• Food & Wine

La provincia di Pavia, Capitale Italiana del Riso

Pavia, grazie ai suoi 85.000 ettari coltivati a risaia e ai 4 milioni e 865 mila quintali di produzione totale, è la provincia con la maggiore percentuale di coltivazione a riso in Italia e il primo produttore a livello nazionale ed europeo.

La pianura che comprende la Lomellina e la Bassa Pavese (o Pavese tout court) – a nord del territorio provinciale, divise dal corso del Ticino e delimitate entrambe a sud dal Po – una regione amena e affascinante, costellata di belle cittadine ricche di storia e tradizioni, è a tutti gli effetti la “terra del riso”.

Il tranquillo paesaggio e i grandi specchi d’acqua che lo caratterizzano quando le risaie sono allagate non sono “naturali”: tutto è stato costruito, trasformato e organizzato dall’uomo con infinita pazienza. Per natura questa terra ricca di corsi d’acqua e di risorgive è stata per secoli in parte paludosa e in parte arida a causa di numerosi dossi sabbiosi di origine eolica, ma le comunità di monaci nel Medioevo, la colonizzazione feudale e le grandi riforme agronomiche introdotte dagli Sforza, che sperimentarono la coltivazione del riso, hanno fatto della zona un mosaico di fertilissimi campi.

Al servizio di questa estensione di coltivazioni è stato organizzato un complesso sistema di rogge e canali e sono sorte le cascine, prima fortificate con castelli a loro difesa, poi a corte chiusa, tipici insediamenti dell’agricoltura industrializzata della Pianura Padana. Il riso fu importato in Italia dagli Arabi che lo introdussero in Sicilia nell’VIII secolo, da qui arrivò in Lombardia nel ’400, grazie a Galeazzo Maria Sforza.

Si hanno documenti che testimoniano di un dono, nel 1475, di sei sacchi di riso da parte degli Sforza ai Duchi d’Este affinché si coltivasse il riso anche nel delta del Po.

La coltivazione avviene in quattro fasi:

La prima, in primavera, consiste nella preparazione del terreno con l’aratura, l’affinatura e la concimazione; la seconda è la sommersione dei campi grazie a un complesso sistema di canali, dopodiché, nella terza fase, si effettua la semina a spaglio.

Da parecchi anni ha preso piede anche la tecnica della semina in asciutta, a file interrate e con macchine di precisione, utilizzando mediamente 200-250 kg di semente per ettaro.

Ai primi di giugno comincia l’operazione di eliminazione di erbe infestanti attraverso l’utilizzo di diserbanti sempre più rispettosi dell’ambiente e della sicurezza alimentare.

L’ultima fase, tra settembre e ottobre, è la raccolta del riso con macchine mietitrebbiatrici che separano la granella dalla paglia. Il prodotto raccolto viene essiccato per essere conservato e successivamente lavorato. La lavorazione del riso prevede dapprima la pulitura dei chicchi del risone (cariossidi) per eliminare polveri, terra, frammenti metallici, eccetera.

Poi la sbramatura, cioè la liberazione della cariosside dalla lolla ottenendo il riso integrale o semigreggio. Quindi la sbiancatura, ossia l’eliminazione del germe e dei diversi strati che rivestono il riso integrale. In Italia le varietà più diffuse sono divise in quattro diverse categorie merceologiche – tondo, fino, semifino e superfino – in base ad alcune caratteristiche dei chicchi (lunghezza, larghezza, spessore, forma, peso, ecc.). Il riso tondo ha chicchi piccoli e tondeggianti.

Quello fino ha chicchi affusolati e lunghi. Il semifino è caratterizzato da chicchi tondeggianti, semiallungati e di media grandezza. Infine, il riso superfino ha chicchi grandi e molto lunghi. Sono circa 1700 le aziende risicole presenti sul territorio della Provincia di Pavia e le principali varietà di riso coltivate sono il Carnaroli, il Vialone nano, l’Arborio, il Baldo, il Balilla, il Gladio, il Loto, il Roma, il Sant’Andrea e il Selenio.

Negli ultimi anni si è notata una progressiva sostituzione delle varietà tradizionali a favore di quelle caratterizzate da un livello qualitativo superiore.

 

(Fonte: Camera di Commercio di Pavia)

Allegati

Scarica la Guida: Buono a sapersi - capitolo Riso edito dalla CCIAA di Pavia

Dello stesso tema

Tra Navigli e Ticino: viaggio nel cuore del riso lombardo

A pochi chilometri da Milano, tra le acque lente dei Navigli e le sponde del Ticino, si distende un paesaggio agricolo sorprendente, fatto di risaie, cascine, fontanili e tradizioni contadine che resistono al tempo.
  • Food & Wine
Tra Navigli e Ticino: viaggio nel cuore del riso lombardo

Il Polentone di Retorbido

La bella festa primaverile dedicata al Saggio contadino Bertoldo
  • Food & Wine
Polentone di Retorbido

Val Calepio:in viaggio tra vini e sapori

Valcalepio vuol dire vino, ma anche verdi colline, bellissimi castelli, escursioni e, ovviamente, ottime pause ristoro.
  • Food & Wine
Val Calepio:in viaggio tra vini e sapori

La provincia di Pavia, Capitale Italiana del Riso

  • Food & Wine
Risotto

A tavola in Val Sabbia

I sapori sinceri della cucina valsabbina
  • Food & Wine
Spiedo bresciano

Lago di Garda, tra olivi e limonaie

Le acque calme e i paesaggi di monti. Le dimore storiche. Sul Lago di Garda, anche limonaie e olivi. Con un olio extravergine d’eccezione
  • Food & Wine
Lago di Garda, tra olivi e limonaie

Strada Vino e Sapori Valli Varesine

Si estende nella parte settentrionale della Provincia di Varese, a nord della città capoluogo fino al confine con il territorio Svizzero offrendo la possibilità di conoscere le produzioni tipiche e di scoprire le bellezze del paesaggio delle valli e dei laghi
  • Food & Wine
Alla scoperta della Strada vino e sapori Valli Varesine

Antipasti della tradizione lombarda

Riportiamo in tavola la cultura gastronomica lombarda tradizionale, a partire dagli antipasti 
  • Food & Wine
Antipasti della tradizione lombarda

Tra le risaie del Carnaroli da Carnaroli Pavese

Esiste un solo riso Carnaroli o ne esistono molti? Di certo, quello certificato “Carnaroli da Carnaroli Pavese” è una garanzia
  • Food & Wine
Tra le risaie del Carnaroli da Carnaroli Pavese

Weekend per cantine in 7 tappe

7 imperdibili mete in Lombardia da scoprire con un calice di vino in mano
  • Food & Wine
Weekend per cantine in 7 tappe

Risotto al Rosmarino di Montevecchia

Un piatto tipico della cucina brianzola
  • Food & Wine
La ricetta del risotto al rosmarino di Montevecchia

Ciliegia di Bagnaria

La Ciliegia di Bagnaria fa parte dell’importante circuito dell’Associazione Nazionale delle “Città delle ciliegie”.
  • Food & Wine
Ciliege di Bagnaria

Grana Padano

Tipico formaggio italiano DOP a pasta dura
  • Food & Wine
Grana Padano, prodotti tipici Lombardia

Un viaggio tra i sapori unici della Lombardia

  • Food & Wine
Un viaggio tra i sapori unici della Lombardia

Offelle di Parona

  • Food & Wine
Offelle di Parona

Tour dei sapori del Lago d’Iseo

Il Lago d’Iseo è ricco di natura, storia, cultura, ma è anche terra dai sapori unici. Inizia a degustarla partendo da qui.
  • Food & Wine
Tour dei sapori del Lago d’Iseo

Guida ai prodotti tipici di Cremona

Salumi e formaggi caratterizzano la gastronomia cremonese
  • Food & Wine
Guida ai prodotti tipici di Cremona, souvenir gourmet

Cipolla Rossa di Breme

Della Cipolla Rossa di Breme si hanno notizie che risalgono al X secolo, all’epoca della fondazione della celebre abbazia che nei secoli successivi divenne una tra le più importanti d'Europa.
  • Food & Wine
Cipolla rossa di Breme

Cosa posso mangiare a Cremona?

I principali piatti della tradizione cremonese
  • Food & Wine
Cosa posso mangiare a Cremona?

Dove mangiare i piatti tipici varesotti

Le caratteristiche geografiche del varesotto si rispecchiano nelle ricette della gastronomia locale.
  • Food & Wine
Varese e dintorni: dove mangiare