Pinacoteca Tosio Martinengo
Dal 2018, dopo un lungo periodo di chiusura, la Pinacoteca Tosio Martinengo ha riaperto le porte al pubblico, restaurata e rinnovata. Nella sua nuova veste concilia le testimonianze del passato architettonico e pittorico con nuove concezioni espositive e conservative. Il risultato è sorprendentemente contemporaneo. Palazzo Martinengo da Barco, sede storica della Pinacoteca, edificato nel Cinquecento, è stato adeguato ad un nuovo percorso espositivo di 21 sale: grandi tappezzerie e velluti colorati accolgono i visitatori in un’esplosione cromatica, sorprendendoli ed avvolgendoli. Il tutto nel pieno rispetto della struttura architettonica del palazzo e a favore di una migliore fruibilità del pubblico. Tra i nomi che fanno risplendere la Pinacoteca vi sono Raffaello, Lotto, Ceruti, Hayez, Thorvaldsen, Pelagi, Cannella e Canova: una collezione artistica ricca e variegata di quadri di immenso valore. Cuore della Pinacoteca è costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento: Foppa, Savoldo, Romanino e Moretto sono alcuni dei protagonisti indiscussi di questa corrente. Anche i cosiddetti “pittori della realtà”, Cifrondi e Ceruti, trovano un proprio spazio all’interno del percorso museale. Oltre ai dipinti, la Pinacoteca ospita le arti decorative del tempo: oggetti di oreficeria, avori, smalti, medaglie, vetri, placchette. A differenza degli allestimenti precedenti si è deciso di allargare il quadro cronologico fino alla prima metà dell’Ottocento, con le grandi commissioni di Paolo Tosio, Leonardo Martinengo da Barco e Camillo Brozzoni. Per prenotazioni e informazioni su biglietti singoli e cumulativi visita l’apposita sezione del sito di Fondazione Brescia Musei. CONTATTI+39 030 2977833+39 030 2977834cup@bresciamusei.com CUP Centro Unico PrenotazioniCUP attivo da lunedì a domenica dalle ore 10 alle ore 18Tel. 030 2977833/34cup@bresciamusei.com Per approfondimenti visitare il sito della Fondazione Brescia Musei, la scheda "Brescia. Il Rinascimento nell'Italia settentrionale" su Google Arts & Culture e la scheda della collezione di vetri veneziani
