Ho trovato 328 risultati per strutture ricettive storiche

Proposte didattiche

Itinerari per scuole di ogni ordine e grado

Parchi Naturali di Varese

Un colore predominante del territorio della provincia di Varese è il verde dei boschi, dei parchi e dei giardini...
Immersi nella natura, a piedi o in mountain bike

Da Ponteranica a Bergamo lungo la Via delle Sorelle

Un tratto del cammino Bergamo-Brescia

Miniera Gaffione (BG) e dintorni di Schilpario

L’itinerario proposto comincia con l'escursione nella miniera Gaffione, si entra nella miniera a bordo di un trenino. Qui inizia la prima parte della visita.   Dopodiché, si continua a piedi con guide esperte che raccontano la storia di 2000 anni della miniera, i metodi di estrazione del minerale e le cattive condizioni dei minatori. Centinaia di anni di storia offrono un'atmosfera unica. Entrare in una miniera significa risalire a un luogo della memoria collettiva; infatti, solo attraverso l'esperienza di stare in miniera per qualche ora si può veramente intuire il duro lavoro dei minatori.  Si continua con la visita  al Mining Lighting Museum, che è il primo Museo dell'illuminazione mineraria in Europa, che copre un'area di oltre 250 metri quadrati.Nel vasto spazio di questo museo è inserita una collezione, che comprende più di 2000 lampade da minatore, oltre a carrelli d'epoca, caschi, telefoni di vario genere, e vari oggetti inerenti al lavoro dei minatori.Qui possono essere organizzati anche seminari didattici sulla geologia locale, sulla lavorazione e fusione dei metalli e sulla storia dell'illuminazione mineraria per le scolaresche. Nel museo si possono ammirare lucerne, lampade a carburo cementato, lampade a benzina e lampade elettriche. Per chi invece preferisce la natura a circa 12 Km dalla miniera di Gaffione si trova La riserva naturale dei Boschi del Giovetto di Paline. Oltre a grandi opportunità per apprezzare la natura, qui si possono trovare anche alcuni prodotti tradizionali che sono sopravvissuti nei secoli grazie al legno fornito dalla foresta di abeti circostante. Superato il ponte sul torrente all'ingresso della riserva, sulla destra si trova un sentiero che conduce ad un’antica Calchera ben restaurata e conservata.La Calchera è un forno che produce una quantità limitata di calce. Fin dall'antichità la calce è stata utilizzata principalmente in edilizia, come collante per strutture murarie, utilizzata per intonacare e stuccare le pareti, a cui si attribuisce anche il suo effetto battericida.Tornando indietro se si prosegue lungo la strada principale, poco più a sinistra si incontra un’aia carbonile, un tempo utilizzata per la produzione di carbone. In meno di un'ora a piedi si raggiunge Giuadel, dove ci si può fermare per un picnic. A due passi da Schilpario si trova la Cascata del Vo un salto di 25 metri incassato nella parete della montagna che durante i mesi estivi il fragore ed il vapore dell’acqua possono garantire un bel refrigerio, ma durante i mesi invernali ghiacciando diventa tappa apprezzata per gli appassionati di fotografia. Vale sicuramente la pena una visita del centro storico di Schilpario con la chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio ed alcuni edifici signorili del XVII e XVII secolo.Il Museo Etnografico, è stato istituito proprio per preservare e rivalutare la storia, le tradizioni e la cultura delle genti di tutta la Val di Scalve. Grazie all’apporto di documenti, fotografie ed oggetti legati alla vita rurale, si possono ricostruire la vita ed i lavori degli abitanti nei secoli scorsi. Inoltre, è presente una ruota di mulino azionata dalle correnti del torrente Dezzo. Queste azionano un torchio ed una macina per la lavorazione del frumento, così come avveniva nei secoli scorsi. Un’altra meta da scoprire è il Castello di Lozio, essendo a circa 40 km di distanza necessario quindi un passaggio in macchina.Il castello dei Nobili di Lozio, sorge a circa 1200 m di quota, sopra la frazione di Villa e si è ben prestato ad accogliere una fortificazione, è stato teatro dell'eccidio di Nobili di Lozio, per mano di Federici de Mu, di parte ghibellina e secondo la leggenda questo castello comunicava con il paese per mezzo di un sotterraneo. Passeggiando per Schilpario, sono tanti gli scenari mozzafiato che ci offre la natura, valorizzati da una serie di itinerari adatti ad ogni esigenza: dalla semplice passeggiata per le famiglie, ad escursioni più impegnative per utenti esperti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. 

La Via Spluga

Lo Spluga, “passo sublime”, selvaggio e affascinante, e la sua via, chiusa in una valle aspra ma ricca di storia.
@inlombardia

Paratico

Affascinante località della Franciacorta e sul lago d’Iseo, Paratico offre scenari paesaggistici, curiosità storiche ed attrazioni moderne, unite ai sapori ed ai profumi di un’incantevole territorio…Benvenuto! Tra la collina e il lago, il paese  s’affaccia sulla sponda sud-est del Sebino. La sua ottima posizione lo rende un luogo ideale per attività acquatiche e all’aria aperta, punto di partenza per escursioni alla scoperta del territorio bresciano e bergamasco, ma anche tranquilla meta per rilassanti soggiorni tra natura, cultura ed eno-gastronomia. STORIA e CULTURADell’epoca medievale conserva ancora i resti dell’antico Castello e della Torre Lantieri, recentemente restaurata e aperta al pubblico. Al piano terra è collocata la Quadrisfera, installazione innovativa (di cui ne esistono solo altri tre esempi in Italia) pensata per coinvolgerti in un’esperienza totalizzante di immagini, suoni ed emozioni. Di stile neogotico è invece l’Oselanda, spesso sede di mostre d’arte contemporanea, posta nell’area del Parco Comunale, da cui puoi godere di una splendida vista lago. Molto animato durante l’estate da feste, eventi e spettacoli, vi si trova anche un’ampia area giochi per bambini, oltre che ad un’interessante esposizione permanente di sculture di pietra, denominata “Viale dei volti”, che è solo una parte delle numerose sculture a vario tema che si dispongono nel paese. Risultato di varie edizioni del simposio a carattere internazionale “Scolpire in piazza”, queste opere coniugano l’antico mestiere dello scalpellino con l’espressione artistica scultorea. L’arenaria grigia, conosciuta comunemente come Pietra di Sarnico, è da sempre estratta anche a Paratico, come testimonia la cava ancora in attività e la maestria degli artigiani locali nella sua lavorazione. SAPORI e TRADIZIONIParte del territorio della Franciacorta e punto di partenza dell’omonima “Strada del Vino”, a Paratico si trovano vigneti i cui frutti formano il mosto di questo famoso prodotto, le cui bollicine sono ormai conosciute in tutto il mondo. Campi arati, cantine e aziende agricole caratterizzano la campagna del paese, dove puoi trovare anche prodotti tipici, tra cui formaggi di produzione locale e marmellate. Diverse sagre (come quella del cioccolato) richiamano abitanti e turisti nelle diverse stagioni dell’anno, ma la più tradizionale è la “Madöna dei Pom” (delle mele) che si svolge l’8 dicembre nei pressi dell’antica e raccolta chiesetta di San Pietro, in occasione della quale si rievocano attività e mestieri d’altri tempi. Cucina tipica e sapori di lago si ritrovano nei piatti che offrono i vari ristoranti del paese, le cui ricette richiamano la tradizione gastronomica bresciana e bergamasca. Molte le proposte nei mercatini che animano il lungolago, da quello dell’antiquariato, al vintage con esposizione di prodotti d’artigianato e gastronomici. Coinvolgente è anche la “festa etnica”, in occasione della quale puoi avvicinarti a sapori e gusti di Paesi diversi. NATURA e PAESAGGIOTi puoi concedere una bella passeggiata nel nuovo tratto di lungolago denominato Parco delle Chiatte, divertendoti a riconoscere specie diverse di fiori e piante tra le numerosissime presenti, per poi rimanere stupefatto dalla fontana scenografica che si innalza fino a quasi 40 m d’altezza. Qui trovi anche una rilevante testimonianza di archeologia industriale individuabile negli antichi pontili di attracco delle chiatte, che giungevano con vagoni carichi di merce da vari paesi a nord del lago, per essere poi trasferiti sulla linea ferroviaria Paratico-Palazzolo s/O, inaugurata nel 1876, la cui stazione capolinea è a pochi passi di distanza. Natura e scorci paesaggistici caratterizzano il percorso della ferrovia attraverso il Parco dell’Oglio Nord, che si sviluppa proprio a partire da Paratico lungo il tracciato del fiume, costeggiato anche dalla seriola Fusia. Nei pressi della stazione c’è il Parco dei Tassodi (taxodium disticum) o “cipressi calvi”, alberi d’alto fusto di provenienza statunitense, i cui rami offrono un riparo sicuro per la nidificazione a diversi uccelli, tra cui gli aironi. Recentemente istituito anche il giardino botanico “Le mura” ai piedi della collina del castello. ATTIVITÀ tra TERRA e LAGOIl lungolago offre verdeggianti aree adibite alla balneazione e la possibilità di provare nuove emozioni sperimentando attività come wake- board, sci nautico, canoa o solcando le acque a bordo dei tradizionali naècc (imbarcazioni tipiche del Sebino) e di barche a noleggio. Puoi partecipare a rilassanti crociere in battello partendo dai vicini imbarchi, alla scoperta del lago e delle sue isole. Paratico è anche meta del famoso “Treno Blu”, che corre sulla linea ferroviaria turistica Paratico-Palazzolo s/O e consente di rivivere, in alcune occasioni e periodi dell’anno, l’emozione di una locomotiva a vapore. Da Paratico è anche possibile percorrere diversi itinerari ciclo -turistici che attraversano la Franciacorta raggiungendo le porte della città di Brescia, lungo il Lago d’Iseo o il Parco dell’Oglio. Non mancano infine opportunità per gli amanti del trekking (seguendo percorsi che si snodano sulle colline del paese o nei dintorni) e delle passeggiate, in riva al lago o attraverso il paese, percorrendo ad esempio l’antica Strada Reale (oggi Via Cavour), osservando la piazza, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta o andando alla scoperta delle frazioni di Vanzago e Tengattini.

Alla scoperta della Valcuvia

Una coperta di monti che si aprono sul Lago Maggiore. Scopri l’itinerario verso la Valcuvia, in provincia di Varese
Valcuvia

6 Tour virtuali alla scoperta della Lombardia

Musei e castelli da visitare restando a casa
Palazzo Te (Mantova)

Terme di San Pellegrino

Vasche interne ed esterne. Bagni turchi, saune, stanze del sale e del ghiaccio. Alle Terme di San Pellegrino il relax è glamour
QC terme di San Pellegrino

Da Bergamo alta al ponte del Chitò in Valle Imagna

Itinierario che dal cuore della città di Bergamo alta arriva nella Valle Imagna, nella quale scorre il torrente omonimo. I suoi paesaggi racchiudono diverse testimonianze con un notevole patrimonio storico e culturale, come ad esempio le chiese romaniche di Almenno San Salvatore e Almenno San Bartolomeo, sino alle viste mozzafiato che si osservano dal ponte Chitò e dal famoso ponte che balla. Il percorso circolare inizia e termina nella città di Bergamo alta. Il percorso si svolge nel Parco dei Colli di Bergamo, su strade secondarie o piste ciclopedonali.Si passa, quindi, dall'antico Lemine ed in Valle Imagna. Le strade di collegamento tra queste due parti sono molto trafficate e quindi bisogna prestare molta attenzione ai mezzi pesanti, in special modo nei pressi dei due ponti sul Brembo. ITINERARIODistanza: 35 kmDifficoltà: mediaFondo stradale: asfalto, brevi tratti di sterratoDislivello: +176 m, -176 m (Pendenza max: 34.6%, -27.1% Pendio medio: 4.9%, -4.8%)Adatto a: persone allenateTipologia di bicicletta consigliata: tutte, ma con il cambioDurata media: 2 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE San Tomé ad Almenno San BartolomeoEsempio di architettura romanico-bergamasca la rotonda è datata alla seconda metà del XII secolo. La sua pianta è circolare ed è opera di artigiani sapienti e informati sui movimenti artistici dell'epoca.Geolocalizzazione su mappa: 45.73973, 9.59266 Chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San SalvatoreEdificio romanico a struttura basilicale a tre navate, risale al XII secolo. La chiesa fu costruita in due momenti, come è possibile notare dalla diversità dei materiali e delle tecniche utilizzate.Geolocalizzazione su mappa: 45.74606, 9.597 Ponte del Chitò a StrozzaE' un ponte in pietra calcarea molto alto e con sei arcate. Il nome di questo acquedotto deriva dall’ingegnere Chitò che lo costruì tra il 1870 e il 1880. È tra i punti più caratteristici e affascinanti della pista ciclabile. Geolocalizzazione su mappa: 45.77793, 9.58074 Dogana Veneta e ponte sospeso a Ubiale ClanezzoAntica dogana d'epoca veneta disabitata ma tutt'oggi ancora ben conservata. Il ponte fu fatto realizzare nel 1878. Anche chi giungeva a Clanezzo tramite questo ponte denominato “che balla”, era tenuto a pagare un pedaggio. Oggi è ambita meta di passeggiate.Geolocalizzazione su mappa: 45.76111, 9.60362 Parco dei Colli di BergamoIstituito nel 1977 per rispondere all'esigenza di salvaguardare e valorizzare tale territorio, questo parco racchiude bellezze sia naturali che architettoniche di grande pregio, quali ad esempio la Riserva del Giongo. Info utili: http://www.parcocollibergamo.it/ITA/Contatti/Contatti.aspGeolocalizzazione su mappa: 45.72257, 9.64869 
Da Bergamo alta al ponte del Chitò in valle Imagna

Lombardia in 5 Castelli

Fortezze inespugnabili, con suggestivo affaccio sul lago o abitate da misteriosi fantasmi. Cinque castelli da non perdere in Lombardia
Lombardia in 5 Castelli

Garlasco

Fra il Trecento e il Quattrocento il Castello di Garlasco fu tanto importante da meritarsi l’appellativo di propugnaculum Papiae, baluardo di Pavia, poiché aveva un importante ruolo nel sistema difensivo della città. Oggi dell’antico edificio si conserva solo l’imponente torrione (che presenta tuttora la merlatura ghibellina, eleganti decorazioni a dente di sega e i bolzoni del ponte lavatoio), scampato nel 1524 alle devastazioni di Giovanni delle Bande Nere. Nella parte posteriore di Piazza della Repubblica si trova Piazza Piccola, dove si erge il Torrione. La torre medievale, di forma quadrangolare, presenta alla base un sottopassaggio con archi a doppia volta. Rimasta abbandonata per lungo tempo, alla fine degli anni Settanta era in uno stato di grave decadenza, ma il Comune ha effettuato un attento intervento di recupero che ha riportato alla luce la struttura fortificata originaria, comprese le merlature e le impronte dei bolzoni precedentemente murate. Secondo i documenti storici, nel XIV secolo a Garlasco fu costruito o ricostruito un castello, il cui perimetro è ancora parzialmente visibile nella conformazione degli edifici e nell’impianto urbanistico dell’angolo nord-occidentale del nucleo abitato più antico. Era uno dei castelli più importanti della Lomellina, sia per la sua solidità che per la sua posizione strategica, tanto che era chiamato “propugnaculum Papiae”. Tuttavia, fu smantellato dalle truppe veneziane nel 1524, nel contesto dell’episodio bellico passato alla storia come “sacco di Garlasco”, e rimangono poche tracce di esso. La torre-porta in muratura di mattoni a vista, che costituisce l’elemento più significativo e facilmente identificabile del complesso, è stata preservata. (www.vivigarlasco.it) La CASA DEL PELLEGRINO Fortemente voluta dall’amministrazione comunale per offrire un punto di riferimento a chi percorre la Via Francigena, la Casa del Pellegrino è stata ufficialmente inaugurata nel giugno del 2022. Un appartamento completamente ristrutturato in grado di accogliere i sempre più numerosi pellegrini dellaVia Francigena, l’antico itinerario percorso, nell’anno 990, da’’arcivescovo Sigerico di Canterbury (di ritorno da Roma, dove aveva ricevuto il Pallio dalle mani del Papa). Ad oggi la casa del pellegrino ha ospitato persone provenienti da tutto il mondo. Il Comune di Garlasco ha messo a disposizione un trilocale composto da cucina, 2 camere da letto, 1 bagno e una sala per un totale di 6/8 posti letto. L’appartamento è inoltre dotato di lavatrice e forno a microonde. I pellegrini in arrivo possono prenotarsi, preferibilmente almeno 24 ore prima, inviando una mail a bibliogarlasco@yahoo.it o un messaggio WhatsApp al numero 3343435810.I locali si trovano in via Santissima Trinità, vicino alla biblioteca Comunale. (www.vivigarlasco.it)