• Arte e Cultura
    • Lifestyle

Milano, una città romanzo

Inseguendo gli scrittori del passato, tra i luoghi e le atmosfere di Milano che hanno ispirato grandi capolavori della letteratura

Lo si impara a scuola: scrivendo i Promessi sposi, Alessandro Manzoni ha inventato il romanzo italiano. Sarà un caso che a riuscire nell’impresa sia stato proprio uno scrittore milanese che racconta una storia lombarda che più lombarda non si può?

Forse no, se si pensa a quanti altri romanzi, da duecento anni a questa parte, hanno avuto come scenario il cielo di Lombardia, che appunto “è così bello quando è bello”. In principio c’è proprio “quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno”. Sulle tracce di Renzo e Lucia, di don Rodrigo e dei suoi bravi, della Monaca di Monza, di fra Cristoforo e dell’Innominato, si possono ancora seguire i tanti itinerari manzoniani: a Lecco c’è Villa Manzoni, con annesso museo, la casa di Lucia ad Acquate e il palazzotto di don Rodrigo, la chiesa di don Abbondio a Olate, la Rocca dell’Innominato nei pressi di Vercurago, alta e minacciosa sul Lago di Garlate. E il convento dei cappuccini a Pescarenico, dove viveva fra Cristoforo.

A Milano, resistono alcune parti del Lazzaretto, nell’omonima via o in via S. Gregorio. Resiste anche la memoria “fantasmatica” del Forno delle Grucce, probabilmente sito ai numeri 3-5 dell’oggi corso Vittorio Emanuele. A Milano si trovano altri luoghi biografici del Manzoni stesso: la Casa-museo di via del Morone, il monumento a lui dedicato in piazza San Fedele, la tomba al Famedio del Cimitero Monumentale.

Milano, per la sua natura di crocevia di genti e culture, è una grande generatrice di storie. Più o meno negli stessi anni in cui Manzoni pensava e poi scriveva e riscriveva i Promessi sposi, Stendhal, il grande romanziere francese arrivato sui Navigli al seguito dell’armata di Napoleone, eleggeva Milano a sua patria ideale. Addirittura chiese che sulla lapide della sua tomba, presso il cimitero parigino di Montmartre, venisse scritto, in italiano: “Arrigo Beyle [Stendhal era lo pseudonimo di Henry Beyle], milanese”.

Amico di Manzoni e di Stendhal, Carlo Porta non era un romanziere ma i suoi poemetti in dialetto milanese sono dei veri e propri romanzi in miniatura. I suoi personaggi, dal pavido e tragicomico Giovannin Bongee alla Ninetta, prostituta e proto-femminista; dal Marchionn di Gamb-Avert, sciancato e malinconico musicista d’osteria, alla tronfia marchesa Donna Fabia Fabron de’ Fabrian, sono ricollocabili in quinte scenografiche urbane quasi del tutto riconoscibili. Come Piazza Vetra e il Verziere - il mercato delle erbe, dove non a caso sorge oggi un monumento a Carlo Porta - via della Commenda o il sagrato della chiesa di S. Maria presso S. Celso.

Dopo Stendhal, altri “forestieri” subirono il fascino letterario di Milano: l’americano Mark Twain, di passaggio a fine Ottocento, rimase quasi frastornato dalla monumentalità del Duomo e ammirato al cospetto dell’Arena Civica. C’è chi dice che la scambiò per una vestigia romana. Anni dopo, il suo connazionale Ernest Hemingway, al seguito della Croce Rossa, fu reporter di guerra nel 1918. Ferito sul fronte veneto, venne curato in un ospedale milanese di via Armorari, dove conobbe l’infermiera Agnes von Kurowksy e se ne innamorò. Del suo soggiorno milanese Hemingway ricorda nelle lettere e, in particolare, nel romanzo Addio alle armi, i locali del centro e della Galleria e i pomeriggi passati all’Ippodromo di San Siro.

Ma la macchina del romanzo corre bene anche in provincia. Sui laghi, per esempio. C’è la “sponda magra” del Lago Maggiore, Luino, le valli dei dintorni – la Valcuvia, la val Germanasca. Pontili, piazzette, ville e sentieri tra gli orti, dove Piero Chiara ha ambientato l’epopea minima del suo piccolo ma universale mondo. C’è poi il teatro comico messo in scena sulla sponda di un altro lago, quello di Como, per la precisione a Bellano, da un più recente epigono di Chiara, Andrea Vitali. E ancora, la sponda comasca del Lago di Lugano, quella del “Piccolo mondo antico” di Antonio Fogazzaro. Altro luogo lacustre letterario è certamente il Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera. “Buen retiro” del poeta vate, Gabriele D’Annunzio, negli ultimi suoi anni di vita (1921-1938).

Ma anche in pianura: il Palazzo Ducale di Mantova è la quinta privilegiata dei racconti storici di Maria Bellonci, “Soccorso a Dorotea” e “Delitto di Stato”. La Vigevano espressionista dei maestri, dei calzolai e dei meridionali ritratta a tinte forti nei romanzi di Mastronardi. La Lodi negli anni del boom economico, opulenta e arricchita, tra spider fiammanti e rendite agricole, nelle gesta sfacciate di Alberto Arbasino nella sua “Bella di Lodi”. E infine, la Bassa, tra Pavia, il Ticino e il Po, nei romanzi di Gianni Brera, tra nebbioni e battute di caccia.

Portami qui: Milano, una città romanzo

Dello stesso tema

Itinerario Mincio e Po

Un piacevole itinerario per scoprire le ricchezze naturalistiche ed architettoniche di questo lembo di Lombardia.
  • Arte e Cultura
Mincio Mantova

Cult City #inLombardia

Undici Capitali d’Arte da scoprire e collezionare con un incredibile patrimonio culturale in grado di sorprenderti.
  • Arte e Cultura
Cult City #inLombardia

Cosa fare e vedere nei dintorni di Lodi

  • Arte e Cultura
Il Lodigiano - Basilica di Lodi Vecchio

Proposte didattiche

Itinerari per scuole di ogni ordine e grado
  • Arte e Cultura
Proposte didattiche

Itinerario barocco a Lodi

  • Arte e Cultura
Itinerario barocco a Lodi

Castelli Brescia

Da Sirmione a Breno, da Desenzano a Padernello, viaggio nei manieri fortificati alla scoperta della storia locale
  • Arte e Cultura
Castelli Brescia, Lombardia da visitare

Como a piedi, in battello

Una passeggiata a Como tra lago, dimore neoclassiche, una statua del Canova e un Grand Tour in battello
  • Arte e Cultura
Como a piedi, in battello

Cosa vedere nel Nord Milano

L’Area Nord Milano, fra Parco Nord e alcune chicche da non perdere
  • Arte e Cultura
Area Nord Milano

La Brianza comasca

  • Arte e Cultura
La Brianza comasca

Quadreria Crivelli: una piccola bomboniera

Parco Adda Nord: la Quadreria Crivelli a Trezzo sull'Adda
  • Arte e Cultura
Quadreria Crivelli: una piccola bomboniera - ph: Sara Asperti

La pianura bergamasca

  • Arte e Cultura
La pianura bergamasca

Immergiti online nell'arte in Lombardia

Visita online le bellezze architettoniche, le città, i monumenti, i musei, le mostre e i luoghi della cultura in Lombardia 
  • Arte e Cultura
Immergiti online nell’arte in Lombardia

Alla scoperta della sponda comasca del Lago di Lugano

Porlezza, Claino con Osteno e Campione d'Italia
  • Arte e Cultura
Alla scoperta della sponda comasca del Lago di Lugano

Un gita a Lodi per scoprire cosa c’è dietro al latte che arriva sulle nostre tavole

  • Arte e Cultura
Un gita a Lodi per scoprire cosa c’è dietro al latte che arriva sulle nostre tavole

10 motivi per visitare Pavia

Il Duomo, i musei, l’orto botanico, l’università. I borghi dell’Oltrepò. Ecco 10 buoni motivi per visitare Pavia
  • Arte e Cultura
10 motivi per visitare Pavia

Castelli in Lombardia

Il fascino della Lombardia attraverso i suoi castelli
  • Arte e Cultura
Castelli in Lombardia, paesaggi da favola

Bergamo Brescia: Capitale italiana della cultura 2023

Scopri il palinsesto degli eventi, i nuovi musei, i progetti e le mostre fuori dalle rotte più scontate.
  • Arte e Cultura
Bergamo Brescia: Capitale italiana della cultura 2023 - Teatro Grande Brescia - inLombardia

Castelli in Valtellina

Un tuffo nel passato fra castelli e torri in Valtellina
  • Arte e Cultura
Un tuffo nel passato fra castelli e torri in Valtellina

Il fantasma di Manigunda

A Varese la leggenda del fantasma di Manigunda al monastero
  • Arte e Cultura
Leggende a Varese: il fantasma di Manigunda al Monastero di Cairate

Teatri Mantova

Sale sontuose e palchetti dorati fanno da cornice alle stagioni teatrali di Mantova
  • Arte e Cultura
Teatri Mantova, Lombardia da visitare