- Arte e Cultura
Palazzo Silva Persichelli
Il palazzo è un insieme pluristratificato di interventi in epoche diverse anche se l’assetto attuale è il risultato dell’ampliamento della cinquecentesca Casa Amidani con anche l’accorpamento di edifici adiacenti.
Fu il marchese Giovanni Battista Silva che dopo aver acquistato l’immobile nel 1781 incarica l’architetto Faustino Rodi di apportare le necessarie modifiche.
Con la morte del marchese Silva nel 1786 iniziano le vicende ereditarie che si conclusero nel 1803 con l’assegnazione al marchese Antonio Maria Persichelli.
Nel 1844 il grande palazzo venne ceduto ai Padri Gesuiti per l’apertura di un Collegio per giovani nobili.
Con la cacciata dei Gesuiti dal Lombardo Veneto il palazzo entra nella disponibilità pubblica e nel 1864 il Comune di Cremona ne delibera l’acquisto per adibirlo ad Uffici della Magistratura.
L’ingresso principale si apre su un vestibolo che conduce a due cortili porticati che conducono all’elegante scalone decorato dai busti in stucco di uomini illustri.
Le sale del piano terreno e del piano nobile spiccano decorazioni ottocentesche in stucco bianco e dorato.
Ph. Alberto Bruschi