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Sulle tracce della storia

Un tuffo nella storia e una preziosa testimonianza del passato italiano
Sulle tracce della storia

Alla scoperta della Valcuvia

Una coperta di monti che si aprono sul Lago Maggiore. Scopri l’itinerario verso la Valcuvia, in provincia di Varese
Valcuvia

Da Laveno a Luino

Un facile itinerario che dal lago ritorna al lago percorrendo le prealpine Valcuvia e Valtravaglia.
Da Laveno a Luino

San Simone in MTB

Itinerario di grande interesse per l’ambiente di alta montagna in cui corre. Permette di visitare luoghi conosciuti, solitari, selvaggi e poco frequentati, specialmente su due ruote. Adatto a esperti. Un itinerario che dal paese di Valleve conduce fin sul passo di Tartano, transitando per la assai panoramica conca di San Simone. Il tracciato è vario, partendo con una ripida strada asfaltata, passando a una tranquilla e pedalabile carrabile sterrata e finendo infine su sentieri dove solo i più abili riusciranno a rimanere in sella!Dal parcheggio vicino alla chiesa di Valleve si inizia subito in salita, passando per il paese di Cambrembo e arrivando alla partenza degli impianti di San Simone, da dove si abbandona la striscia d’asfalto per iniziare ad assaporare un po’ di fuoristrada. L’inizio è però tranquillo, su pendenze modeste, una larga carreggiata e un ancor più ampio panorama su tutte le montagne della conca, dal monte Cavallo alla cima di Lemma.Il tratto finale del sentiero per arrivare al passo Tartano diviene invece assai tecnico, costringendo i più a scendere di sella per alcuni tratti. L’arrivo però ripagherà di tutti gli sforzi: alla bellezza della natura d’alta quota s’unisce il fascino della storia, con i ben conservati resti delle trincee della Linea Cadorna, scavate durante la Prima Guerra Mondiale. Ma ovviamente il divertimento migliore resta la discesa! Dopo un primo pezzo sulla carrabile militare, le cose si fanno più tecniche e difficili imboccando una traccia lungo la dorsale erbosa. Il sentiero scende sfiorando vecchie recinzioni di sassi e scavalcando ruscelli, alternando difficoltà e pezzi più rilassanti. E tutto, tranne per brevi tratti, rimando su sentieri e carrabili, evitando il più possibile le strade asfaltate. Buona pedalata e buon divertimento!    
San Simone in MTB

Val Madre

Fusine

Villa Carlotta

Villa Carlotta si trova a Tremezzina, in provincia di Como. La villa è ricca di numerosissimi capolavori d’arte, oggi esposti all'interno

Giro dei laghi di Foppolo

Raggiunta Foppolo, in Alta Valle Brembana, si parcheggia alla frazione di Rovera, dove una volta partiva l’impianto sciistico del Monte Toro a 1.660 m.   Fra i paravalanghe si stacca in salita la gippabile per il Passo Dordona e Montebello (sentiero CAI 204), e su questa ci si avvia.Dopo alcuni tornanti, in 30 minuti, si è al bivio con l’indicazione Rifugio Terre Rosse e insegna CAI per Montebello.Si lascia la stradetta per questo sentiero e si raggiunge l’omonimo rifugio (2.081 m, 1 h 15’ dalla partenza). Poco sopra il rifugio, un’altra indicazione (CAI 203) ci indica Lago delle Trote raggiungibile in 15 minuti circa. Superatolo, si prosegue sul sentiero 203, dove si incrocia una baitella e qui si devia a destra per seguire il sentiero CAI 204 A che sale verso i Laghetti della Foppa e il Passo di Valcervia. Pochi tornanti e si è sulla balza fiorita che porta a questa serie di invasi.Si prosegue, fra rododendri, genziane e vegetazione palustre di varie specie. Questo paradiso ora lascia il posto al ripido tratto che porta a un intaglio e a un colle dove, all’improvviso, si spalanca la veduta sul Lago Moro. In discesa si raggiunge il Passo di Valcervia (2.319 m, 3 h dalla partenza), dove si individuano le opere di difesa della linea Cadorna.Ammirata la catena dei monti Valtellinesi e il vicino Corno stella, ci si abbassa sul Lago Moro e, nei pressi del suo emissario, ci si cala verso Montebello, calcando la comoda stradetta costruita per captare l’acqua necessaria alla formazione della neve artificiale.Raggiunto e superato il Rifugio Montebello si prosegue la discesa restando sulla traccia carrabile che porta al Passo della Croce (1.953 m, 45’ dal Lago Moro). Ora, sul sentiero CAI 205 si divella verso l’arrivo della seggiovia della IV Baita dove, sul fianco dell’impianto, un cartello indica Sentiero Passo Dordona. Lo si segue fino alla stradetta percorsa all’andata e, ancora in discesa, si raggiunge il parcheggio di Via Rovera, dove ha avuto inizio l'escursione.
Giro dei laghi di Foppolo

Passeggiata per tutti sul «Balcone d'Italia»

Escursione in Val d'Intelvi
Passeggiata per tutti sul «Balcone d'Italia»

Tour in E-bike dei Panorami Magici di Menaggio

La nostra destinazione di oggi e` la` dove ognuno sogna di andare quando dal traghetto butta lo sguardo sulle alte scogliere del lago. Alla fine del tour potrai dire di aver trovato la via per arrivarci! Partenza da Cardano.

Giro delle frazioni di Menaggio

Passeggiata circolare che collega Menaggio con le sue tre frazioni Croce, Loveno e Nobiallo.
Menaggio

Alle falde del Monte Valletto

Per la strada della Val Brembana si supera Cusio, imboccando la salita verso i Piani dell’Avaro . A circa tre quarti della salita, presso la “Curva degli sciocc”, si parcheggia. Il tracciato si presenta come una gradinata (CAI 108). Si parte e, vinti i gradini, si entra nel bosco: il sentiero si spiana e, con direzione NO, supera una valletta con acqua e giunge ai pascoli di Casera Valletto dirimpetto al Pizzo di Giacomo. Si prosegue in salita lungo la traccia nella prateria ritrovandosi in breve al raccordo con la mulattiera che sale da Ornica (vedi cartello segnalatore CAI 107). Superata la sorgente San Carlo, ci si inoltra nella Valle di Salmurano, pervenendo ai pascoli dove si nota il rudere della baita del Piano.Si prosegue lungo il tracciato che si snoda nell’ampia conca per giungere al bivio fra l’antica mulattiera che porta al Passo di Salmurano e il sentiero verso il rifugio Benigni. Si va a destra verso il Passo di Salmurano, dove si apre la finestra sulla Valle del Pescegallo, su Gerola e sulla barriera delle Alpi Retiche, con i suoi giganti di granito e ghiaccio (2.017 m, 1h 40’ dalla partenza).Si riprende a destra camminando a fianco delle trincee della linea Cadorna. Superato il traliccio dell’alta tensione, si continua a mezza costa e si raggiunge un ampio costone che discende per ripido pascolo. Terminata la discesa, si prosegue in piano e s’incontra la baita Alta (1.197 m).Ora bisogna recuperare una cinquantina di metri di dislivello per raggiungere la sella erbosa posta fra il Monte Triomen a sinistra e il Monte Avaro a destra. Noi puntiamo su quest’ultimo piegando a destra. Bastano una decina di minuti e si è in vetta. Goduta la panoramica pausa, si ritorna alla sella e si piega a destra, seguendo il CAI 101.Dopo 20 minuti si giunge al bivio con il CAI 109 che scende ai Piani. Lo si impegna e si giunge dopo un’ora al laghetto, dove si trova l’albergo Rifugio Monte Avaro a 1.650 metri. Si riparte seguendo la strada che scende verso Cusio, affianca la casina in legno con il campanile finlandese e in circa 2 chilometri di discesa, porta alla località Sciocc, punto di partenza. Per ulteriori dettagli: CAI Alta Val Brembana - tel. 0345 82244
Alle falde del Monte Valletto

Lago di Como, 3 mete imperdibili

Tre mete imperdibili. Menaggio, Bellagio, Cernobbio. I rifugi, le terrazze e le ville. Un itinerario sul Lago di Como