• Itinerari

Escursione in Vetta al Venerocolo

Partenza/Arrivo
Da: Edolo (BS)
A: Edolo (BS)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
6,30 ore
11km
Dislivello
Salita: 1893m
Difficoltà
DIFFICILE

Con l’auto, all’altezza di Temù, in Alta Valle Camonica, ci si addentra in Val d’Avio. Dopo circa 6 chilometri, quasi tutti su strada sterrata e sconnessa che si stacca sulla sinistra, si giunge a Malga Caldea a 1.584 m dove parcheggiamo.

 

Il sentiero che si percorre è quello storico, seguito dagli alpini della Grande Guerra. Ci incamminiamo sulla stradina di servizio degli invasi artificiali (segnavia n. 11), che sale a tornanti tra boschi sempre più radi, con il panorama che spazia sulla bassa Val d’Avio e sulla Val Camonica. In circa 1 ora si arriva al piazzale delle dighe, a monte del laghetto dell’Avio.
Si segue la sterrata che, costeggiando i Laghi d’Avio e Benedetto, si inoltra con una debole pendenza verso la testata della valle. Prima di arrivare in fondo al Lago d’Avio, a destra imbocchiamo il sentiero con segnavia n. 1, alta Via dell’Adamello, e segnavia n. 11 che prende quota attraversando l’ultimo tratto di bosco. Eccoci nella Pana di Malga Lavedole a 2.048 m, dopo quasi 2 ore dalla partenza. In alto, davanti a noi, vediamo la Diga del Lago Venerocolo e la parete nord dell’Adamello, mentre a destra la Diga del Lago Pantano, sotto Cima Plem, e le cime del gruppo del Baitone.

Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Garibaldi, continuando a sinistra, con il percorso che si fa via via più ripido. Affrontiamo il tratto detto "il Calvario", così denominato dai militari in tempo di guerra. Un ambiente roccioso ci conduce verso la diga del lago artificiale del Venerocolo dove, a breve distanza sorge il Rifugio Garibaldi, che si raggiunge dopo essere passati a fianco della Chiesetta della Madonna dell’Adamello. Per i meno esperti e meno allenati il consiglio è quello di dividere l’escursione in due giorni.
Poco prima del rifugio abbandoniamo il sentiero numero 11 per immetterci sul 42 che, tra sfasciumi, ci permette dopo altre 2 ore di cammino di affacciarci sul Passo del Venerocolo a ben 3.136 m. La punta omonima non è lontana e la raggiungiamo, tra rocce e senza troppe difficoltà, in una quarantina di minuti. Il panorama è di quelli che lasciano a bocca aperta.

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