchie specie rare.