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Al Rifugio Prabello, lungo la frontiera

La salita parte dalla Località Pian delle Alpi, comune di Cerano Intelvi, che si trova sulla strada provinciale che porta al paesino di Erbonne (Centro Valle Intelvi). Una stradina sterrata ci introduce dal pascolo erboso a un fiabesco bosco di faggi; percorrendo i primi 500 m incrociamo la strada mulattiera militare che conduceva alle postazione della linea Cadorna. A quota 1150 m troviamo una deviazione, prendiamo a destra e poco dopo un camminamento con vista panoramica sul Pian delle Alpi arriviamo al Rifugio. Il rientro lo si effettua proseguendo sul sentiero che porta alla Località Bonello, attraverso una pineta sul crinale di confine con la Svizzera e, successivamente, un bosco secolare di faggi, fino all'incrocio con la strada di confine sterrata in disuso che scende di nuovo al Piani delle Alpi. - Ph: Margherita Pelizzari
Al Rifugio Prabello, lungo la frontiera

Forte Montecchio Nord

L’ultima fortezza della Prima Guerra Mondiale
Forte Montecchio Nord

Mountain Bike Spina Verde (MTB o E-Bike)

Immergiti nella natura e nella storia del parco naturale di Como

Monte Sette Termini

La montagna deve la propria denominazione alla presenza, in passato, di sette macigni che segnavano i limiti delle aree spettanti a sette comunità dell'Alto Varesotto: Cugliate, Fabiasco, Arbizzo, Viconago, Montegrino, Bosco e Cremenaga. Le pietre che segnavano i confini ("termini") si trovavano nel Piano della Nave e delimitavano le aree su cui ogni comunità esercitava il diritto di pascolo e di sfruttamento del legname. E' raggiungibile dal paese prendendo la S.P. 23, che conduce appunto alla sommità del monte; una salita più agevole è possibile dal vicino centro di Cugliate-Fabiasco. Un motivo di interesse è la presenza del complesso delle fortificazioni facenti parte della linea Cadorna, costruita durante la Prima Guerra Mondiale. Estremamente piacevoli e rilassanti sono le escursioni con partenza dal paese, possibili grazie alla strada militare, ora in gran parte asfaltata e chiamata Via Cadorna, e ai Sentieri degli Alpini, tutti segnalati; da ricordare anche il Percorso Vita, che si snoda nel verde dei boschi. A breve distanza dal paese si trova il laghetto, del quale offriamo due fotografie scattate in stagioni diverse, un piccolo specchio d'acqua che ospita germani e diverse specie di fiori acquatici, tra le quali le ninfee. Particolarmente interessante, in prossimità del laghetto, è la presenza delle incisioni rupestri del masso-altare, risalenti all'ultima età del ferro.

La Crocetta

Le trincee della Linea Cadorna
Vista dalla Crocetta

Il Lago Maggiore

In bicicletta da Laveno a Luino

I fossili Unesco tra Italia e Svizzera

Dal lungolago della caratteristica cittadina di Porto Ceresio, passando per la nuova ciclabile e attraverso strade sterrate, si inizierà a salire transitando per i siti fossiliferi più importanti dell’area Unesco M.te San Giorgio. Dopo alcuni passaggi attraverso le trincee e soste in punti panoramici spettacolari si procederà alla volta del Sasso Caldo, luogo di ritrovamento del Besanosaurus, uno dei fossili più importanti al mondo.Attraverso il confine storico tra Italia e Svizzera si scenderà in territorio elvetico fino a Meride, bellissimo paese incontaminato e sede del museo dei fossili ristrutturato e ampliato nel 2012 dall’architetto Mario Botta.Il rientro sarà effettuato attraverso il sentiero didattico che ci riporterà in zona Cà del Monte e a Besano dove potremo visitare il museo del versante italiano. Punti di interesse: Siti fossiliferi miniere di piombo e argento museo dei fossili di Meride e Besano trincee della linea Cadorna BICICLETTA CONSIGLIATA: E-bike, MTB, full

Lanzo e la Sighignola

Come raggiungere quello che è conosciuto come il "Balcone d'Italia"
Lanzo e la Sighignola

Sui luoghi della Prima Guerra Mondiale

Questo itinerario è interessante, sia da un punto di vista naturalistico e paesaggistico, sia da un punto di vista storico, per le notevoli testimonianze risalenti alla Prima Guerra Mondiale.   L’itinerario inizia a Viggiù, in provincia di Varese, dove si può lasciare la propria automobile all’inizio della mulattiera “Sentiero degli Alpini”, dopo una cappella votiva per poi proseguire a piedi, sempre su strada asfaltata, ma vietata alle auto, per un paio di tornanti; questa strada porta ad un sentiero che devia a destra e sale nel bosco. Si procede per alcuni tornanti, circondati da alberi, fino a scorgere un piccolo sentierino che porta al primo belvedere sul Porto Ceresio e il suo lago. Ritornando, sui propri passi, fino al sentiero principale, si continua a percorrerlo fino ad incrociare nuovamente la strada asfaltata. Qui è possibile procedere a sinistra sulla strada per arrivare alle grandi antenne e alla cima del Monte Orsa, oppure scendere dalla strada asfaltata (consigliata al ritorno) o procedendo per una strada che porta alla cannoniera principale sotto il Monte Orsa. Prendendo per la cima del monte e prima di arrivare alle grandi antenne si vede un primo cancello in ferro che permette di entrare in una delle gallerie scavate a difesa del monte, è possibile visitarla in sicurezza ma serve una torcia.Uscendo dalla galleria, dopo aver salito un facile tratto su rocce, si può ammirare la croce di ferro del Monte Orsa e la magnifica vista sul Ceresio, il ponte di Melide e Lugano. Dopo una pausa, per ammirare il panorama, si continua a destra della croce, il sentiero qui è un po’ nascosto dalla vegetazione che si dirada però velocemente in discesa, vicino alla cresta del monte, fino ad arrivare ad un punto dove si costeggia la strada Cadorna.Ripercorrendo a ritroso questo tratto si possono esplorare le postazioni di artiglieria sotterranee (una attrezzata con un grande cannone da campagna 105/22 modello 14/61 ridotto da obice da campagna austroungarico) oppure è possibile proseguire lungo il sentiero, che conduce alle trincee della Linea Cadorna. Qui un dedalo di gallerie sotterranee e scalette portano in alto dove si può ammirare il panorama sul Ceresio, oppure a piccole fessure create per le mitragliatrici, nascoste al nemico nella vegetazione ben tenuta.Si procede poi verso la parte delle trincee che portano al Monte Pravello con un susseguirsi di scorci e una salita in trincea che alterna sentiero a scalette sempre ben tenute, seguendo le indicazioni bianche e rosse sulle rocce, oppure la ben più larga strada Cadorna all’interno del bosco con la chiara cartellonistica. Arrivati in cima al Monte Pravello si scorge la croce di sasso e la guardiola in cemento posta a controllo del confine con la Svizzera, appena dopo un cartello rosso in metallo. Da qui, ancora una volta, si apre il panorama sul Ceresio, sul Canton Ticino col ponte di Melide, il Monte San Giorgio (UNESCO) e Lugano più a destra.Scendendo da dove si è arrivati, appena sotto la cima del Pravello, è possibile scegliere di scendere seguendo la strada Cadorna sterrata, ampia e con bassa pendenza fino a raggiungere il Rifugio Monte Pravello.Si prosegue incrociando nuovamente la strada asfaltata e questa volta la si segue in discesa incontrando sul percorso altre gallerie tutte da esplorare e ad un tornante, la deviazione per l’interessante “cava La Brusata”, recuperata dall’associazione “Amici del Monte Orsa”. Da queste cave si estraeva fin dal 1400 la “pietra grigia” che è andata ad ornare i più importanti monumenti italiani e del mondo, tra cui alcune colonne del Duomo di Milano, della Mole Antonelliana a Torino e della Cattedrale di Lugano.I massi estratti venivano portati ai laboratori nel sottostante paese di Saltrio su carri appositamente costruiti trascinati da buoi e qui trasformati dalle abili mani di artisti della pietra in colonne, capitelli, acquasantiere, altari e portali.Ritornando alla strada asfaltata si prosegue godendosi i panorami che si aprono verso i paesi di Saltrio, Viggiù e Cantello, fino a ritornare al parcheggio a lato strada dove abbiamo lasciato l’automobile. Ci vogliono un'ora per salire e scendere dal Monte Orsa, 20 minuti per passare dall’Orsa al Pravello, e va dedicato, il resto del tempo disponibile, per esplorare la Linea Cadorna con le sue gallerie e cannoniere.
Sui luoghi della Prima Guerra Mondiale

Escursioni sul Monte Legnone

Sentieri e passeggiate per ogni livello sul Lago di Como
monte legnone

Sulla neve al Rifugio Prabello

In vetta con la neve
Sulla neve al Rifugio Prabello

Cassano Valcuvia

Un territorio immerso tra la natura e la storia