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Vigolo

Tranquillo paesino situato in collina sulla sponda occidentale del lago, proprio di fronte a Monte Isola, Vigolo offre svariati scorci panoramici, montani e lacustri. Un ambiente naturale ancora incontaminato, il silenzio e l’aria fine fanno di Vigolo un luogo da visitare e in cui soggiornare, all’insegna della genuinità e della tradizione. COSA VEDEREVigolo, grazie alla sua invidiabile posizione, offre soprattutto un gran numero di attrazioni dal punto di vista naturalistico. Tuttavia, è in questo contesto che si possono ammirare alcune opere architettoniche di particolare rilievo. Prima fra tutte, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, patrona di Vigolo: contiene tele di A. Cifrondi (sec. XVII), affreschi di U. Mirigliani e T. Poloni e l’altare in marmo nero della Bottega dei Manni di Rovio; il coro invece è opera del Ceretti. Di particolare bellezza e di rilievo storico è la chiesetta dedicata a San Rocco, costruita dopo la peste del 1630 in ringraziamento allo scampato pericolo dell’epidemia. Anch’essa restaurata recentemente, contiene un prezioso altare dedicato a Sant’Antonio. Alla periferia del paese, troviamo il Santuario della Madonna di Loreto, detta anche Madonna del Dosso, proprio in riferimento al colle su cui è sorto nel 1834. Infine, da ricordare è la chiesetta situata sul Colle del Giogo, di proprietà privata e recentemente recuperata dopo un periodo di abbandono. Annessa vi è una palazzina, antica sede di prelati, oggi adibita ad uso agricolo. COME ARRIVAREIn bus - Vigolo è servito dalla compagnia Bergamo Trasporti. Corsa C40a - orari su: www. bergamotrasporti.it

Bossico

Stazione di soggiorno sin dalla seconda metà dell’Ottocento ubicata a circa 850 mt s.l.m., tra la Valle Borlezza e il Lago d’Iseo, Bossico offre svariate escursioni in tutte le stagioni. In primavera le prime fioriture e in estate la ricca flora invitano a visitare questo bellissimo altopiano, dove ci si può rilassare sui prati, ammirando vecchi cascinali, animali al pascolo e il favoloso panorama. COSA VEDERELe Ville Storiche – Costruite dalla borghesia nel XIX secolo, queste ville sono dislocate sull’altopiano e portano il nome dei Sette Colli di Roma e di luoghi tipici garibaldini. Partendo dalla piazza principale del paese, attraverso un percorso guidato dall’ausilio di bacheche informative, è possibile scoprirne la storia e le curiosità. Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo - la chiesa sorge all’ingresso del paese, aprendosi sulla piazza principale e risale presumibilmente al 1500. Di notevole importanza è l’altare maggiore per i suoi marmi policromi ad intarsio. Chiesetta di S. Rocco - datata intorno al 1500, si trova in fondo alla Via Bonomelli, subito dopo il vecchio lavatoio. DA NON PERDEREIl Respiro del Bosco – In una radura nel bosco, è stato creato l’Angolo della Meditazione, un posto tranquillo dove sentirsi a proprio agio e dove la mente non riceve distrazioni. Gli alberi, la vista del cielo e i suoni della natura sono di grande aiuto per entrare in contatto con la propria interiorità e rilassarsi. Una bacheca illustrativa vi indica le basilari tecniche di rilassamento e le amache vi accolgono nel sottobosco. Durante l’estate, vengono organizzati eventi olistici.Il pane di patate - È il pane buono e sano, che una volta veniva mangiato col formaggio o col salame, col lardo o con il miele, con la marmellata, col burro e lo zucchero o intinto nel vino. È il pane che parla del passato, dei bossichesi e della loro identità. La Formaggella di Bossico - Formaggella dal sapore molto delicato e caratteristico, derivante dagli aromi del foraggio di cui sono alimentate le vacche. La pasta bianca e compatta, nelle forme stagionate più di sei mesi diventa, acquista anche un gusto più robusto. CURIOSITÀBossico è sempre stato famoso per due specialità: le rape e le patate; ma sono soprattutto le rape ad aver dato gran fama aquesto paese, tanto da coniare ai bossichesi il soprannome ‘i raèi de Bösech’. E se qualcuno vuole seminare le rape e desidera che crescano abbondanti e gustose, si ricordi di farlo prima del 9 agosto, giorno di S. Fermo. COME ARRIVAREIn bus - Dalla stazione ferroviaria di Bergamo e dal Lago d’Iseo, corse regolari conducono alla cittadina di Bossico. Corse ed orari su www.bergamotrasporti.it

Basilica Minore San Giovanni Battista a Lonato

Scopri Lonato del Garda e le sue chiese: la cupola della Basilica Minore è uno dei simboli della città
facciata della Basilica

Tour in A35: Orzinuovi

Comune di Orzinuovi. Uscita A35 Chiari-Ovest.
Tour in A35: Orzinuovi

Toscolano Maderno

I suoi molteplici itinerari vi aspettano per vivere esperienze indimenticabili in questo territorio tutto da scoprire.
Toscolano Maderno

Val Vestino

Un affascinante territorio montano che solca la sponda occidentale del Lago di Garda
Val Vestino

Scopri i comuni dell'Alta Valle Camonica

Oltre al fascino di Ponte di Legno, l'Alta Valle Camonica offre innumerevoli possibilità di visita. Proponiamo perciò un itinerario storico-naturalistico tra i comuni limitrofi di Vezza d'Oglio, Temù, Vione, Incudine e Monno.    Incastonata tra due valli laterali che fanno da cornice al paese, Val Paghera nel Parco Regionale dell'Adamello e Val Grande nel Parco Nazionale dello Stelvio, Vezza d'Oglio regala un incantevole panorama capace di sorprendere il turista in ogni periodo dell'anno. A 20 km dall'abitato si arriva all'imponente ghiacciaio di Pietra Rossa (m. 3212), percorsa dal torrente omonimo che, nei giorni di sole, scende formando pittoresche cascate dagli spruzzi multicolori. Da qui, si possono raggiungere i Laghi Seroti, nella Val Bighera: ben diciassette laghetti alpini, dalle più svariate forme e dimensioni. Se si vuole restare in paese, non mancano le attrattive culturali. Meritano sicuramente una visita la Parrocchiale di San Martino, che conserva tra i suoi prezioni cimeli un'ancona in legno secentesca, e la Chiesa di San Clemente, tra le più antiche della valle, era in origine un eremo e ospizio destinato ai pellegrini. A Borom, frazione di Vezza d'Oglio, si trova la Cava di Marmo Bianco, sito di interesse archeologico, storico e umanistico, valorizzato dagli artisti, chiamati a partecipare annualmente al Simposio di scultura, che  hanno riportato alla luce il suo splendente colore bianco.  Vezza d'Oglio è stato teatro di uno dei combattimenti della Terza Guerra d'Indipendenza, dove il 4 luglio 1866 un reggimento di garibaldini e bersaglieri respinsero gli austriaci. In ricordo della Battaglia di Vezza è stato costruito il Museo Civico Garibaldino, che conserva un’esposizione di oggetti storici. Tra i musei dell'Alta Valle Camonica non si può non citare il Museo della Guerra Bianca di Temù, il più importante in Lombardia e in Italia tra quelli dedicati al fronte bellico alpino nella Prima guerra mondiale, dove sono esposti centinaia di oggetti recuperati sul terreno. Oltre alle numerose fotografie che accompagnano il visitatore, è possibile vedere le slitte di legno per il trasporto di munizioni, granate rinvenuti tra i ghiacciai, e i cannoni trasportati fino a 3000 metri di altezza.  Di grande interesse storico è anche Vione, noto per i recenti ritrovamenti di tombe longobarde, la conservazione dei "reölcc" (portici), i resti delle sei torri che difendevano il castello e la scuola di grammatica (XV-XVII sec.). I tre centri del comune di Vione dispongono di un'architettura rustica costituita da archi e finestre di fine fattura, strutture lignee e forme di edifici secondo volumetrie regolari. L'itinerario dell'Alta Valle Camonica si può concludere con la visita di due comuni. Il primo è Incudine, dove si possono ammirare la Via Crucis nella chiesa di San Bernardino, l'Ultima Cena opera di G.B. Zotti nella parrocchiale di San Maurizio e i resti del castello. Il secondo è Monno, collegato al Passo della Foppa, il valico alpino inserito nel Giro d'Italia.  Questo percorso naturalistico è ideale per una biciclettata. Ma dopo l'attività fisica, rilassatevi assaggiando il salame, le formagelle ed i biscotti di questo paese. _ PH IG: @fabioskisandrini91
Comuni della Valle Camonica - Pietra Rossa

Alla scoperta delle sponde del Triangolo Lariano

Scopriamo quali sono i punti di interesse storico-artistico e  gli itinerari naturalistici che offrono i comuni lacustri del Triangolo Lariano.  L’area fu a suo tempo oggetto di studio di Leonardo da Vinci, qui inviato dal Duca di Milano in ricognizione alla ricerca di vene di minerali ferrosi utili agli opifici milanesi. A partire dal 1700 sul territorio di Blevio si insediano progressivamente ville di soggiorno di illustri proprietari, italiani ma anche europei, come Villa Ferranti, Villa Belvedere, villa Borletti, Villa Maria, Villa Cademartori-Cramer, Villa Troubeyzkoy. Da queste parti, si può ammirare a Valmadrera la particolarità delle “casotte”, antiche strutture rurali in pietra a secco, con tetto naturale in terra, che anticamente servivano come riparo per i contadini, il fieno e gli attrezzi. Se ne contano addirittura 500, molte ancora in buono stato. 
Alla scoperta della sponda del Triangolo Lariano (Ph ig: @silviafilippini89)

Piazza Duomo

Piazza Duomo: il salotto elegante della città di Crema. E' il cuore del centro storico della città, incorniciato dai sui monumenti più rappresentativi.
Crema Piazza Duomo

Il Torrazzo di Crema

Anche se il suo nome fa pensare ad una torre, il Torrazzo a Crema è una porta monumentale che divide piazza Duomo da via XX Settembre. Questa porta presenta i caratteri stilistici propri dell’architettura rinascimentale lombarda del primo Cinquecento con alcuni riferimenti al tardo quattrocento nei richiami in cotto.
Torrazzo di Crema

Castello Mina della Scala

Edificato alla fine del XVI secolo per accogliere la nobile famiglia Schizzi durante i soggiorni estivi, offre uno scenario suggestivo

Tra cremonese e casalasco: dalla terra alla tavola

Un territorio disegnato dai campi coltivati, che delineano il confine tra i comuni e producono le migliori eccellenze locali.