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Il parco delle Orobie

Un parco naturale ancora tutto da scoprire attraverso lunghi trekking o in sella a una mountain bike
Il parco delle Orobie

Bike Tour tra Lago e Montagna

Itinerario cicloturistico intorno al Lago di Como
tour bici lago como 12

Salita al Galbiga in MTB

Preparatevi ad un percorso mozzafiato
Salita al Galbiga in MTB

Passo di Dordona

Con questo itinerario ad anello il camminatore può vivere grandi emozioni, al confine della Val Brembana in provincia di Bergamo e la Valle Madre in provincia di Sondrio.  L'ampio Passo di Dordona, è un punto molto panoramico, da cui si può ammirare buona parte della Valtellina, il percorso è inoltre ricco di specchi d'acqua, prati e roccia.L'automobile va lasciata in uno dei parcheggi di Foppolo, nota località sciistica dell’alta Valle Brembana, il punto di partenza è Via Cortivo a 1.650 m, nella parte alta del paese, dove si deve imboccare il sentiero 202 in direzione del Passo Dordona. Si prende quota nel bosco di larici e abeti, con il paese che si fa via via più piccolo alle spalle, si cammina sul lato orografico destro della vallata, si arriva al pianoro della Baita Cornellini, si attraversa il torrente su un ponticello di legno e si prosegue rimontando il ripido versante opposto. In poco meno di un’ora si arriva sugli ampi pascoli del Passo di Dordona a 2.063 m.Qui è bene soffermarci ad ammirare quel che resta dei manufatti militari della Linea Cadorna, risalenti al Primo conflitto mondiale. La Valtellina, con le sue montagne, si mostra in tutta la sua bellezza. Si intravede il Rifugio Dordona e lo si raggiunge, seguendo il segnavia 201/A, sulla comoda strada sterrata, molto frequentata dai biker, che scende in val Madre. Dopo una meritata sosta ristoratrice risaliamo a prendere il sentiero 201/A, incamminandosi in direzione dei laghetti di Porcile. Tra roccette e prati si giunge alla Bocchetta dei Lupi, si continua abbassandoci nella valle omonima e già si vede dall’alto il più grande dei laghetti.Lo si raggiunge proseguendo, sul versante opposto, in ripida discesa e si arriva all’innesto con il sentiero 201 proveniente dal Passo di Tartano. Una breve deviazione di 5 minuti permette di apprezzare anche il più piccolo dei Laghetti di Porcile, si torna sui propri passi e, seguendo il sentiero 201, ci si dirige per un ripido e roccioso tracciato al Passo di Porcile, non senza aver prima costeggiato il terzo laghetto. Si rientra in territorio bergamasco perdendo quota e passando dal pianoro della Baita delle Cadelle e poi lungo tornanti rocciosi caratterizzati da una pendenza che richiede qualche attenzione. L'escursione si conclude attraversando un fitto bosco di abeti e larici. Immagine di copertina: @DimitriSalvi
Passo di Dordona

Val d’Intelvi un paradiso naturale tra il Lago di Como e di Lugano

Relax in armonia con la natura ma anche svago, sport e divertimento, tutto questo è la Val d'Intelvi!
Ramponio - Val d'Intelvi

Tour del monte Legnoncino

Itinerari in Mountain Bike intorno al Lago di Como
bici tramonto cicloturismo

Da Pigra al rifugio Venini a Tremezzo

L’itinerario prevede una parte di percorso in montagna in mtb tra batterie e trincee e una parte a ridosso del lago Lario dove è possibili visitare antiche chiese e ville di delizia. Da non perdere l’isola Comacina e l’Hospitalis di Santa Maria Maddalena.Il percorso circolare parte e arriva dalla funivia per Pigra. Da qui seguiamo la strada asfaltata che porta all'alpe di Colonno. L'itinerario prosegue verso i monti Galbiga e Crocione. Passiamo dei saliscendi per arrivare, poi, all'alpe di Lenno e dopo al rifugio Venini, dalla cui terrazza si vede il lago. Il percorso continua verso il monte di Tremezzo da dove inizia la parte di percorso in discesa. Passeremo dunque lungo tutta la costa, poi troveremo i tornanti che si alternano al bosco, sino alle gallerie scavate nella roccia. Il ritorno avviene su strada statale, quindi, si deve prestare molta attenzione al traffico. ITINERARIODistanza: 45 kmDifficoltà: altaFondo stradale: asfalto, sterrato con alcuni punti espostiDislivello: 1853 m, -2472 m ( Pendenza max: 25.5%, -32.9% Pendio medio: 7.0%, -9.1%) Adatto a: utenti ben allenatiTipologia di bicicletta consigliata: MTBDurata media: 5 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE Il Tremezzo e la Linea Cadorna  “Linea di difesa alla frontiera del Nord” é un sistema di fortificazioni costruito in previsione della prima guerra e voluto dal generale Cadorna, per evitare che, in caso di attacco, i nemici potessero raggiungere Milano e la pianura padana.Geolocalizzazione su mappa: 46.01109, 9.15478 Villa Carlotta a TremezzoLa villa, prospiciente il lago, risale alla fine del seicento ed è considerata uno dei migliori esempi di architettura barocca sul lago di Como. All’interno del complesso è possibile visitare il museo dove sono esposte opere di Canova e il meraviglioso giardino botanico.Info utili: www.villacarlotta.itGeolocalizzazione su mappa: 45.98579, 9.23077 Isola ComacinaOppidum militare in epoca romana e altomedievale, rasa al suolo ad opera dei comaschi e dal Barbarossa, oggi sono presenti sull’isola una serie di edifici tra i quali la chiesa di San  Giovanni Battista e le case per residenza di artisti in stile razionalista. Info utili: www.isola-comacina.it Geolocalizzazione su mappa: https: 45.96585, 9.17727 Hospitalis di Santa Maria Maddalena ad OsuccioIl complesso fu realizzato per l’accoglienza e la cura dei pellegrini tra il XII sec. e il secolo successivo e comprende l’edificio specialistico, la chiesa, il campanile, il palazzo del municipio.  Info utili: Antiquarium, Telefono: 034456369Sito: www.isola-comacina.it     Geolocalizzazione su mappa: 45.96748, 9.18082 Campanile dell’oratorio di Santa Maria Maddalena ad OsuccioIl campanile è datato tra la fine del XII secolo e l’inizio del XV ed è costituito da una pianta quadrata e da una cella campanaria decorata con archetti pensili e bassorilievi figurati.Info utili: Antiquarium, Telefono: 034456369Sito: www.isola-comacina.it    Geolocalizzazione su mappa: 45.96758, 9.18111 Chiesa di San Giacomo a Spuranola chiesa romanica fu edificata tra la fine del XI sec. e l’inizio del secolo successivo. Ha pianta longitudinale a navata unica con abside semicircolare ed è caratterizzata da un campanile a vela a due fornici.Info utili: https://acisolacomacina.it/tremezzina/il-romanico/chiesa-san-giacomo/Geolocalizzazione su mappa: 45.9685, 9.17405 Villa del Balbiano ad OssuccioUn meraviglioso edificio dalle linee sobrie che si affaccia direttamente sul lago di Como. L’interno è abbellito da scenografici affreschi barocchi e l’esterno da un giardino lussureggiante, tipico delle “ville di delizia”. Info utili: La villa non è visitabileGeolocalizzazione su mappa: 45.96791, 9.186 Villa del Balbianello a TremezzinaLa villa venne costruita su un preesistente monastero francescano dal cardinale Durini verso la fine del ‘700 per i suoi ritiri di delizia. Qui furono girate alcune scene di celebri saghe, come Star Wars e 007.Info utili: https://www.fondoambiente.it/luoghi/villa-del-balbianelloGeolocalizzazione su mappa: 45.97, 9.19719 Parco Comunale Teresio Olivelli a TremezzoIl Parco, dedicato al partigiano Olivelli medaglia d’oro al valor militare e medaglia d’oro della Resistenza, fu realizzato negli anni ’20 del ‘900 dall’architetto Lingeri. Da vedere la monumentale scalinata e la fontana centrale.Info utili: http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/516Geolocalizzazione su mappa: 45.98169, 9.22016 Villa Sola Cabiati a TremezzoLa villa edificata nel XVI secolo e modificata in stile neoclassico nel ‘700 è dotata di un corpo centrale e due eleganti ali laterali, un monumentale scalone e saloni affrescati da Francesco Conegliani, allievo del Tiepolo. Oggi è un hotel.Geolocalizzazione su mappa: 45.98218, 9.21484 Villa PessinaLa villa realizzata in stile eclettico neomedievale è caratterizzata da una massiccia torre e da una particolarissima cancellata. Fu definita un plagio di Villa Gaeta ad Acquiseria poiché molto simili tra loro.Info utili: La villa non è visistabileGeolocalizzazione su mappa: 45.98118, 9.21215
Da Pigra al rifugio Venini a Tremezzo

A passeggio tra hotel e ville con meta Capanna Cao

Percorrendo questo itinerario si possono scoprire molte meraviglie inaspettate utilizzando mezzi di trasporto pubblico quali il treno e la funicolare, oltre alle proprie gambe naturalmente. Si lascia così a casa lo stress e ci si lascia abbracciare da panorami mozzafiato e luoghi pieni di storia. La stazione ferroviaria di Como Lago (205 m) di Trenord è raggiungibile con le linee da Milano Cadorna e da Saronno (Varese). In pochi minuti siamo alla funicolare Como-Brunate dell’Azienda tranviaria milanese che permette di salire ai 710 metri della località che domina il capoluogo. Brunate è raggiungibile in auto, su strada tortuosa e con pochi parcheggi. Da non perdere la piazzetta antistante la stazione di arrivo della funicolare, con lo storico Hotel Milano in fase di ristrutturazione. Basta guardarsi intorno e balzano agli occhi le ville in stile Eclettico e Liberty che hanno segnato un’epoca. Pochi passi nella vicina Via Roma permettono di raggiungere, oltre a stupendi belvedere, la famosa fontana Campari, una delle tre rimaste delle 12 costruite negli anni Trenta dalla storica ditta produttrice di apertivi. A pochi metri c’è la villa Giuliani, costruita nel 1910 nella seconda stagione del Liberty italiano. Risalendo verso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo, che contiene affreschi seicenteschi di Giampaolo Recchi, si scorge Villa Duca Rosasco Veronelli. Un percorso pedonale collega Via Roma con Via del Pissarottino, passeggiata storica dei villeggianti. La via dà accesso a Villa Marinoni Schimidlin, a Villa Baldi-Scolari e a numerose altre ville in stile Liberty o Eclettico. È ora di imboccare la mulattiera per San Maurizio che, sfiorando ville, locande e alberghi costruiti nell’epoca d’oro di Brunate, permette di raggiungere la bella piazza con la chiesa di San Maurizio e salire allo straordinario belvedere del Faro voltiano con il vicino Parco Marenghi. Si imbocca via alle Colme che porta alla Capanna Cao-Club alpino operaio (955 m) sorta nel 1922. Proseguendo sul sentiero si arriva alla dorsale che dal Pizzo Tre Termini, passando per le cime dei Monti Boletto, Bollettone e Palanzone, conduce al Monte San Primo. Poco dopo la Capanna Carla parte il sentiero che porta a Monte Piatto e da vedere c’è la pietra pendula, a Piazzaga e, infine, sul Lago a Torno attraversando la zona dei massi avelli. - Ph: Matteo Zanga
A passeggio tra hotel e ville con meta Capanna Cao

Lago di Lugano Piccolo mondo antico

I paesaggi dei libri di Fogazzaro, ma anche i fossili di Monte San Giorgio e le fortificazioni della Grande guerra. I luoghi segreti del Ceresio
Lago di Lugano Piccolo mondo antico

Ammirando ampi panorami, su strade militari

Questo facile itinerario porta alla scoperta di strade militari e resti di fortificazioni regalando punti d’osservazione assai ricchi piuttosto che reperti bellici.   Nelle giornate di cielo terso dalla cima della Punta di Mezzo l’osservatore può scorgere un panorama che va dal Sasso del Ferro a Laveno, sul Lago Maggiore, fino a Luino con il Limidario e il Gambarogno, la Valcuvia e Valtravaglia fino al Monte Generoso in Svizzera. La partenza è da Campo dei Fiori, un massiccio montuoso che si trova nella sezione delle Prealpi Luganesi, a nord della città di Varese dove è possibile lasciare la propria automobile nello spiazzo davanti all'Osteria Irma, oppure facendo un paio di tornanti in più, all’inizio della strada privata che porta al piazzale del Belvedere e quindi all' Osservatorio Astronomico GV Schiaparelli. Il sentiero da imboccare è sulla destra ed è segnalato con il numero 1, si procede fino a raggiungere l’intersezione che si dirama sulla destra e sale nel bosco fino a Punta di Mezzo. Si raggiunge così una radura dove a sinistra si trova un punto panoramico e un ampio prato rivolto a sud verso il lago di Varese. A destra invece il sentiero continua ripido e sale fino alla cima della Punta di Mezzo (1227 m), la cima più alta del comprensorio del Campo dei Fiori.Si scende qualche metro indietro rispetto al cartello nelle immediate vicinanze della cima e si imbocca a sinistra il sentiero che percorre la cresta del Campo dei Fiori.Più avanti si giunge ad un cartello che indica a sinistra il Sentiero 1, lo si segue di nuovo, iniziando così una ripida discesa nel bosco che conduce in località Merigetto, tra la punta dallo stesso nome e la Punta di Mezzo. Ci si ritrova quindi sull'ampia strada militare che arriva dal Belvedere (inizio dell’itinerario) che è possibile seguire al posto del tracciato appena percorso se si preferisce una camminata più tranquilla. La vista sui laghi di Varese, Comabbio, Monate e Maggiore accompagna il camminatore fino alla fine. Seguendo ancora la strada militare per una ventina di minuti, giunti nei pressi di un bivio, si hanno due possibilità: si imbocca il sentiero direttissimo che taglia i tornanti della strada militare e giunge rapidamente in cima al cosiddetto Forte di Orino, oppure si prosegue sul sentiero principale.Arrivati in cima, ci si trova di fronte ad un ampio prato tra i resti delle fortificazioni del Forte di Orino appartenente alla “Linea Cadorna”, tratti di muro di pietra che spuntano tra l’erba alta e l’edera, con incavi al suo interno, con lo scopo di alloggiare le armi, da qui il panorama si apre ancor di più e si scorgono le Prealpi Luganesi, le Alpi Piemontesi e Centrali ed il Verbano, nonché la Pianura Padana Occidentale ed i laghi Varesini. Dopo una sosta per ammirare il paesaggio, si ridiscende sulla strada militare, seguendola a ritroso per circa un’ora tra panorami aperti e boschi fino al piazzale del Belvedere.
Ammirando ampi panorami, su strade militari

Sentieri tematici

Da Aprica è possibile raggiungere diversi sentieri tematici. Ognuno con delle caratteristche proprie e rinnomate, rappresentano delle eccellenze naturalistiche impareggiabili. Il connubio fra la cura del territorio e la memoria storica e culturale, dà vita ad esperienze da vivere con tutta la famiglia o da soli, a contatto con se stessi… Sentiero storico-militare “Monte della Croce” Il facile sentiero, adatto a tutti, che parte dalla piazzola antistante il ristoro “Quercia Antica” in Pian di Gembro è un percorso risalente alla Prima Guerra Mondiale, corredato da chiari pannelli descrittivi. Faceva parte della Linea Cadorna, per la difesa dei confini nazionali, nell’eventualità di un attacco austriaco. Sono conservate delle gallerie per il ricovero di munizioni ed una di puntamento rivolta verso Tirano. Dal punto di vista naturalistico, le specie vegetali prevalenti sono l’abete, il pino silvestre, il larice, la betulla e, nel sottobosco, il mirtillo nero. Al termine del percorso, si può ammirare la torbiera da un belvedere. Sentiero religioso “Beato P.G. Frassati” È grazie al Club Alpino Italiano che ha abbracciato l’iniziativa denominata “I sentieri Frassati d’Italia” al fine di realizzare in ogni regione italiana un sentiero dedicato al celebre alpinista che Aprica insieme a Corteno Golgi vantano il privilegio di possedere quello della Lombardia. Dal borgo di Sant’Antonio sale a Savrone, lungo un antico sentiero, conduce a Premalt, per poi arrivare al disco orografico (2000m), nei pressi dello Zappello dell’Asino, magnifico punto panoramico sulla Valtellina e su parte della Valle Camonica, giungendo infine alla cappella dedicata a S. Carlo, edificata a lato del Rifugio CAI Valtellina (1900m). Sentiero naturalistico “Il legno è vita” Dalla Malga Magnolta al Rifugio CAI Valtellina il sentiero 341 è stato denominato Sentiero tematico “Il legno è vita” e lungo il suo percorso sono state posizionate diverse bacheche con pannelli descrittivi che illustrano l’importanza del legno e tantissime curiosità sulle sue funzioni. Inaugurato nell’agosto del 2004 il sentiero nel 2016 è stato adottato dai bambini della scuola primaria di Aprica per il progetto “la Scuola adotta un monumento”. Il sentiero è molto comodo e di facile percorribilità senza grandi dislivelli, nella parte centrale si possono ammirare dei bellissimi panorami sulle Alpi Retiche. Sentiero storico “Premio Nobel C. Golgi” È un percorso facile, immerso per lo più nel bosco che si sviluppa tra Aprica e Corteno Golgi. È dedicato a Camillo Golgi, insigne ricercatore che ricevette nel 1906 il premio Nobel per la Medicina e Chirurgia, primo Nobel italian. Originario di Corteno (località denominata in suo onore Corteno Golgi) e poi, per decenni fu ospite ad Aprica durante le vacanze estive. Lungo il percorso sono stati dislocati numerosi pannelli descrittivi riguardanti la storia biografico-scientifica del luminare e le peculiarità storico-ambientali del luogo. Cammin facendo è possibile ammirare un bell’esempio di segheria alla veneziana e nelle immediate vicinanze, la chiesetta di S. Martino Franco (XI sec.), posta su di un’altura.
panorama

Forte Montecchio Nord, la macchina del tempo

Torna indietro di cent'anni e mettiti nei panni di un soldato della Prima Guerra Mondiale fermo ad aspettare l'attacco austro-ungarico