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Nei borghi della Val Brembilla

Alla scoperta dei borghi della val brembilla
Nei borghi della Val Brembilla

Clusone l'altopiano a due ruote

Clusone andata e ritorno, in bici, nell'alta Valle Seriana
Clusone l'altopiano a due ruote

Una Messi d'emozioni

Escursione all'interno del parco nazionale dello Stelvio
Una Messi d'emozioni

Il sentiero recuperato monte Foldone

Un itinerario selvaggio e spettacolare della bergamasca
Il sentiero recuperato monte Foldone

Rifugi d'inverno Croce di Campo

Escursione in territorio Comasco
Rifugi d'inverno Croce di Campo

Un percorso ad anello dal Madonna delle Nevi

Un itinerario sotto la neve...tutto da scoprire
Un percorso ad anello dal Madonna delle Nevi

Passeggiata per tutti sul «Balcone d'Italia»

Escursione in Val d'Intelvi
Passeggiata per tutti sul «Balcone d'Italia»

Al Rifugio Laeng tra pini mughi e cespugli di rododendro

Con un fuoristrada si può arrivare sino ai pressi del Lago di Lova, un piccolo lago artificiale situato nel territorio comunale di Borno,     in Val Camonica in provincia di Brescia, bisogna avere un permesso comunale, fino a Noverino ci si arriva invece con tutte la auto ma, per chi vuole camminare di più, si può lasciare il proprio mezzo a Borno Alta quando iniziano le indicazioni per il Lago di Lova e la Trattoria Navertino. Lasciata l'auto ci si incammina seguendo la stradina in salita, tra i prati si superano alcune case e poi si entra nel bosco ignorando un sentiero a sinistra e passando accanto ad una stalla e a un grande prato sulla destra.Trascurato un altro ampio sentiero a sinistra, si cammina lungo una staccionata di legno fino ad un'area pic-nic ed ad una cappella dedicata alla Madonna di Fatima. A destra il panoramaregala una bella veduta su Borno e sulla vallata.Si supera una vecchia cascina davanti alla quale c'è una panchina con la scritta "Banca del Riposo”, si continua tra prati e alberi sino ad una casa davanti alla quale c'è una fontana, una madonnina e una panca; si ignora un altro ampio sentiero sulla sinistra, si supera un ponte con un parapetto di legno e il tratto si fa decisamente ripido, poi la pendenza diminuisce. Proseguendo si incontrano dei segnavia sul percorso che indicano a sinistra il Rifugio Laeng a ore 1.30, il Passo Varicla a ore 3, il Pizzo Camino a ore 3.30 e la Cima Moren a ore 3.30, vi è anche un cartello che indica se il Rifugio Laeng è chiuso o aperto, dopo mezzora si ritrovano altri segnavia.Sul sentiero dopo una mezzoretta un laghetto dalle acque cristalline nel quale si specchiano gli alberi circostanti, si continua tra pini mughi e cespugli di rododendro e si raggiunge il centro della conca dove è situato il rifugio.
Al Rifugio Laeng tra pini mughi e cespugli di rododendro

Da Fiumenero al Passo di Valsecca

Il Passo di Valsecca è la meta dell’itinerario che vi consigliamo ma attenzione a primavera inoltrata è importante fare molta attenzione a consistenza e spessore del manto nevoso.   Il Passo di Valsecca separa il Diavolino, propaggine del Pizzo del Diavolo di Tenda, dal Pizzo Poris. Il percorso si sviluppa all’ingresso di Fiumenero, frazione di Valbondione, paese conosciuto per il triplice salto da 315 metri delle cascate del Fiume Serio. Si lascia l’auto nel parcheggio di fronte al punto in cui comincia il sentiero numero 227, che indica il Rifugio Baroni al Brunone, si prosegue sulla sponda destra del Torrente Nero che, caratterizzato da belle gole, in estate è meta di numerosi appassionati di canyoning.A una quarantina di minuti dalla partenza si raggiunge un’ampia radura denominata Campel, nella parte alta a sinistra vi si trova una baita dove, nel periodo estivo, risiede un malgaro con parecchi animali tra i quali dei bellissimi cavalli. Proprio in Località Campel si deve girare di 90 gradi a sinistra e attraversare il Torrente Valsecca, entrando nel canale omonimo, si prende un sentiero ben battuto che permette di superare una cascata e, subito dopo si trova la neve residua delle valanghe che hanno riempito il fondovalle.È preferibile, da questo punto, salire con gli sci ai piedi e possibilmente ai lati degli accumuli di neve. Superati i 1.800 metri di altitudine la coltre si fa più liscia, consistente e meno rovinata dai detriti delle valanghe.Le pendenze aumentano leggermente fino alla parte alta del canale, dove compare sul versante sinistro la sagoma rossa del Bivacco Frattini. Dal Passo di Valsecca, che ora si vede molto bene mancano poco più di 200 metri di dislivello. Nell’ultimo tratto l’inclinazione del versante aumenta in modo progressivo fino al passo.
Da Fiumenero al Passo di Valsecca

Sull’altopiano delle orchidee

Percorso con partenza e arrivo da Solto Collina, nella Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi
Sull’altopiano delle orchidee

Sulla Colombina vista da capogiro

Panorami stupendi dalle Orobie, alla Valle Camonica fino al Sebino, per questo itinerario alla portata di tutti
Sulla Colombina vista da capogiro

Una ricca palude ai Piani Olimpici

Un percorso alla portata di tutti che attraversa la palude di Valtorta in Val Brembana
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