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Valganna e Valcuvia: tra natura e storia

Laghi e ruscelli, piccoli borghi immersi nel verde, tracce di storia e religiosità. La Valganna ha una natura meravigliosa e al contempo regala occasioni e percorsi per scoprirla a fondo.

Come avviene, ad esempio, percorrendo la Via Francisca del Lucomagno - un antico tracciato romano-longobardo che nell’antichità consentiva a pellegrini e imperatori di raggiungere Roma partendo dal Lago di Costanza – e la cui prima tappa si snoda attraverso ben cinque paesi della Valganna.  

A Cadegliano Viconago, primo paese della Valganna situato su questo antico cammino, si incontra il Parco dell’Argentera, nel quale concedersi qualche momento di riposo tra cascatelle e mulini.

Si prosegue attraversando i paesi di Marchirolo, Cugliate Fiabasco e Cunardo fino ad arrivare a Ghirla, frazione di Valganna, nota per il suo Maglio e per il suo lago, una pittoresca oasi naturalistica, autentica sorpresa dietro l’angolo. Per una pausa ristoratrice si può provare una delle osterie del territorio che offrono cucina tradizionale. Capriolo o cinghiale in salmì sono tipici di questa zona così come i piatti a base di pesce di lago.

Si prosegue quindi per Ganna (frazione di Valganna) dove sorge la Badia di San Gemolo, importante snodo viario e rifugio sicuro per i pellegrini durante il Medioevo. La Valganna è un territorio davvero molto ricco di acque. In primavera ed estate le Cascate della Valganna offrono una sosta refrigerante per gli escursionisti, mentre d’inverno regalano uno spettacolo unico quando l’acqua ghiaccia e crea sculture meravigliose.

130 anni fa Angelo Poretti scelse proprio la Valganna per aprire il suo birrificio: le fonti di acqua purissima presenti nella valle furono infatti scelte come ingrediente indispensabile per una birra di qualità.

Il Birrificio Poretti situato a Induno Olona, all’incrocio tra Valganna e Valceresio, è una combinazione perfetta di tecnologia e arte: la versione industriale del Liberty floreale, un museo unico nel suo genere, visitabile su prenotazione. Dopo la visita una sosta è d’obbligo a La Casa di Angelo, il prestigioso pub dedicato al suo fondatore dove è possibile approfondire la storia del birrificio e assaporare ricette locali.

Da Induno Olona, costeggiando il Parco Regionale Campo dei Fiori, si risale verso la Valcuvia, valle prettamente montana con vista sul Lago Maggiore, che si estende tra il Monte Nudo (1235 m) e il Monte Campo dei Fiori (1226 m).

Risalendo lungo la salita della Rasa, una delle salite classiche del ciclismo, già tappa del Giro d’Italia ed inserita nel tragitto delle Tre Valli Varesine, si arriva a Brinzio, borgo noto per il suo laghetto: un piccolo gioiello incastonato tra verdi prati.

Proseguendo verso sinistra si raggiungono Castello Cabiaglio, un incantevole borgo di media montagna e Orino con la sua bella Rocca del XII secolo. In autunno sono in tanti a venire in queste zone alla ricerca di funghi e castagne.

Ed eccoci nel cuore della Valcuvia con i comuni di Cuvio e Cuveglio: il primo ha dato il nome all’intera valle, il secondo è stato a lungo il suo centro spirituale. Una sosta è d’obbligo nelle gastronomie locali per assaggiare gli ottimi prodotti caseari ottenuti dalla lavorazione del latte di capra: ricotte, formaggelle, robiole e caprini.

A Casalzuigno c’è Villa Della Porta Bozzolo, un gioiello settecentesco circondato da un grande parco a terrazze. Tutelata dal FAI, la villa di delizie pretende una sosta per la grandiosità della Corte d’onore e il salone da ballo. Nel roseto, di recente progettazione, concepito come un museo di storia della rosa, fioriscono varietà non più in coltivazione.

Una menzione speciale per la frazione Arcumeggia: uno dei più noti paesi dipinti della provincia di Varese e prima esperienza di “Galleria all’aperto dell’affresco” in Italia. Passando per Duno, paese posto alle pendici del Monte San Martino si arriva a Rancio Valcuvia, borgo attraversato dal torrente Rancina che, scorrendo, crea scorci suggestivi tra le antiche case e a Masciago Primo, il cui territorio è interamente compreso nel Parco Campo dei Fiori.

Situato tra Valcuvia e Valganna è Bedero Valcuvia che Achille Jemoli, già nel 1809, descriveva come paese dall’aria finissima. Tutta quest’area e su fino a Cassano Valcuvia conserva tracce importanti di storia, in particolare quelle relative alla Linea Cadorna: un complesso sistema di fortificazioni militari che doveva servire a difendere il confine nord dell’Italia a ridosso della Svizzera.

La linea difensiva, voluta dal generale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore dell’esercito italiano fino al 1917, comprende un fitto reticolo di strade e mulattiere militari, trincee, postazioni di artiglieria, luoghi di avvistamento e ricoveri. Questo patrimonio di sentieri, oggi percorribili all’interno di itinerari trekking molto piacevoli, rappresenta un complesso di archeologia militare e uno strumento di eccellenza per leggere e ricordare alcuni momenti chiave della storia del secolo scorso

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ph ig: @viviana.negri

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