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Leonardiana

Sulle tracce di Leonardo da Vinci, il percorso multimediale all'interno del Castello di Vigevano

Oh che bel castello

Lungo la costiera dei Cech
Oh che bel castello

Dal Rifugio Tassara a Torre del Lago

Un itinerario solo per escursionisti esperti
Dal Rifugio Tassara a Torre del Lago

Il Sentiero del Larice Millenario

Un itinerario interessante da fare in mountain bike
Il Sentiero del Larice Millenario

In bici sulle sponde del Lago di Como

In bici alla scoperta di angoli e luoghi stupendi sul lago
In bici sulle sponde del Lago di Como

Escursione in Vetta al Venerocolo

Con l’auto, all’altezza di Temù, in Alta Valle Camonica, ci si addentra in Val d’Avio. Dopo circa 6 chilometri, quasi tutti su strada sterrata e sconnessa che si stacca sulla sinistra, si giunge a Malga Caldea a 1.584 m dove parcheggiamo.   Il sentiero che si percorre è quello storico, seguito dagli alpini della Grande Guerra. Ci incamminiamo sulla stradina di servizio degli invasi artificiali (segnavia n. 11), che sale a tornanti tra boschi sempre più radi, con il panorama che spazia sulla bassa Val d’Avio e sulla Val Camonica. In circa 1 ora si arriva al piazzale delle dighe, a monte del laghetto dell’Avio.Si segue la sterrata che, costeggiando i Laghi d’Avio e Benedetto, si inoltra con una debole pendenza verso la testata della valle. Prima di arrivare in fondo al Lago d’Avio, a destra imbocchiamo il sentiero con segnavia n. 1, alta Via dell’Adamello, e segnavia n. 11 che prende quota attraversando l’ultimo tratto di bosco. Eccoci nella Pana di Malga Lavedole a 2.048 m, dopo quasi 2 ore dalla partenza. In alto, davanti a noi, vediamo la Diga del Lago Venerocolo e la parete nord dell’Adamello, mentre a destra la Diga del Lago Pantano, sotto Cima Plem, e le cime del gruppo del Baitone. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Garibaldi, continuando a sinistra, con il percorso che si fa via via più ripido. Affrontiamo il tratto detto "il Calvario", così denominato dai militari in tempo di guerra. Un ambiente roccioso ci conduce verso la diga del lago artificiale del Venerocolo dove, a breve distanza sorge il Rifugio Garibaldi, che si raggiunge dopo essere passati a fianco della Chiesetta della Madonna dell’Adamello. Per i meno esperti e meno allenati il consiglio è quello di dividere l’escursione in due giorni.Poco prima del rifugio abbandoniamo il sentiero numero 11 per immetterci sul 42 che, tra sfasciumi, ci permette dopo altre 2 ore di cammino di affacciarci sul Passo del Venerocolo a ben 3.136 m. La punta omonima non è lontana e la raggiungiamo, tra rocce e senza troppe difficoltà, in una quarantina di minuti. Il panorama è di quelli che lasciano a bocca aperta.
Escursione in Vetta al Venerocolo

Lungo la Via Mercatorum

Sentieri e mulattiere della bergamasca
Lungo la Via Mercatorum

Su un tappeto di foglie nell'Oasi di Baggero

Come vivere l'oasi al meglio
Su un tappeto di foglie nell'Oasi di Baggero

Si pedala tra il bello, da Chiavenna a Colico

Soprattutto in autunno salire in bicicletta per andare alla scoperta di un bell’angolo della Lombardia senza fare ricorso alla nostra auto è piacevole e possibile, la meta dove arrivare, per poi partire a pedalare, è Chiavenna, in provincia di Sondrio, che si raggiunge con il treno.   Valtelbike è un servizio messo a disposizione proprio di chi vuole spostarsi in libertà, con la sola forza delle proprie gambe, un circuito che consente di noleggiare le bici in diverse località della Valtellina, nel nostro caso Chiavenna, con la possibilità di restituirle in un’altra postazione, per noi Colico (Lecco), al termine dell’escursione. Si inizia la pedalata tra le vie del centro di Chiavenna, tra fontane in pietra ollare, pavimentazione in porfido e locali tipici, si attraversa due volte il Fiume Mera per trovarsi di fronte a Palazzo Balbiani, localmente chiamato il Castello, si passa sotto il Parco Botanico del Paradiso, antica e panoramica cava di pietra, si risale verso nord arrivando nella zona dei crotti, piccoli edifici sfruttati come frigoriferi naturali grazie al Sorel, un vento che esce dalla montagna a 8ºC per tutto l’anno. Oggi molti sono stati riconvertiti in ristoranti. Si raggiunge il doppio salto delle Cascate dell’Acquafraggia, capaci di affascinare Leonardo da Vinci tanto da citarle nel Codice Atlantico, si è a Borgonuovo di Piuro ed è qui che si inverte la rotta puntando verso sud ritornando Chiavenna dove si possono ammirare altre due nobili testimonianze storico-artistiche: la Collegiata di San Lorenzo e il Battistero Monolitico del 1100. Superando i Ponti sul Mera e sul Liro, si pedala per 14 km in leggera discesa su percorso asfaltato dedicato alle biciclette. Le vette della Val Chiavenna fanno da cornice. A Novate Mezzola l’ambiente cambia repentinamente: prima il lago con i suoi ampi orizzonti, poi gli stretti passaggi a fianco della montagna. Verceia ci presenta invece una straordinaria opera del’ingegneria militare: la galleria di mina di San Fedele. Un suggestivo passaggio sul lungolago ci introduce alla Riserva naturale dei Piani di Spagna. Da qui all’Adda qualche chilometro su strada richiede un minimo di attenzione, ma l’ultimo tratto lungo il fiume rimette a contatto con la natura, si passa dal Forte di Fuentes, di origine spagnola, e dal Forte Montecchio, risalente alla Grande Guerra, si costegguia infine il Lario e dal Molo di Colico si conclude la pedalata alla stazione ferroviaria della cittadina lecchese, all’ombra del Monte Legnone. Immagine di copertina: @klaus dell'orto
Si pedala tra il bello, da Chiavenna a Colico

All'Albani sul sentiero dei minatori

Emozionante giro ad anello al cospetto della Presolana
All'Albani sul sentiero dei minatori

Tra Val di Scalve e Camonica un Campione d'amore

Questo itinerario vi lascerà senza fiato
Tra Val di Scalve e Camonica un Campione d'amore

Bergamo Bike UP

Itinerario ad anello, in bici, alla scoperta di una splendida città
Bergamo Bike UP