Ho trovato 328 risultati per strutture ricettive storiche

Museo Ettore Archinti

Nato da una collaborazione tra la Cooperativa Archinti Onlus ed il Comune di Lodi

Arco Mera e Basilica di San Vittore

Varese da scoprire. Un viaggio attraverso la storia della provincia.
Vista del soffitto dell'Arco Mera con alcuni segni zodiacali e della cupola della basilica di San Vittore a Varese

Area Archeologica

Area legata alla valorizzazione dei reperti archeologici
Area Archeologica Lodi Vecchio

Osservatorio Astronomico Provinciale

Gestito dal Gruppo Astrofili Messier 42

Cosa posso mangiare a Cremona?

I principali piatti della tradizione cremonese

Museo della Stampa e della Stampa d'arte

Il Museo della Stampa d'Arte a Lodi occupa i locali della ex tipografia “Lodigraf”, attiva fino all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso. Accolti da una piccola ed elegante “galleria” che sintetizza tutto ciò che si potrà ammirare proseguendo nella scoperta di questa struttura, i visitatori potranno immergersi e respirare il profumo della storia della stampa, che è storia di civiltà, dall'invenzione dei caratteri mobili in legno e metallo, fino alla fotoincisione.Sono centinaia i reperti qui esposti, ben allineati in ampie sale con un itinerario didattico divulgativo.Riportati in vita da un sapiente restauro conservativo, compongono una delle più ampie raccolte di macchine e attrezzature per la stampa presenti in Italia e forse anche oltre. Cenni storici Il Museo della Stampa e Stampa d’Arte a Lodi "Andrea Schiavi" è situato in un delizioso angolo della città che conserva quasi intatte le tracce del tessuto urbano medievale, nei locali dell’ex tipografia Lodigraf.Inaugurato il 7 giugno 2008, ripercorre le tappe dell’arte della stampa attraverso i secoli, dalla xilografia alla calcografia, dalla serigrafia alla tipografia, dalla litografia alla stampa offset fino alla rivoluzione digitale, inserendosi degnamente fra le numerose testimonianze monumentali e artistiche dell’illustre passato della città. Lo spazio espositivo ha volutamente mantenuto le caratteristiche architettoniche di una vecchia tipografia  ristrutturata e qui i visitatori possono immergersi e respirare il profumo della storia della stampa, che è storia di civiltà, con la possibilità di vedere all'opera numerosissimi reperti storici riportati agli antichi splendori da un sapiente restauro filologico.Da subito, il Museo ha promosso una serie di iniziative, rivolte principalmente al mondo della scuola, con progetti didattici mirati a svelare i “segreti” della tecnica tipografica, una delle attività umane che più ha caratterizzato il settore artigianale a partire dal XV secolo. Museo vivo e dinamico, dunque, che, di volta in volta, può trasformarsi in officina creativa, laboratorio didattico sperimentale a disposizione delle scuole, luogo per convegni, mostre temporanee e spazio libero per ogni altra progettualità. Criteri espositivi - Itinerario di visita Centinaia di reperti, allineati in ampie sale, compongono una delle più pregevoli raccolte di macchine e attrezzature per la stampa presenti in Europa, da antichi congegni risalenti fino al XVI secolo, a cassettiere in legno complete di caratteri in legno e metallo, da torchi e presse in ghisa di produzione ottocentesca, fino al più prezioso esemplare "Columbian", in ghisa e acciaio, costruito a Londra verso la metà del XIX secolo, unico esemplare presente in Italia.Di rilevante interesse storico sono i torchi realizzati dalla fabbrica Dell’Orto e utilizzati dai Wilmant, insigni incisori, fonditori, tipografi, editori, attivi tra Lodi e Milano in epoca risorgimentale. Di particolare fascino sono le macchine linotype e monotype per la fusione e composizione meccanica, quelle per la stampa in Braille, nonché un impianto per stampa a smalto in rilievo.Gli amanti delle curiosità potranno ammirare un prototipo in scala 1:5 del torchio di Gutenberg, una pregevole raccolta di pietre litografiche di grandi dimensioni realizzate tra il 1860 e il 1930, il libro più grande e quello più piccolo al mondo, centinaia di targhe identificative originali di fabbriche di macchine da stampa e, infine, un impianto di recente acquisizione per calcografia e carte valori che realizza Carte Valori e stampati di sicurezza, sviluppando tecniche sofisticate per evitare la contraffazione e la falsificazione di banconote, francobolli e marche da bollo, passaporti, titoli di stato, certificati azionari, assegni, biglietti di trasporto, ecc.Di particolare interesse il tradizionale bancone da legatore con l’intera attrezzatura manuale proveniente dalla prestigiosa legatoria Torriani, attiva fin dal XIX secolo, e artistiche copertine con fregi multicolori. Il “viaggio” continua nella Sala della Stampa d’Arte dove, oltre ad affascinanti torchi calcografici e litografici “a stella” e macchine per stampe artistiche, si possono ammirare lastre in rame incise come matrici calcografiche intorno al 1850, pietre litografiche di grandi dimensioni, eseguite tra il 1870 e il 1930 per la Casa Editrice Vallardi e cromolitografie relative ad alcune stazioni di una Via Crucis, del 1875. Si arriva quindi nella terza grande Sala della Composizione e Stampa Tipografica destinata alla raccolta delle macchine tipografiche, in cui si trova l’angolo del compositore corredato di bancone tipografico, antiche cassettiere colme di caratteri in piombo e in legno, compositoi di allineamento e attrezzature per la lavorazione del piombo. Di grande fascino le macchine fonditrici-compositrici: le linotype e le monotype di cui si può assistere dal vivo al funzionamento. Infine, quella che per l’impatto visivo si presenta come il luogo più suggestivo di tutto il museo: la Sala antichi torchi e presse con una ricca ed elegante selezione di torchi e presse ottocenteschi, tra cui il torchio Stanhope appartenuto a Claudio Wilmant. Al centro della sala, il torchio Columbian, ideato dall’americano George Clymer e costruito a Londra dal 1817, vera e propria opera d’arte. Costo biglietto d'ingresso: € 6,00 intero. Per scuole, studenti e over 65 anni: € 5,00. Ingresso gratuito per insegnanti accompagnatori e diversamente abili
Museo della Stampa

Museo di scienze naturali

Raccolta di esemplari tale da costituire un piacevole strumento per conoscere la natura

Materiale informativo per Enti ed operatori turistici attivi sul territorio regionale

Regione Lombardia mette a disposizione di tutti gli Enti e gli operatori del settore turistico lombardo materiale utile che sintetizza le opportunità previste dal “Piano per lo sviluppo e l’attrattività 2023-2025”

Le Cantine del Braulio

La tappa successiva ci conduce al centro di Bormio, le cui cantine aprono le porte a un mondo tutto da scoprire, accessibile ai visitatori ogni mercoledì e sabato.   È qui che in enormi botti di legno pregiato rovere di Slavonia viene fatto invecchiare per 2 anni l’amaro locale, mitico alpino prodotto in Valtellina, la cui ricetta si fa risalire al 1875 ad opera del farmacista Francesco Peloni. Nato a Bormio e composto da diverse erbe raccolte in zona, fra cui la Genziana, il Ginepro e l’Assenzio, l’amaro Braulio è il risultato di un ingrediente segreto che nessuno conosce: un perfetto equilibrio di sapori che lo rende il digestivo di ordinanza dopo i lauti pasti valtellinesi. Percorrendo i cunicoli del labirinto sotterraneo sotto le strade della città vecchia, fra reparti di infusione e filtrazione, di deposito dell’alcool e cantine di invecchiamento, conoscerete la cura e la dedizione con cui l’amaro viene storicamente prodotto.  (Ph: lavaltelllina.it)

Castello di Manerba del Garda

Castelli a Manerba del Garda
http://www.gardalombardia.it/ImmaginiProdottiP/castello-di-manerba_123_420x1000....

Infopoint Bergamo Città Alta

Visita l'Infopoint di Bergamo Alta per scoprire quello che c’è da vedere, da visitare e da sapere su Bergamo e sul suo territorio!
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Infopoint Bergamo Città Bassa

L'Infopoint di Bergamo Bassa vi accoglie per farvi scoprire Bergamo e il sul suo territorio!
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