- Arte e Cultura
ARIE SACRE E PROFANE FRA BAROCCO E CLASSICISMO
Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)
Sinfonia in Re maggiore
dall’oratorio Il Sedecia, re di Gerusalemme, R 158, Roma, 1706
Spiritoso – Adagio – Allegro
Io v’adoro, aria
dall’oratorio La Giuditta (II), R 147, Roma, 1697
Caldo sangue, aria
dall’oratorio Il Sedecia, re di Gerusalemme, R 158, Roma, 1706
Tu che desti, aria
dall’oratorio La Giuditta (II), R 147, Roma, 1697
Arcangelo Corelli (1653 – 1713)
Concerto grosso op. 6 n. 4
Adagio – Allegro – Adagio – Vivace – Allegro – Allegro
Alessandro Scarlatti
Caro sposo, aria
Non piangete il figlio ucciso, aria
L’innocenza peccando perdeste, aria
dall’oratorio Cain, overo il primo omicidio, R 164, Venezia, 1707
Arcangelo Corelli
Fuga vera con un soggetto solo in Re maggiore, op. posth. Anh. 15 (attrib.),
in Francesco Maria Veracini, Il Trionfo della pratica musicale,
Firenze, Biblioteca del Conservatorio, Ms. f/I/29
Alessandro Scarlatti
Fido amor, duetto
dalla serenata Amore e Virtù, ovvero il Trionfo della Virtù, R 120, Roma, 1706
Gli Animosi del Monteverdi, giovane ensemble nato nell’ambito del Conservatorio di Cremona, si cimenteranno tra virtuosismo e semplicità in un programma che esalta uno dei compositori più celebri del periodo barocco, Alessandro Scarlatti, nei 300 anni dalla sua scomparsa.