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Villa Strozzi a Palidano di Gonzaga
Villa Strozzi, situata a Gonzaga, è una delle più importanti testimonianze storiche della Lombardia, custode di sei secoli di storia della famiglia Strozzi, originaria di Firenze
Il primo nucleo della Tenuta Begozzo fu costituito all’inizio del Quattrocento da Uberto Strozzi, condottiero e diplomatico al servizio dei Gonzaga, che ricevette terreni a Palidano e dintorni già nel 1418. Da allora, per sedici generazioni, la famiglia mantenne la proprietà della tenuta, trasformandola in una residenza padronale e centro agricolo di grande rilevanza.
GLI STROZZI: DALLA TOSCANA A MANTOVA
Gli Strozzi erano tra le più potenti famiglie della Toscana, originari di Fiesole e insediatisi a Firenze nel XIII secolo. Attraverso attività bancarie e cariche pubbliche, aumentarono il loro prestigio, fino a quando Tommaso Strozzi, coinvolto nella Guerra degli Otto Santi e nel Tumulto dei Ciompi, fu esiliato a Mantova nel 1382. Fu suo figlio Uberto a dare origine al ramo mantovano della famiglia, servendo i Gonzaga sia come condottiero sia come diplomatico. Grazie a donazioni e privilegi ricevuti dai signori di Mantova, Uberto ottenne terreni a Palidano e dintorni, che costituirono il primo nucleo della futura Tenuta Begozzo.
Da quel momento, gli Strozzi di Mantova si affermarono come una famiglia stabile e influente, riuscendo a mantenere la proprietà della tenuta per ben sei secoli, assicurando una continuità storica, agricola e culturale che sarebbe arrivata fino ai primi decenni del Novecento. La loro presenza segnò profondamente il territorio, dando vita a un esempio unico di gestione e conservazione di un complesso residenziale e agricolo di grande valore storico e artistico.
la villa
Nel corso dei secoli, la villa subì numerose trasformazioni: nel Cinquecento, la residenza padronale venne riorganizzata in forma di palazzetto; nel Seicento, Pompeo Strozzi ampliò la struttura con cucine e alloggi per la servitù, mentre suo figlio Palla accrebbe ulteriormente la tenuta e ottenne da Papa Innocenzo X la possibilità di costruire un oratorio privato. Intorno al 1695, Pietro Antonio e Pompeo Strozzi avviarono un’imponente ristrutturazione della villa, completata poi nel 1824 dal marchese Luigi Strozzi.
L’attuale assetto conserva l’impianto rinascimentale, con cortile d’ingresso a Nord, vestibolo, salone a doppia altezza, appartamenti speculari e loggia che si affaccia sul giardino. Gli interni furono decorati da artisti come Giovanni Canti e Giuseppe Maria Raineri, e la progettazione della villa richiama le esperienze tardobarocche bolognesi, con probabile riferimento ai Torri di Bologna.
IL PARCO E LE AREE VERDI
Il Parco di Villa Strozzi si estende per circa cinque ettari a Sud della villa e conserva elementi del Jardin régulier del XVII secolo, con vialetti, collinette, laghetto, grandi alberi e arbusti esotici e autoctoni. Tra le strutture storiche vi sono la ghiacciaia, la naranzara e scale laterali al laghetto. Nel XIX secolo, Luigi Strozzi trasformò il parco in un giardino all’inglese di gusto paesaggistico, mantenendo l’integrazione tra architettura e natura.
L’area ospita oggi attività didattiche all’aperto della Scuola Superiore di Agraria, con frutteto, vigneto e serre didattiche.
Villa Strozzi rappresenta un unicum del patrimonio mantovano: un complesso architettonico e paesaggistico che racconta la storia di una famiglia influente, delle arti e del territorio. La villa e il parco, restaurati e valorizzati, sono oggi accessibili e continuano a svolgere un ruolo educativo e culturale, immergendo i visitatori nella storia secolare della Lombardia e della famiglia Strozzi.
Orari
La visita a Villa Strozzi permette di accedere al parco adiacente alla Villa: alcune sezioni non sono visitabili eccetto che in occasioni speciali o attraverso visite organizzate.