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Tour in A35 Brebemi: Covo

Covo è un comune situato nella provincia di Bergamo che fin dall'epoca romana collegava Milano a Brescia attraverso Cassano d'Adda. Questa zona è famosa per il suo patrimonio artistico e culturale, essendo stata abitata sin dalla preistoria come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti in loco. In particolare, sono stati trovati importanti resti risalenti all'epoca romana.
Tour in A35 Brebemi: Covo

L’Ippocastano di Edolo

Un notevole esemplare d’Ippocastano affianca l’altissimo campanile della Pieve di Edolo.

Porto Ceresio

Un pittoresco borgo circondato dalle acque del lago e dal verde dei colli

Cremona: le città murate

In visita fra castelli e cittadelle fortificate in provincia di Cremona. Bellezze artistiche e curiosità storiche

Sarnico

Il centro storico di Sarnico, noto con il nome di Contrada, conserva tuttora una struttura medioevale a semicerchio
@dimitrisalvi

Arcumeggia

Il paese dalle case dipinte

Romagnese

Romagnese si presenta con le caratteristiche del borgo medievale anche se la sua origine è molto più antica essendo attestati ritrovamenti di origine romana. Molta della sua fortuna è dovuta all'ascesa del casato dei Dal Verme. Il casato dei Dal Verme governò questi territori e fece erigere il trecentesco Castello. Oggi, a testimonianza dell’antico splendore, sono rimasti due edifici che un tempo facevano parte del castello: la torre, e una costruzione in arenaria, con un bel portale ottocentesco. Nel comune di Romagnese, a 950 metri di altitudine, sulle pendici del Monte Pietra di Corvo, suggestivo affioramento di scura roccia vulcanica, si può visitare il Giardino Botanico di Pietra Corva. Si tratta di un Giardino nato per la conservazione e l'adattamento di piante montane originarie non solo delle Alpi ma anche di altri sistemi montuosi quali l'Himalaya e le Ande e che, grazie al particolare microclima della località si sono ambientate perfettamente. Una piccola parte della Riserva Naturalistica del Monte Alpe (Rete Natura 2000) si trova nel Comune di Romagnese, confinante con i Comuni di Menconico e Varzi ed è gestita da ERSAF - Regione Lombardia. Il casato dei Dal Verme governò questi territori e fece erigere il trecentesco castello. Oggi, a testimonianza dell'antico splendore, sono rimasti due edifici che un tempo facevano parte del castello: la torre, sede degli uffici comunali, e una costruzione arenaria, con un bel portale ottocentesco. Nella torre del castello di Romagnese si trova il  Museo dell'Appennino Lombardo delle quattro province. L'idea alla base della creazione di questo museo è ritrovare e conservare le tradizioni: vi si conservano utensili, arnesi, attrezzi e macchinari usati un tempo nel mondo agricolo e artigianale del territorio. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Lorenzo e presenta una tela attribuita a Palma il Giovane e un peculiare altare ligneo detto "del Rosario". Tra i tanti oratori che circondano il paese merita una visita quello della Penicina dedicato alla Madonna di Caravaggio. La facciata in stile pisano è costruita a fasce alterne in cotto e arenaria. Le lesene risalgono al XVI secolo.
Romagnese

La pianura bergamasca

Città bassa, alta o… piana! Bergamo vuol dire anche pianura, coi suoi vasti campi di mais, i castelli quattrocenteschi e i numerosi santuari. La pianura bergamasca, bagnata dai fiumi Oglio, Adda e Serio, si estende a sud della città e comprende un territorio ricco di testimonianze storiche medioevali, rinascimentali e religiose. E’ lo scenario ideale per una scampagnata fuori porta tra suggestivi castelli, rievocazioni storiche e itinerari della fede. Tra i castelli più suggestivi di quest’area ricordiamo quello di Brignano Gera d’Adda, tipico esempio di castello-residenza, dallo stile barocco e datato XVIII secolo; il Castello di Cologno al Serio; perfetto esempio di borgo fortificato, sopravvissuto ai tempi e di incantevole splendore; il conosciutissimo Castello di Malpaga, antica residenza del Colleoni, oggi teatro di rievocazioni storiche e di visite guidate e il castello di Romano di Lombardia risalente alla fine del XII secolo. Importante luogo di culto e meta di pellegrinaggio è il Santuario di Caravaggio, che dista da Bergamo solo 26 km, dedicato alla Maria del Fonte che apparve ad una donna del popolo nel 1432; la basilica sorge in un’ampia piazza ed è contornata da un porticato che funge da riparo notturno per i pellegrini. A Treviglio si trova un’altra importante chiesa, la Basilica di San Martino,dedicata al santo di Tours, che annovera come fiore all’occhiello la torre campanaria più alta della Provincia bergamasca e della Lombardia. Caratteristica curiosa della Pianura bergamasca è la grande quantità di fontanili e rogge che si trovano in questa zona e che furono utilizzate fino dall’epoca medioevale per irrigarne le campagne. Tra i fontanili più conosciuti spicca quello di Brancaleone, fontanile naturale nei pressi di Caravaggio, una delle più vecchie fonti risorgive della zona.

Vigevano

Un gioiello rinascimentale nel cuore della Lomellina

Zenevredo

Zenevredo si trova nelle colline dell'Oltrepò Pavese, a poca distanza dalla pianura, alla destra del torrente Versa. Il borgo di Zenevredo è caratterizzato da un ambiente prevalentemente collinare, tipico della bassa padana, Il toponimo come Cenevretum, si trova per la prima volta citato nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come appartenente all’Oltrepò. Zenevredo compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario.Il prefetto del dipartimento di Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina i maires e gli aggiunti della municipalità di Zenevredo con decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Zenevredo viene inserito nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera (decreto Campana 1801). Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali dovranno restare in carica per tre anni (decreto Campana 1802). Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure – piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Zenevredo con decreto del 13 giugno 1805 viene aggregata al dipartimento di Genova circondario di Voghera (decreto 1805, ASC Casei Gerola). Nel 1859 Zenevredo con una popolazione di 372 abitanti entra a far parte della provincia di Pavia, e viene inserito nel IX mandamento di Montù Beccaria del circondario di Voghera (decreto 1859). Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 385 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Zenevredo veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. (Fonte https://www.visitoltrepo.com)

Corvino San Quirico

Corvino San Quirico è un piccolo comune situato nel cuore dell'Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia. Con una popolazione che non supera i 1.000 abitanti, questo borgo si trova su una collina che domina la pianura circostante, offrendo panorami mozzafiato sulla campagna lombarda. Il comune è conosciuto per il suo caratteristico paesaggio rurale, punteggiato da vigneti che producono alcuni dei migliori vini della regione. La viticoltura è una delle principali risorse economiche del territorio, e le cantine locali sono un punto di riferimento per gli amanti del buon vino. Denominato Corvino fino al 20 Maggio 1871, diventa Corvino San Quirico riprendendo il nome del titolare della Chiesa Parrocchiale ( Quirico era il figlio di Giulietta, da cui deriva anche Santa Giuletta, entrambi martirizzati in Grecia nel IV secolo d.c.). Il toponimo Corvino può riflettere un nome di persona latino o medioevale Corvino, gli eruditi in passato lo interpretavano come un ricordo di M. Valerio Messala Corvino che vi avrebbe avuto possedimenti. Dal 936 fu proprietà del monastero di San Salvatore in Pavia, al quale era stato donato dall'imperatore Ottone, fece poi parte del feudo di Casteggio, dal quale fu smembrato nel 1470 per essere assegnato agli Arcimboldi. Nel 1504 pervenne ai Mezzabarba che nel 1602 ne ottennero il titolo comitale. Il territorio del Comune è quasi identico a quello della Parrocchia ( fa eccezione la frazione Casa Chiodi ). Esso è popolato da diversi gruppi di case che vanno dalla pianura alla sommità delle colline dell'Oltrepò Pavese. Fonte: Comune di Corvino San Quirico   Photo: Edoardo Vaccaroli

Cecima

Cecima sorge sul crinale di un altopiano, individuabile dall´antica Chiesa che si erge tra gli alberi, e conserva tutt´oggi l´aspetto medioevale originario, caratterizzato da numerose testimonianze architettoniche. L´abitato è percorso da un groviglio di viuzze che si intersecano tra loro creando scorci suggestivi: le stradine interne sono state realizzate con i ciottoli del torrente Staffora, lo stesso materiale utilizzato per costruire i muri a vista di numerose abitazioni. Di particolare interesse artistico sono i bastioni delle antiche mura di cui restano pochi ruderi, dove sono ancora visibili le tracce della porta soprana demolita nel 1936, del fossato ormai riempito e del castello che sorgeva all´estremità sud occidentale del borgo. Sulla piazza del sagrato sorge la Chiesa parrocchiale dedicata a SS. Martino e Lazzaro, ricostruita nelle vicinanze di quella preesistente del XII secolo crollata per fenomeni di piccoli franamenti nei primi anni del XV secolo; venne riedificata ne 1460 in bello stile tardo gotico lombardo. La chiesa è stata ricostruita per munificienza del cardinale Jacopo Ammannati Piccolomini vescovo di Pavia. Ma anche questa per gli stessi fenomeni, pochi anni ha presentato nel corpo tali lesioni che la Sopraintendenza, anche per ragioni di sicurezza, ne ordinò la demolizione, mentre la facciata è stata interamente salvata, e oggi, anche in virtù di qualche piccolo restauro, è visibile in tutto il suo splendore. All´interno del tempio si può ammirare un pregevole polittico in legno del XV secolo. La chiesa sorge su un magnifico spiazzo e costituisce un balcone che con un dislivello di 200 metri domina uno splendido e ampio panorama sul monte Penice, monte Boglelio e sul torrente Staffora Nel territorio comunale si trova una parte del vasto "Castelliere" di Guardamonte, un insediamento pre-romano, scoperto nel 1951 sulla dorsale fra la Val Curone e la Val Staffora, di forte impatto urbanistico, che ha consentito il ritrovamento di numerosi reperti, quali manufatti e suppellettili. Photo: Alessandro Vecchi - Opera propria, CC BY-SA 3.0