Insider Orobie

Dalla Valle Brembana alla Val Seriana. Scopri 7 consigli di chi ha percorso in lungo e in largo le Orobie bergamasche

Al Passo Aviasco «dove ci sono così tanti stambecchi che sembra che siano loro a cercare te», lungo la Valle senza sole, con gli sci di alpinismo al Pizzo Corzene, all’alba sul Tre Signori. Scopri con noi le Orobie bergamasche.

A raccontarcele è il nostro nuovo Insider: Stefano Parietti, 33 anni, ingegnere informatico. Due le sue passioni: montagna e fotografia. Per inseguire entrambe, ogni weekend Stefano lascia Seriate (BG) alle spalle per battere gli itinerari più spettacolari delle Orobie bergamasche. L'esperienza che consiglierebbe a un amico? «Passare una notte d’inverno al Rifugio Grassi, alla Bocchetta di Camisolo (2.000 mt), sotto al Pizzo dei Tre Signori. L’alba che spunta dal Pizzo ti ruba il cuore».

Per scoprire altre destinazioni fuori dalle solite rotte segui #INSIDERinLombardia anche sui Social. Con noi, oltra a Stefano, c’è una grande squadra di «photo ambassador» invitati a raccontare città, montagne, laghi, borghi, esperienze vissute in prima persona.

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Qui le dritte di Stefano (su Instagram per chi fosse curioso è @stefanoparietti).

Mezzoldo e il Rifugio Madonna delle Nevi — «È l’ultimo paese della Valle Brembana prima del Passo San Marco che la collega con la Valtellina. Terra di confine, in passato ospitava la dogana veneta, Mezzoldo oggi è famoso anche per le salite ciclistiche. Dal borgo di case in pietra si può raggiungere a piedi o navetta il Rifugio Madonna delle Nevi, aperto tutti i weekend, da cui partono numerose escursioni nelle vallate circostanti. Un consiglio? Il Sentiero dell’Abetaia. D’inverno diventa un anello per lo sci di fondo».

Gli stambecchi al Passo Aviasco — «Ci sono così tanti stambecchi che sembra che siano loro a cercare te, e non il contrario! A 2.289 mt di altezza, il Passo Aviasco divide la Valle Brembana dalla Val Seriana. Poco più in basso si trova il Lago Aviasco, uno dei cinque che si raggiungono con un bel giro ad anello da Valgoglio. D’inverno è molto difficile: il percorso innevato non è molto battuto, bisogna sapere dove andare! Dopo il disgelo è una delle escursioni più amate lungo le Orobie».

Alpinismo al Pizzo Corzene — «Cima del gruppo della Presolana, il Pizzo Corzene è una meta accessibile anche per chi è alle prime armi con l’alpinismo. La via invernale parte dalla Baita Cassinelli, in Alta Val Seriana, e, seguendo la Valle dell’Ombra, raggiunge il Canale del Dito, che prende nome dalla roccia calcarea che spunta nel mezzo, dividendolo in due rami. Da lì, con piccozza e ramponi, si risale lo scenografico canalone fino alla madonnina sommitale (2.215 mt) che offre una splendida vista sulla Presolana, da un lato. Dall’altro sul Monte Pora e sulle stazioni sciistiche della Val Seriana, fino a Clusone».

Valcanale, la valle senza sole — «Lo sapevate che in Valcanale, una valle laterale dell’Alta Val Seriana, il sole sparisce da novembre fino ai primi di febbraio? Quando torna dopo 3 mesi, è grande festa. La zona è sempre molto frequentata: d’inverno per lo scialpinismo o per avvicinare i più piccoli alla neve con lo slittino, d’estate per i numerosi e facili sentieri tra pinete e laghetti. Risalendo la valle, consiglio una sosta nella piccola contrada di Piazzolo di Ardesio, con le sue caratteristiche abitazioni in pietra del XIV e XV sec».

L'alba al Pizzo Tre Signori — «Punto d’incontro tra tre territori: Valsassina (Lecco), Valtellina (Sondrio) e Valle Brembrana (Bergamo), il Pizzo Tre Signori è un’esperienza indimenticabile. Il mio consiglio? Passare una notte d’inverno al Rifugio Grassi, alla Bocchetta Camisolo (2.000 mt), sempre aperto nei fine settimana (meteo permettendo): neve, buon cibo, ciaspolate notturne e l’alba che spunta dal Pizzo».

Il Sentiero delle Orobie occidentali — «Per gli amanti del trekking è un must. Il 101 è un bellissimo sentiero che collega gran parte dei rifugi e dei bivacchi delle Orobie occidentali, da Cassiglio (Valtorta) al Passo del Tartano, in Val Brembana. Il tracciato si snoda tra un’altezza minima di 600 mt e una massima di 2.300 mt. Alcuni tratti si possono percorrere anche d’inverno, con la neve. Ma bisogna avere l’attrezzatura adatta e conoscere bene le zone!».

Una cena al Rifugio Vodala ai piedi del Timogno — «La salita al Monte Timogno è una delle escursioni panoramiche classiche della Val Seriana. La salita può risultare ripida e faticosa, ma comunque tecnicamente non è difficile. E poi la vista sul gruppo della Presolana ripaga di ogni fatica! D’inverno vi consiglio di fermarvi al Rifugio Vodala, in località Spiazzi di Gromo: lo si può raggiungere anche in seggiovia. Da dicembre ad aprile, rimane aperto fino a tarda sera per cene illuminate da un magico falò».

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