• Itinerari

Dal Rifugio Tassara a Torre del Lago

Partenza/Arrivo
Da: Bagolino (BS)
A: Breno (BS)
Tipologia/Periodo
Trekking
Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
4,45 ore
9km
Dislivello
Salita: 1295m
Difficoltà
PER TUTTI

Dalla bresciana Valle Camonica, lasciata la strada statale 42 a Esine arrivando da sud, o a Breno provenendo da nord, risaliamo la provinciale 345 che conduce al passo di Crocedomini.

Un paio di chilometri prima di raggiungere il valico parcheggiamo nell’ampia area di sosta del Rifugio Tassara (1.804 m), in località Bazena. Vi si può arrivare anche dalla valle di Caffaro, sempre in provincia di Brescia, passando da Bagolino. In questo caso la provinciale è la 669 e comporta lo scollinamento dal Passo di Crocedomini (1.895 m).

Nell’escursione ci guida il segnavia numero 1 dell’Alta Via dell’Adamello. L’itinerario si alza su pendii erbosi facendoci addentrare in Valle Fredda. Senza mai abbandonare la traccia descriviamo, a mezza costa, un ampio semicerchio verso destra passando poco sotto la vetta del Monte Mattoni (2.271 m) e poi un altro, piegando a sinistra, transitando sotto quella del Monte Cadino (2.418 m).

Ci indirizziamo così al Passo di Val Fredda (2.338 m), tra il Monte Cadino e il Monte Frerone (2.673 m) e ci affacciamo sulla Valle di Cadino. La mole rocciosa del Cornone di Blumone comincia a fare bella mostra di sé. Proseguiamo perdendo leggermente quota e dirigendoci poi al Passo della Vacca (2.359 m). Qui si trova il singolare roccione, a forma di bovino, da cui prende il nome anche l’invaso artificiale completato nel 1927.

Siamo ormai nelle vicinanze, dopo circa 2,30 ore di cammino, del Rifugio Tita Secchi (2.367 m). Poco sopra quest’ultimo, pur se primavera inoltrata, la neve ancora abbonda. I resti degli itinerari militari risalenti alla Prima guerra mondiale sono completamente sepolti. Calziamo i ramponi e, piegando a destra, ci alziamo su nevaio fino ai 2.633 metri del Passo di Blumone.

Affrontiamo da qui il tratto più difficile. Il nostro obiettivo è la Torre del Lago (2.829 m), l’anticima del Cornone di Blumone. L’ascensione è ripida, in modo particolare più ci si avvicina alla cresta nord. Avanziamo tra roccette coperte di neve, piccozza e ramponi sono indispensabili. Guadagnata la cresta, salendo a destra, la si segue continuando sul versante che aprendosi a sudest si fa più ampio. Le pendenze rimangono non indifferenti, seppure un po’ meno impegnative, fino alla Torre del Lago. Il panorama spazia sulle vette del Gruppo dell’Adamello e, sempre in direzione sudest, si ammira la Cima del Cornone di Blumone.

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Ph: Dario Bonzi

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