Ho trovato 338 risultati per strutture ricettive storiche

Alla scoperta di Varese

In questo tour in moto faremo un breve itinerario per i motociclisti nella provincia di Varese ricca di attrazioni culturali.   La prima tappa del nostro tour una volta arrivati a Varese è il Sacro Monte che si può raggiungere in Moto, parcheggiando in via Prima Cappella, per iniziare la salita dal basso, oppure presso il Piazzale Pogliaghi, posto alle spalle del Santuario, in cima. Le quattordici cappelle che ciaccompagneranno durante la salita sono tutte dedicate ai misteri del Rosario e sono delle opere artistiche eccezionali.Ognuna ha una propria architettura, curata nei minimi particolari, che conserva all’interno sculture e dipinti. Superata l’ultima cappella, ci troviamo dinnanzi alla salita che porta al Santuario e al borgo di Santa Maria del Monte. I lavori per la costruzione del Viale delle Cappelle del Sacro Monte di Varese iniziarono nel novembre del 1604, ma la Fabbrica del Santissimo Rosario fu ufficialmente inaugurata il 25 marzo 1605. L'ideazione della Via Sacra, ad opera del padre cappuccino Giambattista Aguggiari, permetteva di offrire ai pellegrini un percorso strutturato che, oltre ad alleviare la fatica della salita, prima condotta lungo sentieri disagevoli, consentiva di giungere al santuario con buoni frutti spirituali. Parlando del Sacro Monte non ci si può dimenticare dello scenario naturalistico che lo circonda. Collocato su una collina alle spalle di Varese, nelle belle giornate si può ammirare buona parte della Pianura Padana e le montagne lombarde fino a quelle della bergamasca e della Valtellina. Dopo la visita al sacro Monte si prosegue imboccando la sp62 in direzione Brizio, la prossima tappa è uno dei principali valichi delle Prealpi Lombarde noto sia agli sportivi che agli appassionati delle due ruote: il Passo del Cuvignone. La strada per il passo è stretta e polverosa, l'asfalto è scheggiato, i tornanti sono molto stretti e di solito ogni tanto è necessario il piede a terra in qualche curva.Si raggiunge così il Passo del Cuvignone a 1.036 m di altezza, dove ci si immerge un mondo incontaminato, privo di traffico, in un valico tra il Monte Nudo e i Pizzoni di Laveno. Arrivati in cima non vi sono né parcheggi né punti di ristoro, non si può fare altro che procedere per Laveno Mombello, la capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore, è nota per il suo porto turistico che la mette in contatto con la sponda piemontese.È situata tra il blu del Maggiore e il verde dei monti che ha alle spalle, tra cui l’importante Monte Sasso del Ferro, famoso per la cabinovia. Laveno è considerata anche un importante centro di produzione di ceramiche e porcellane, tra i maggiori in Italia e in Europa. La costa varesotta è stata storicamente definita “sponda magra” per contrapporla, un po' dispregiativamente, alla “sponda grassa” piemontese con riferimento al valore turistico.La costa est del lago e i paesi lombardi offrono una tranquillità invidiabile oltre a diverse perle di grande fascino e importanza turistica. Dopo aver ammirato e immortalato il panorama meraviglioso, possiamo mangiare in uno dei ristoranti o trattorie, assaggiando qualche ricetta tipica del Lago Maggiore come pesce persico, che viene preparato e servito con il risotto, il lavarello, conosciuto anche con il nome di coregone. Il nostro tour continua con una visita al Monastero Santa Caterina del Sasso, o Eremo di Santa Caterina del Sasso.Abbarbicato a strapiombo su una parete rocciosa a picco sul lago, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbi uno tra gli scenari più suggestivi del Lago Maggiore. L'edificio attuale ha una struttura davvero singolare, frutto della fusione di tre cappelle, che erano originariamente distinte e che sono sorte in epoche differenti. La nostra guida ci accompagnerà alla scoperta delle molte storie legate a questo luogo ricco di testimonianze storiche e artistiche. Arte, storia e natura si integrano splendidamente in questo luogo magico proteso verso il Golfo Borromeo, Stresa e le isole, grazie alla particolare posizione, ai luoghi suggestivi e alla vista unica sul Lago Maggiore, il Monastero sembra davvero creato per ritrovare la propria pace interiore e far respirare la tranquillità.  (Ph: Malpensa24)

Corte Matilde a Bondeno di Gonzaga

Corte Matilde a Bondeno di Gonzaga, un tempo stalla monumentale della quttrocentesca Corte Galvana, è oggi contenitore di iniziative aggregative, culturali ed enogastronomiche promosse dall'Associazione Bundén in Piasa.
Esterno Corte Matilde

Un weekend a 5 stelle in Lombardia

Centri benessere, piscine, boutique, campi da golf: serviti e riveriti per un soggiorno all'insegna del lusso
Un weekend a 5 stelle in Lombardia

Una giornata a Chiareggio

Una perla della Valmalenco

Spiedo bresciano

La ricetta originale dello spiedo bresciano è a base totalmente di carne, fatto salvo per alcune eccezioni come le patate e le foglie di salvia di provenienza locale che si usa mettere tra un pezzo e l’altro per dare quel tocco pungente al sapore della carne. Le tipologie di carni utilizzate più spesso sono: Lonza o coppa suina arrotolata, per i cosiddetti “mombói”, proveniente da animali allevati in Italia e costolette suine di origine italiana. Cosce, petto o ali di pollo (o anche di anatra ed altri avicoli) di origine nazionale Coniglio (qualsiasi parte tranne la testa e le interiora) di origine italiana Uccelli da cacciagione (il cui utilizzo è stato di recente interdetto per tutti i locali pubblici e ristoranti) Tutte le carni usate nella ricetta tradizionale dello spiedo bresciano non possono essere congelate in origine, al fine di garantirne la morbidezza del prodotto finale. Altri ingredienti previsti dalla ricetta originale dello spiedo sono il burro di origine animale, preferibilmente nostrano, e con almeno l’80% di grasso ed il sale fino di origine non marina. La spiedatura inizia quando i pezzi di carne (detti anche “prese”) vengono infilzati su lunghi spiedi (o “schidoni”, o detti “bracoi” in dialetto bresciano) alternandoli uno ad uno ed interponendo qualche foglia di salvia tra un pezzo di carne e l’altro. Ogni singola presa deve avere un peso di circa 70-80 grammi. Per questo motivo è importante l’accuratezza del taglio della carne. Talvolta, su ogni schidone può venire infilzata anche qualche patata tagliata a fette di circa 1cm di altezza. Ogni “spada” deve essere riempita con le prese di carni diverse disposte nel medesimo ordine, avendo cura di posizionare i pezzi di carne più compatta di fianco a pezzi di carne grassa. La sequenza ideale prevista dalla ricetta dello spiedo bresciano prevede: costoletta, pollo (o equivalente), lonza, coniglio, uccello. Le patate vengono posizionate all’inizio ed alla fine di ogni “bracol”, e comunque a contatto con i pezzi metallici della struttura al fine di evitare il contatto diretto della carne con essi. Dopo aver riempito ogni “bracol” in maniera omogenea e di peso il più simile possibile, gli schidoni vengono montati su una struttura che li mantiene posizionati a raggiera intorno ad un perno centrale che servirà, in fase di cottura, a poterli mantenere in rotazione costante (una volta esclusivamente manuale, mentre oggi si può fare anche con l’ausilio di motori elettrici). La spiedatura così ottenuta può essere montata all’interno di un girarrosto in ferro / acciaio o posizionata all’aperto in prossimità di un camino o barbecue dove viene lasciata riposare per una notte. In questo modo, il sangue residuo all’interno della carne a riposo può gocciolare all’esterno rendendola più asciutta e idonea alla cottura. Contenuti a cura di: Il vero spiedo bresciano
Spiedo bresciano - Ph: visitlakeiseo.info

Museo dello Strumento Musicale e della Musica

Collezione privata di proprietà delle famiglie Farina e Pedrazzini
Museo dello Strumento Musicale e della Musica

San Colombano DOP

Il Colombano DOP è prodotto con le uve rosse legate alla tradizione del Colle

Consorzio Ponte di Legno- Tonale

Non perdete la Pista Nera Paradiso e il Ghiacciaio Presena, che garantisce l’apertura degli impianti anche fuori stagione.
Consorzio Ponte di Legno - Tonale

La Strada del Gusto Cremonese

Il meglio del territorio cremonese in una selezione di strutture ricettive, produttori, itinerari ed eccellenze locali proposte dalla Strada del Gusto Cremonese.

Il poster illustrato del Lago di Como

La cartina del Lago di Como disegnata a mano disponibile in diversi formati. Completamente personalizzabile! Una cartina da appendere.

Infopoint Varenna

Il lago, il sole, il verde, le antiche contrade ciottolate che intersecano il borgo… ecco Varenna!   Il borgo da una parte si propone come un vivace e attrattivo centro turistico con numerose strutture ricettive, dall’altra custodisce un passato medioevale che si offre oggi come uno dei meglio conservati della zona del Lago. Un’oasi di pace perfetta, da non perdere la visita ai giardini botanici di Villa Monastero e di Villa Cipressi e la visita al Castello di Vezio per ammirare un panorama mozzafiato. Da visitare il MOS- Museo Ornitologico Scanagatta, la sorgente del Fiumelatte e la Piazza S. Giorgio con le sue Chiese. Sospesa sul lago potete camminare lungo la “passerella Giorgio Monico” meglio conosciuta come “passeggiata degli innamorati”, questa parte dall’imbarcadero fino alla Riva Grande. Tanti anche i tracciati montani per escursioni nella natura, spiccano il Sentiero del Viandante e la Greenway dei Patriarchi.

B-ICE & Heritage- Scopri di più

B-ICE&Heritage - oltrepassa i confini, reinterpretando in chiave attuale i rapporti che da sempre hanno unito la Valmalenco al Grigioni italiano.