Ho trovato 332 risultati per strutture ricettive storiche

Via Giovannea. Sulle orme del Papa buono

Un territorio da scoprire, da esplorare, da vivere.
Via Giovannea

Rifugi in quota in Lombardia

Emozionanti escursioni con gli sci, ciaspolate nella natura incontaminata, ospitalità di casa e cucina genuina.
Rifugi in quota

Parco Alto Garda Bresciano

Con una superficie di circa 38.000 ettari, il parco si estende tra lago (quello di Garda) e monti
Parco Alto Garda Bresciano, Lombardia da visitare

Infopoint Aprica

Infopoint Aprica: scopri la tua avventura tra natura, sport e tradizione nelle Alpi Orobiche della provincia di Sondrio.
Infopoint Aprica

Infopoint Monza Trento- Trieste

Arrivati in città, sarete accolti nell' Infopoint Monza - Trento e Trieste, nel cuore storico di Monza, in uno spazio appositamente progettato per mostrarti il meglio che la nostra città ha da offrire: videowall, un tavolo multimediale integrato con monitor touch screen e tablet, la connessione Wi-fi gratuita, i consigli dei nostri operatori e materiali cartacei utili sulla città di Monza.
Villa Reale di Monza

Chiesa di San Salvatore

Situata nella parte bassa del maggengo omonimo, nella valle del Livrio, la chiesa di S. Salvatore è oggi utilizzata per poche funzioni durante il periodo estivo. Molto interessante è però la sua storia: ritenuta la più antica di tutta la Valtellina, la tradizione vuole sia stata eretta dai primi cristiani e risalirebbe al principio del sesto secolo. Lo storico Quadrio nelle sue Dissertazioni (1755) parla della valle de’ Liri e riferisce che lassù “un tempo quando Albosaggia non era ancora un borgo abitato, fiorivano numerose famiglie anche di altri luoghi della Valtellina, parte dei quali ora al Bergamasco appartengono: dove si estendeva il dominio dei Capitanei era la chiesa di S. Salvatore”. La valle del Livrio in tempi remoti fungeva infatti da collegamento tra la valle dell’Adda e la Valbrembana e questo giustifica la presenza di insediamenti in queste zone. Quando il Quadrio scriveva la chiesa appariva già restaurata e in parte rifatta, ma della sua fondazione non esisteva documento; tuttavia lo stesso storico riferisce della presenza di una lapide scritta in carattere gotico con scolpito l’anno 537 (lapide ora scomparsa ma altri fonti storiche confermano che essa era ancora presente nel 1873). Interessante è anche scoprire che documenti dell’inizio del Seicento ci dicono che la chiesa di S. Salvatore era comparrocchiale. Il Quadrio a tal proposito della chiesa dice “ch’era già parrocchia comune allora di varie terre, e del Bergamasco, e della Valtellina”: secondo lo storico S. Caterina, costruita solo nel 1354, divenne una seconda parrocchia. A prova dell’importanza ricoperta in quel periodo da S. Salvatore, negli atti parrocchiali dal ‘400 fino al ‘600 tutti gli eletti alla cura di Albosaggia vengono ricordati come curati di S. Caterina e S. Salvatore. Dal punto di vista stilistico la chiesa si può considerare barocca; subì rimaneggiamenti, restauri e aggiunte in varie epoche con interventi stilistici diversi, cosicché della struttura medioevale non rimane più nulla. Soltanto il campanile, almeno in alcuni tratti, potrebbe appartenere alla struttura originaria dell’antica chiesa. Fonte: Parrocchia di Albosaggia

Un soggiorno nella quiete dei monasteri lombardi

Relax, studio e preghiera nei conventi, le abbazie e i monasteri della Lombardia: quattro mete affascinanti

In Franciacorta per botteghe

In Franciacorta per scoprire antiche botteghe tramandate da generazioni
Norceria Polastri, Torbiato

Duomo di Brescia

Nel cuore del centro storico di Brescia, il Duomo Nuovo e il Duomo Vecchio dominano il paesaggio di Piazza Paolo VI
Duomo di Brescia, Chiese Brescia

Il polo culturale di Villa Hussy

La pregevole struttura si estende su tre piani, per una superficie complessiva pari a quasi 700 metri quadri.
Lago Maggiore Luino VillaHussy Comune

Il polo culturale di Villa Hussy

La pregevole struttura si estende su tre piani, per una superficie complessiva pari a quasi 700 metri quadri

Serata astronomica

Una struttura del XII secolo dalla bellezza magnetica, situata su uno sperone di roccia affacciato sulla Valle Camonica, testimone di antichi scontri e punto panoramico d’eccezione per osservare le stelle.    Dell’antico Castello di Cimbergo, che svetta al centro del borgo omonimo, in provincia di Brescia, rimangono oggi le romantiche rovine delle mura incastonate nel paesaggio. Raccontano la storia degli antichi scontri tra guelfi e ghibellini camuni, della costruzione del campanile di Cimbergo con parte delle pietre nel XIX secolo e del tempo trascorso prima e dopo, lasciando immutato il verde panorama della Valle Camonica su cui si affaccia la struttura.  Ad ospitarla è la Riserva Naturale incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, la più grande area archeologica della Valle Camonica, che conserva reperti disseminati lungo il territorio e risalenti all’epoca paleocristiana. Non è un caso che le incisioni rupestri abbiano conquistato nel 1979 il riconoscimento come patrimonio dell’UNESCO, rendendo questa bellissima valle celebre in tutto il mondo. Alcune aree non sono accessibili ai visitatori, ma altre, come quella che circonda il Castello di Cimbergo, sono luoghi di fondamentale memoria storica.  Oltre a passeggiare tra questi sentieri, esplorare le rocce istoriate e scoprire invidiabili scorci panoramici, la Valle Camonica offre anche la possibilità di alzare lo sguardo verso un cielo incontaminato. Con una guida astronomica specializzata e un telescopio puoi godere del panorama celeste da un luogo suggestivo dove stelle brillanti, pianeti e nebulose impreziosiscono una memorabile esperienza in compagnia.  (Ph: Lombardia Beni Culturali) 
Ph: Lombardia Beni Culturali