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Tour dell'Autodromo Nazionale Monza

Visita le aree più esclusive e la pista dell'Autodromo Nazionale Monza.
Tour autodromo Monza

Weekend sul Lago di Garda

Sirmione, coi suoi vicoli e la Rocca. Desenzano. Gardone. L’elegante Salò e il Vittoriale degli Italiani. Un weekend sul Lago di Garda
Weekend sul Lago di Garda

Biblioteca Teresiana

Tra i gioielli culturali di Mantova, la Biblioteca Teresiana è un’incantevole sorpresa dal ricco e prezioso patrimonio storico-letterario
Biblioteca Teresiana, Mantova

Musei Pavia

Capolavori dell'arte, tesori e tradizioni secolari nei musei di Pavia e dintorni
@wikipedia

Casa del Pellegrino

Luogo di ricovero e ristoro per i viandanti che attraversavano la Lombardia e raggiungevano San Pietro al Monte
casa del pellegrino

Val di Togno

Spriana - Montagna in Valtellina

Villa Cicogna Mozzoni

Villa Cicogna Mozzoni è un complesso architettonico progettato ed edificato durante il rinascimento; Ancora oggi i discendenti della famiglia Cicogna Mozzoni si prendono cura di questa dimora. Sono visitabili il giardino e le 12 sale interamente affrescate e arredate con mobili e oggetti di varie epoche. Oggi la Villa è anche sede di concerti, mostre, eventi culturali; è possibile affittare le sue sale per ricevimenti di nozze, cene di gala, set per film e foto. La Villa è un un vero e proprio gioiello del Rinascimento lombardo e una delle “ville di delizia” più rinomate della regione. Un ampio viale alberato conduce al piazzale dove si erge la proprietà, caratterizzata dal classico impianto a “U” e affacciata su un cortile porticato su due lati, con colonne doriche in pietra di Viggiù e pavimentazione in porfido rosso; dal terzo si accede a un notevole esempio di giardino all’italiana. Oggi la villa restituisce intatto il fascino delle residenze dell’epoca, lasciando immaginare la vita che si svolgeva tra quelle possenti mura, con le ampie sale affrescate, il magnifico scalone d’accesso, i letti a baldacchino e i soffitti a cassettoni. Di particolare interesse è la biblioteca, dove un tempo giullari intrattenevano gli ospiti suonando, cantando, danzando e recitando poesie in onore dei munifici proprietari. Non manca poi uno sfarzoso salone per i ricevimenti, impreziosito da un magnifico camino, e un’altra area verde, il cosiddetto “giardino segreto”, che occupa il lato settentrionale della proprietà. INFO UTILIBIGLIETTI: Adulti: € 7  //  Soci FAI, Touring Club: € 6  //  Gruppi (minimo 20 persone): € 5  //  Giardino: € 5

L'Alpe Musella

Valmalenco

Itinerario per San Giovanni delle Formiche

Lasciata l'automobile nel parcheggio all'entrata del paese di Villongo nei pressi del teatro parrocchiale, percorriamo in bici la provinciale fino a Credaro. Giunti al secondo semaforo del paese, giriamo a sinistra in via San Francesco d'Assisi. Seguiamo le indicazioni per Capriolo e svoltiamo a destra in leggera discesa in via Luigi Cadorna. Alla nostra sinistra la chiesa di San Fermo. Al termine della discesa e dopo la strettoia, allo stop teniamo la destra per Castelli di Calepio. Il tranquillo fiume Oglio ci accompagna alla nostra sinistra per circa 500 metri poi a destra svoltiamo in salita (davanti a noi il Castello di Trebecco). Allo stop a sinistra, lungo la strada statale arriviamo a Grumello del Monte, dove, giunti alla Parrocchiale, svoltiamo a destra in via Aldo Moro, seguendo l’indicazione per Gandosso. Inizia qui la prima vera salita del nostro itinerario. A destra dopo, poche centinaia di metri vediamo il Castello Gonzaga. Prima della chiesa di San Pantaleone la strada in leggera discesa ci consente di rifiatare un po'. Continuiamo in salita e, alla deviazione, giriamo a sinistra per il paese di Gandosso. La strada spiana e ci permette di recuperare energie e di godere della vista del lago alla nostra destra. Allo stop, continuiamo diritti in direzione del Parco del Pitone. Giunti all'entrata del parco, seguiamo in leggera discesa le indicazioni per il sentiero 701 (3 km su uno stretto sentiero da percorrere con attenzione) che ci porta a San Giovanni delle Formiche. Una lunga e bella discesa ci riconduce, passando attraverso Foresto Sparso, a Villongo e al punto di partenza.
Itinerario per San GIovanni delle Formiche - Ph: visitlakeiseo.info

Terme e Relax: il lato rigenerante della Valle Camonica

Acqua e natura costituiscono un binomio di salute da riscoprire: cure termali e passeggiate disintossicanti si addicono perfettamente.
Terme di Boario

Civico Museo Archeologico di Arsago Seprio

La nascita, nel 1983, del Civico Museo Archeologico, ospitatopresso la scuola media statale, è in stretta connessione con una delle piùeccezionali scoperte archeologiche del territorio arsaghese: la necropolilongobarda, ritrovata nel 1972 durante i lavori di ampliamento della scuola media. Fu quell’episodio a spingere le autorità locali a progettare un museo dove conservare i preziosi reperti delle sepolture longobarde. Nel frattempo, Arsago Seprio divenne teatro di nuovi ritrovamenti, con le necropoli romane di Via Beltrami e Via Roma, che permisero di comprendere meglio la storia e l’evoluzione di questo vicus di epoca romana. A partire dal 1981 la Soprintendenza cominciò a depositare gli oggetti fino all’inaugurazione del Museo nel 1983. Un allagamento del febbraio 1991 ne causò la chiusura: seguirono anni di restauri, ampliamenti, fino alla riapertura definitiva nel 1998. Il Museo ospita attualmente la collezione archeologica, che copre un arco cronologico molto ampio, dall’Età del Bronzo al Rinascimento, e una collezione paleontologica, a cui è stata recentemente dedicata una sezione specifica.Si compone di una parte esterna, che coincide con il portico, adibito a lapidario, e con il giardino, dove sono ancora visibili in situ le tombe longobarde scavate negli anni Settanta. Proprio la presenza della necropoli, l’unica conservata a vista in Italia, è un elemento di prestigio per il museo stesso. L’interno, invece, presenta tre sale dedicate alla collezione archeologica, una sala adibita a biblioteca specialistica e una sala dedicata alla sezione paleontologica.

Monte Sette Termini e Monte la Nave Luino

Itinerario che si sviluppa sulle strade e le mulattiere che raggiungevano le fortificazioni e gli appostamenti della linea Cadorna.
Monte Sette Termini e Monte la Nave Luino