Ho trovato 1590 risultati per salò

Sotto la piramide del Pizzo Scalino

Ci si porta con l’auto da Franscia in val Lanterna, laterale della Valmalenco, fino quasi a Campo Moro (1.974 m). La si lascia in un piccolo parcheggio che si incontra proprio sulla strada, da dove parte il sentiero per le alpi Campascio e Campagneda. In condizioni di innevamento sufficienti si indossano gli sci fin da subito e si segue la strada che conduce tra i boschi, prima fino all’alpe Campascio (2.078 m) e dopo pochi metri di dislivello fino all’alpe Campagneda (2.145 m). Siamo nella zona del rifugio Cà Runcasch (2.170 m). Attraversando il piano in direzione est ci si trova sotto i ripidi bastioni del monte Cornetto (2.850 m). Occorre essere prudenti in presenza di troppa neve. Qui la pendenza si fa decisamente più marcata ed è importante procedere disegnando le tipiche diagonali che contraddistinguono le ascese di scialpinismo. Si guadagna la bocchetta subito sulla sinistra del Cornetto dalla quale si apre alla vista la vedretta dello Scalino. Ci si porta allora sulla destra, continuando con prudenza in direzione sud-est. Affrontiamo il crepaccio terminale. Se le condizioni di innevamento sono buone, è chiuso e sicuro e lo si supera con relativa facilità. A questo punto, dismessi gli sci, si può percorrere la cresta per raggiungere la grande croce di vetta del pizzo Scalino (3.323 m). In particolare lungo la parte terminale della cresta sono raccomandati piccozza e ramponi, senza disdegnare la possibilità di legarsi in cordata, soprattutto nell’attraversare il ghiacciaio con il rischio di trovare crepacci aperti. L’alternativa per la salita può essere quella che porta al Cornetto non per la via più ripida, ma raggiungendo il passo di Campagneda (2.626 m) dal quale poi si sale a destra dopo una breve discesa lungo il ghiacciaio.
Sotto la piramide del Pizzo Scalino

Visita di Villa Cramer di Alserio

Visita del complesso ottocentesco di villa Cramer di Alserio (CO), i "luoghi" della famosa battaglia di Tassera.

Museo degli Strumenti Musicali

La musica e la storia, l’arte e l’ingegno umano.
Museo degli Strumenti Musicali - Castello Sforzesco - Milano - ph: Giulia Zappa

Villa Reale di Monza

Un patrimonio straordinario, una delle architetture neoclassiche più belle d’Italia. Scopri la Villa Reale di Monza.
Villa Reale, Monza - @inLombardia

Alla scoperta di Monte Isola

Sulle sponde del lago d’Iseo, molti piccoli borghi caratteristici si affacciano a godere dello spettacolo delle sue acque verdi.   Da Toline in giù incontri Marone e poi Sale Marasino, anticamente coltivata dai monaci, come testimoniano le molte cappelle presenti. Da vedere Villa Martinengo, eretta nel 1500, che fronteggia maestosa Montisola, l’isola lacustre più grande d’Italia. Per raggiungerla, prendi il traghetto: senza auto, puoi girarla in lungo e in largo con ristoro per sensi e corpo. Per non perdere l’orientamento, tieni d’occhio la Torre Martinengo, ben salda da secoli. Nel golfo del sole (“sinus solis”) Sensole, si staglia la Rocca Martinengo, voluta dagli Oldofredi nel XIV secolo.  
Alla scoperta di Monte Isola

Saletta Reale della Stazione

Il 17 agosto 1840 fu inaugurata la linea ferroviaria, seconda in Italia dopo la Napoli – Portici, che collegava Milano con Monza, sede della residenza estiva della corte asburgica. A corredo di questo breve ma importante tratto di ferrovia venne realizzata una stazione di gusto neoclassico, poi demolita in occasione della costruzione della nuova, più ampia stazione tuttora esistente (1882 – 1884).  Umberto I di Savoia, grande utilizzatore del treno per i suoi viaggi, fece realizzare la Saletta Reale, una sala di accoglienza per i regali viaggiatori e i loro ospiti. Interessante esempio del gusto eclettico allora imperante, la Saletta è decorata sulle pareti da eleganti motivi floreali e sul soffitto dal Genio dei Savoia, dipinto da Mosè Bianchi (1883 – 1884). Lo spazio ospita attività culturali.
Saletta Reale della Stazione

Eremo di San Valentino

http://www.gardalombardia.it/ImmaginiProdottiP/eremo-di-san-valentino_33_420x100...

PALAZZO TODESCHINI E IL PORTO VECCHIO

Siti d`interesse a Desenzano del Garda
http://www.gardalombardia.it/ImmaginiProdottiP/palazzo-todeschini-il-porto-vecch...

Torre del Guado

Unico avanzo di un antico castello, eretto in epoca comunale dai cremonesi per difendere il confine verso Lodi, la torre, a pianta quadrata e coronata da una merlatura, fu, nella primavera del 1525, per circa cinquanta giorni, la prigione del re di Francia Francesco I, catturato dagli spagnoli nella battaglia di Pavia.Nelle sale al piano terra si conservano lacerti di affreschi risalenti alle prime epoche del castello. La stanza  secondo piano, dove al secondo la tradizione avvenne il "soggiorno coatto" del re di Francia, ospita alcuni cimeli: una copia dell'armatura del re, una cassapanca e vari quadri alle pareti.

Il Museo della Seta

Nei pressi della stupenda Rocca sforzesca, nella cornice dell’ex Filanda a Soncino, ilMuseo della Seta, offre in visione ai visitatori, antichi strumenti per la produzione della seta, dall'approvvigionamento delle uova dei bachi fino alla trattura della seta. Il museo nasce da una collezione privata del suo Curatore, Enzo Corbani, iniziata oltre vent'anni fa e continuata ancor oggi. Recentemente il museo ha conosciuto un ampliamento,con l'apertura di una stanza dedicata alle ditte bacologiche o seme-bachi, cioè le aziende produttrici di uova: si tratta di una delle rarissime sale a ciò dedicate in tutta Italia. Vi troverete, altresì, filmati d'epoca sulla bachicoltura e manifesti in tema.                                                                                                                                                           Da Soncino Turismo

I percorsi segreti del Castello Sforzesco

Attraverso l'oscurità dei sotterranei oppure lungo i panoramici camminamenti di ronda, il Castello Sforzesco di Milano offre mille spunti per vivere una bellissima esperienza al di fuori dei percorsi tradizionali. Solo con guide autorizzate dalla Direzione del Castello, come me e le colleghe di Opera d'Arte, è possibile infatti addentrarsi nei cunicoli della rinascimentale "Strada coperta della Ghirlanda" oppure salire sulle torri più alte per godere di uno splendido panorama di tutta la città, oltre che del racconto delle più celebri imprese sforzesche.   I percorsi segreti uniscono arte, sotria, architettura e un pizzico di avventura, e sono indicati per i gruppi fino a 25 persone in giorno e ora da concordare in sede di prenotazione oppure, su calendario, per i visitatori individuali  
percorsi segreti castello sforzesco

Sentiero dei ricordi e delle fatiche

Così è stato "battezzato" in ricordo dei castionesi delle generazioni passate che quotidianamente percorrevano questo sentiero, quasi sempre con la gerla o il "campacc" carichi, che collegava le frazioni alte del paese con i terreni del fondovalle per lo svolgimento dei lavori agricoli.