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Concarena, Gavia e Mortirolo: avventure a piedi e in bici

La nuova area protetta “Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Dolomiti Camune” nasconde paesaggi selvaggi e poco frequentati, come il massiccio della Concarena, ideali per alpinisti o escursionisti che cercano sensazioni particolari e non semplici escursioni di svago. 

 

Scenari aspri, grandiosi e la sensazione di stacco dal mondo dominano i labirintici meandri di contrafforti, speroni, creste che culminano con la Cima della Bacchetta. Completano l’offerta turistica della Valle Camonica i mitici passi del Giro d’Italia, tra cui spiccano il Mortirolo e il Gavia.

Dove finiscono i boschi e inizia l’avventura
Interminabili pareti verticali che sovrastano i boschi, impervi canaloni, quinte di roccia e torri che ne fanno un vero labirinto. Si presenta così la salita alla cima Bacchetta della Concarena, un’escursione poco nota, lunga 4 ore e mezza, molto impegnativa e che richiede allenamento ed esperienza in quota. Affascinante e misteriosa, la Concarena, ancor oggi, presenta parecchie zone ancora quasi inesplorate e neppure segnate sulle mappe.

Escursioni e salite da brivido
I più semplici sono i trekking da 2 ore e mezza in Val Varadega (escluso l’ultimo tratto), quello che dal Mortirolo porta al Monte Pagano in un paio d’ore e la salita ai Laghi Seroti da Monno che richiede 3 ore di cammino solo per l’ascesa e molta attenzione. Chi invece propende per un cammino molto impegnativo, in quota e di più giorni può provare il sentiero che dalla frazione di Case di Viso porta alla vedretta della Sforzellina sul Gavia tra mulattiere, sentieri della Grande Guerra e rifugi.

 

 5 motivi per...

1. Cultura. Da vedere il Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane e il museo Mupre per ripercorrere la storia del popolo dei Camuni.

2. Enogastronomia. Da Ono San Pietro e Cerveno fino a Losine, ripercorrendo l'antica via Valeriana a mezza costa della Concarena tra verdi vigneti, campi, prati odorosi e visita alle cantine.

3. Tradizioni. A Ono San Pietro all'inizio dell'autunno si riaccende la vecchia Calchera e per dieci giorni si organizzano iniziative legate a quello che un tempo era un vero e proprio mestiere.

4. Sport. Un trekking a cavallo alla scoperta del territorio tra le bellezze naturalistiche, artistiche e culturali della zona.

5. Pesca. Chi preferisce l’acqua cristallina si può dedicare alla pesca lungo il fiume Oglio o i numerosi torrenti.

 

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