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Passo San Jorio

Sui sentieri un tempo battuti dai contrabbandieri si attraversa la Valle Albano, arrivando al confine fra Italia e Svizzera
Passo San Jorio_MTB

Il sentiero del Rat

Poggiridenti

Palazzo Sommariva

La famiglia dei Sommariva appartiene alla storia di Lodi fin dal suo nascere: un Arcimbaldo fece parte della schiera dei consoli lodigiani che sul colle Eghezzone, il 3 agosto 1158, ricevettero dall’imperatore Federico Barbarossa l’investitura, a seguito della quale si diede poi inizio alla fondazione della nuova città. Il palazzo, imponente nella costruzione -- opera Sei-Settecentesca --, mantiene l’antico splendore con un bel portale sormontato da un balcone in ferro battuto. La simmetria delle finestre del piano terra e del primo piano ingentiliscono la facciata e le conferiscono nobiltà e leggerezza. L’interno, seppur rimaneggiato, mantiene ancora uno sfarzoso salone d’onore la cui volta è decorata da pregevoli stucchi barocchi. Nelle sale interne, recentemente restaurate, sono stati recuperati numerosi affreschi che si credevano irrimediabilmente perduti. In epoca “francese” l’edificio fu sede del Commissariato e quivi Francesco Melzi d’Eril (futuro duca di Lodi) consegnò (11 maggio 1796) a Napoleone le chiavi della città di Milano, dopo la vittoria conseguita il giorno prima dalle truppe francesi al ponte di Lodi. Una lapide posta sulla facciata ricorda lo storico avvenimento.

Mulino cà Mazza e cà Zoia

Il Mulino di Ca' Zoia e Ca' Mazza, interessante esempio di mulino mosso con l'arcaico sistema della ruota idraulica orizzontale.

Strada Verde

Questo itinerario è un percorso di eccezionale rilievo paesaggistico, con panorami mozzafiato sul lago, tra cascine, prati, pinete e borghi rurali. La partenza è a Sarnico, dove è possibile lasciare l’automobile nel parcheggio antistante il cimitero. Percorrendo la provinciale verso Bergamo, giungiamo a Villongo e svoltiamo a destra in direzione di Adrara. Sul percorso l’antica struttura rurale di Castel Merlo e poco distante dalla chiesetta romanica dedicata a S. Alessandro. Continuando sulla strada provinciale attraversiamo Adrara San Martino e Adrara San Rocco. Superato quest’ultimo centro, saliamo verso i panoramici Colli di San Fermo, luogo prediletto dagli appassionati del volo libero. Costeggiando il crinale che si sviluppa a destra, giunti al km 9, subito dopo aver attraversato un ponticello, giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per la “Strada Verde”. Percorriamo lo sterrato (2 km per esperti con un primo tratto in gradini) fino alla chiesetta di San Faustino, poi, in fondo alla breve discesa, ritroviamo a sinistra l’asfalto. Prima del cartello dei 15 km giriamo a destra per via Cascina del Monte e, giunti al bivio, di nuovo a destra. Ancora poche pedalate e la fatica è finita. Inizia, infatti, la lunga discesa (a tratti sterrata e a tratti in asfalto) che, passando da Vigolo a Parzanica, arriva a Tavernola Bergamasca. Percorrendo la strada costiera rientriamo a Sarnico.
Strada Verde - ph: Visitlakeiseo.info

La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino

Da Iseo si raggiunge via Colombera, alla periferia sud della cittadina, dove chi è in automobile può facilmente parcheggiare in uno degli ampi parcheggi. Questa tranquilla stradina parallela e sopraelevata rispetto alla provinciale consente di ammirare a destra le lamette e il lago. Al termine della strada si svolta a destra ed immediatamente a sinistra, imboccando la salita che conduce a Cremignane. Seguendo le indicazioni della pista ciclabile “ParaticoBrescia” in direzione della città, si giunge nelle vicinanze della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino dove, in lontananza, si scorge il monastero di S. Pietro in Lamosa verso il quale ci si dirige. Alla fine dello sterrato che costeggia la riserva, si svolta a sinistra in direzione della stazione ferroviaria Provaglio d’IseoTimoline. Superato il passaggio a livello, seguendo la pista ciclabile, si raggiunge il monastero. Si consiglia di scendere un attimo dalla bicicletta, per visitare il complesso monastico o per seguire uno dei tanti percorsi pedonali che si inoltrano nelle Torbiere; camminamenti e ponticelli in legno permettono di compiere un percorso circolare di 4 km immerso nella natura. Di nuovo in sella, si prosegue sulla strada principale in direzione di Iseo. Al primo incrocio, si svolta a sinistra e superata la rotonda, seconda uscita, si giunge in breve al punto di partenza.
La riserva naturale delle torbiere del Sebino - Ph: visitlakeiseo.info

Giro di Monte Isola in bici

Uno de “I borghi più belli d’Italia”, Monte Isola è la più grande isola lacustre abitata d’Europa. Ha una superficie di 4,5 km quadrati, un perimetro di 9 km ed è alta circa 600 metri. Lungo le pendici e in riva al lago sono dislocati 11 centri abitati, collegati da strette strade percorse dal pulmino comunale e da motociclette: le auto sono bandite, ad eccezione di quelle di pubblica utilità, quindi il luogo è ideale per le passeggiate a piedi e in bicicletta. L’itinerario più consueto è il giro dell’Isola del quale Peschiera Maraglio è solitamente il punto di partenza. Seguendo la litoranea in senso orario, una pedalata tra gli ulivi conduce a Sensole, dalla quale si può ammirare la vicina isoletta di San Paolo; quindi, la strada si fa ripida e conduce all’abitato di Menzino, dove maestosa si erge la Rocca Oldofredi-Martinengo. Continuando verso nord, si incontrano il piccolo abitato di Sinchignano e, proseguendo si raggiunge Siviano, capoluogo dell’Isola, borgo fortificato nel Medioevo, con case, torri e strette vie. Da qui, per i più volenterosi, una salita impegnativa conduce agli antichi borghi di Cure e Masse, conosciuti per la produzione artigianale del “Salame di Monte Isola”; da Cure, poi, una strada acciottolata giunge in venti minuti al Santuario della Madonna della Ceriola, che domina dall’alto della montagna offrendo ai turisti un panorama mozzafiato. Per chi si ferma a Siviano, una discesa conduce a Carzano, dal quale si ammira l’isola di Loreto. Ripresa, quindi, la litoranea il percorso si chiude con il ritorno a Peschiera Maraglio.
Giro di Monte Isola in bici: visitlakeiseo.info

Il fiume Oglio tra Paratico e Palazzolo

Dalla chiesa parrocchiale di Paratico si seguono le indicazioni della pista ciclabile Paratico-Palazzolo: si esce dall’abitato e si giunge alla chiesetta del cimitero. Una stretta strada di campagna che costeggia il cimitero a sinistra ci porta verso Capriolo. Sotto di noi scorre il fiume Oglio e la vista spazia sulle colline della Valcalepio in territorio bergamasco. Si giunge in fondo ad una lunga discesa, si attraversano il passaggio a livello e la zona artigianale. Si svolta a sinistra per via A. Niggeler attraversando nuovamente i binari, impegnandosi in una salita a curve per 500 metri che conduce nella zona residenziale di Capriolo. Prestando particolare attenzione alla segnaletica verticale ed orizzontale, per evitare di perdere la direzione, si prosegua per circa un chilometro fino a raggiungere via Urini. Percorsa la stessa, si svolta a sinistra seguendo viale Case e poi via S. Stefano, una tranquilla strada asfaltata dove è difficile incrociare automobili. Un lungo rettilineo conduce al sottopasso autostradale e, proseguendo sulla pista ciclabile, si supera il passaggio a livello della ferrovia Paratico-Palazzolo. Una piccola strada che costeggia il fiume ci porta con poche pedalate nel centro della cittadina di Palazzolo dove è posto il punto d’arrivo. Si consiglia una sosta ristoratrice nel vicino parco delle Robinie. 
Fiume Oglio fra Paratico e Palazzolo - ph: visitlakeiseo

Un po’ di Valtellina in tavola: gli sciatt

Croccanti e saporite frittelle di grano saraceno con un cuore di formaggio caldo e filante: una specialità da provare!   Il nome di questo piatto tipico deriva dal dialetto valtellinese "Sciatt" che significa "Rospi", principalmente per la forma rigonfia e per il colore ambrato che queste croccanti frittelle di grano saraceno assumono dopo la cottura nell'olio bollente. Per i più golosi esiste anche la versione dolce: gli sciatt al cioccolato, con l'utilizzo di cioccolato fondente e panna. Puoi farli comodamente a casa tua, la preparazione è molto semplice: Impasta 200 gr di farina di grano saraceno e 200 gr farina bianca con 30 cl di birra, un pizzico di bicarbonato e un goccio di grappa fino ad ottenere una pastella morbida. Falla riposare in frigo per un paio d’ore, intanto taglia a cubetti 250 gr di formaggio Casera. Dopodiché friggi l’impasto in piccole porzioni, ognuna con un cubetto di formaggio all’interno. Una volta dorati, servi gli sciatt caldi accompagnati da cicoria condita con olio, aceto e sale. Ed ecco un po’ di Valtellina nei piatti di casa tua! - Foto: bormio.eu

Riqualificazione Ferrate Lecchesi Gamma

Le vie ferrate Lecchesi “Gamma”, sono state create 40 anni fa dal Gruppo Alpinistico Gamma di Lecco, come omaggio concreto alla città nativa del sodalizio alpinistico e come azione di valorizzazione del territorio montano Lecchese.   Questi itinerari hanno la necessità di essere riqualificati e rifatti secondo le nuove normative vigenti. Dopo ben 20 mesi di intenso lavoro il Gruppo Alpinistico Gamma di Lecco insieme alle Regione Lombardia, al Comune di Lecco, ha fortemente collaborato per creare e definire una legge quadro specifica che potesse dare al territorio Lombardo un’importante strumento per sostenere oggi e in futuro progetti simili nonché la valorizzazione del territorio montano e delle attività outdoor. Il Gruppo Alpinistico Gamma è impegnato direttamente con un’importante contributo economico di € 50.000, rispetto ai 300.000 € totali di costo del progetto di riqualificazione delle 3 ferrate lecchesi che oltre alle ferrate Gamma 1 e 2, comprende anche la ferrata del Monte Medale. Questa campagna di crowdfunding è a supporto della raccolta fondi che il Gruppo Gamma ha disposto per sostenere il costo di riqualificazione di cui l’associazione si è impegnata a supportare per la valorizzazione del territorio Lecchese con questa concreta iniziativa. I lavori di riqualificazione e dei cantieri saranno terminati a novembre per poi riaprire questi bellissimi itinerari / vie ferrate a tutti gli appassionati.  A tutti i contribuenti escursionisti appassionati e interessati, a titolo di riconoscenza nella primavera 2022 potranno salire le due vie ferrate accompagnati in sicurezza dalle Guide Alpine del Gruppo Alpinistico Gamma. Per info sulle possibili donazioni ( € ), scrivere a: info@gruppogammalecco.com Per DONAZIONI Pagina Facebook

Da Bergamo al Lago d'Iseo

72 ore per scoprire Bergamo Alta e Lago di Iseo, tra cultura, bici e assaggi golosi
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Da Varese al Lago Maggiore

72 ore alla scoperta di Varese e del Lago Maggiore. Per un weekend lungo immerso nel verde
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