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Sapore in Lombardia: 5 esperienze golose

Mete Golose_Franciacorta

Pic nic in Lombardia

8 mete facili per un pic nic in Lombardia. Sulle spiaggette dei nostri laghi, al fresco dei boschi, in compagnia dei dinosauri!
Lago di Endine

Escursioni a Zelo Buon Persico

Un itinerario naturalistico tra i Canali e la natura del Lodigiano
Escursioni a Zelo Buon Persico

Cernusco sul Naviglio

Storia, curiosità e attrazioni della verde cittadina, sulle rive della Martesana
Naviglio Martesana a Cernusco sul Naviglio

Dal Castello al Santuario

L’antico paese di Urgnano possiede invidiabili opere storiche e artistiche nascoste tra le numerose attività industriali e artigianali, questo perché visse da protagonista importanti momenti della nostra storia. Nasconde tra le sue vie, tracce di un passato che ci appartiene, evidenza di quell'eterno costruire che è proprio dell'uomo. Le sue porte non sono mai state chiuse dinanzi al cambiamento e le sue mura hanno sempre custodito l'essenza della sua cultura, in un processo di progettazione costante, posto al servizio di una comunità che si riconosceva e si riconosce nei valori fondamentali della laboriosità, dell'ospitalità della collaborazione. Gli abitanti di Urgnano si sono da subito distinti per la loro capacità nei commerci, nonché per l’abilità dell’agricoltura. Hanno osservato, adattato, inventato, adeguandosi ai tempi. Grati alla solidarietà e al rispetto, menti e braccia hanno scritto con pietra, legno, marmo e mattoni le vicende straordinarie e i fatti quotidiani, impedendo che il tempo li cancellasse, perché evidenza della propria identità. Passeggiare tra le sue vie oggi significa rileggere la storia di quest'angolo d'Italia, con quanto di unico e irripetibile solo qui sia stato. Significa rileggere l'arte, aggiungendo contributi e sintesi inedite. Significa realizzare come il legame tra uomo e natura sia davvero eterno, e vedere come questa collaborazione sia il giusto telaio, per tessere veli sottili, delicati, preziosi, ricchi. Semplicemente è un forziere da aprire. Con la sensibilità di ammirare sia capolavori indiscussi che rarità introvabili. Le origini di Urgnano risalgono all’epoca romana: alcuni ritrovamenti, tra cui due lapidi funerarie, lo attestano e rendono evidente il ruolo di rilievo avuto nei commerci e nell’anno dei “Quattro imperatori”. A tale periodo risalgono anche due importanti vie di comunicazione: la Francesca e la Cremasca, assi fondamentali dei commerci anche in età medievale. Dopo la caduta del Sacro Romano impero d’Occidente l’area fu sicuramente abitata dai longobardi, tra il Vi e l’VIII secolo; alcune sepolture testimoniano il fatto L’arrivo dei Franchi in Italia (inclusi i nostri territori) risale all’ultimo quarto dell’VIII secolo. Alla loro guida Carlo Magno, erede convinto di una politica che vedeva nell’alleanza tra trono e altare il punto di forza principale, base fondamentale della stabilità sociale. Il re dei franchi fu, in conseguenza a questa politica, incoronato, la notte di Batale dell’800, simbolicamente durante la messa, imperatore. Imperatore non di un semplice impero, bensì di un sacro romano impero, per certi versi anticipatore di quel regno Cristiano sociale per il quale agirono con forza più pontefici, in età moderna e in età contemporanea. L’opera dei franchi in Italia fu di emblematica importanza, non solo per quanto attiene il ruolo della Chiesa nella società, ma anche e soprattutto per ciò che riguarda l’organizzazione economica e Urgnano ne custodisce importanti esempi: non più percorsa nella sua interezza, ma ancora visibile l’importante vis di comunicazione rappresentata dalla Francesca ad esempio. Fu per effetto, diretto e indiretto, del perfezionamento del sistema feudale e per le conseguenze del rinvigorimento economico di Bergamo che si consolidò a Urgnano un insediamento dedito all’agricoltura, impostato secondo la logica del doppio raccolto è orientato a una forma di alternanza di colture e produzioni diverse. Alcuni edifici, tratti di mura, resti di porte, antichi portici rappresentano testimonianze diverse di quest’epoca e di quelle immediatamente successive. A partire da questo periodo si consolidarono tradizioni che, accanto ai documenti scritti (tra cui l’attestazione dell’esistenza dell’insediamento rurale di Urgnano, risalente al 985) , sono pagine di un racconto a colori, con immagini inedite che vengono direttamente dal tempo in cui un bosco diventava campo, le prime case in legno sorgevano non lontano dalle chiese, in pietra e mattone, un dialetto nasceva, delitti si compivano, alleanze si consolidavano, corporazioni e congregazioni dedite all’aiuto dei più deboli si costituivano e radicavano. Un continuo disegno del territorio per costruire un luogo dove abitare, mai finito, mai perduto. Un disegno, un progetto che ha per protagonista la comunità: la sua sopravvivenza. Fu costruito un castello, giacché Urgnano sorgeva in un luogo di contese, tanti da trovarsi, poi, in prossimità di un importante, contestato confine. Quando i Visconti divennero anche signori di Bergamo, Urgnano fece parte della loro giurisdizione e il castello fu interessato da importanti opere, che lo resero una fortezza imponente. Quando, poi, all’inizio del XV secolo, Bergamo si concesse alla Repubblica di Venezia, il fortilizio fu interessato da nuovi lavori, di restauro e di ammodernamento. Nei suoi muri è nelle sue sale l’impronta di personaggi d fondamentali, quali Bartolomeo Colleoni e Gian Gerolamo Albani, per non citarne che alcuni. Le mura, gli angoli, i dipinti, gli spazi verdi di Urgnano solo la manifestazione dell’opera di molte menti nel tempo, versi in prosa che presentano l’intensità del vissuto di gente umile e guide importanti, nel Medioevo, nel Rinascimento. Sonetti che hanno per titolo “l’uomo el’ancien regime”, versi liberi del XVIII, XIX e XX secolo."
Dal Castello al Santuario

Da Cassano d'Adda a Crema

Cassano d’Adda vi accoglie con lo spettacolo dei giardini di Villa Borromeo e l’imponenza del castello visconteo. Esplorate anche la zona al di là del fiume per avere una vista migliore sul castello.   Anche in questa tappa continuate a seguire l’Adda verso sud. All’altezza di Rivolta d’Adda il Parco della Preistoria è una tappa obbligata se viaggiate con i bambini, che potranno finalmente vedere da vicino tirannosauri e stegosauri. Quando incontrate il canale Vacchelli è ora di salutare l’Adda. Il canale raccoglie parte delle acque del fiume e le porta verso Crema e oltre; sarà un’ottima guida anche per le vostre pedalate: basterà infatti seguirlo nel suo percorso fra i campi coltivati e le cascine della zona. A Pandino fate una breve deviazione dal percorso principale per ammirare il castello fatto erigere dalla famiglia Visconti come residenza di campagna per la caccia.Avete mai visto un incrocio fra corsi d’acqua? È proprio in vista di uno spettacolare ponte con cui il canale Vacchelli supera il fiume Serio che arrivate a Crema.  
Da Cassano d'Adda a Crema

Da Crema a Bergamo

Itinerario che parte da Crema, per un tour in bici nella pianura bergamasca
Da Crema a Bergamo

Anfiteatro Morenico del Garda

Questo tour viaggia nella storia medievale e l'anfiteatro morenico del Garda e la Maginot del Mincio vanto del Risorgimento italiano.   Partiamo da Pandino, paesino della campagna cremonese, dirigendoci sulla SP 35 verso Soncino, passando da Trescore Comasco, Pianengo e Ricengo, tutti paesi agricoli della Provincia.Soncino è infatti famoso per il proprio castello, dopo una visita possiamo riprendere la moto e dirigerci verso Orzinuovi, Manerbio, Ghedi e raggiungiamo infine Montichiari, con il suo Duomo e il suo castello che è la meta finale di questo giro. Da visitare:Pandino: il castello visconteo, costruito all'interno dell'antica cerchia muraria fortificata. Edificata intorno al 1379 per volontà della regina della Scala, nobile veronese e moglie di Barnabà Visconti.Soncino: Paese racchiuso in una cerchia muraria, uno dei borghi più belli d'Italia. Le prime notizie risalgono al x secolo, la cerchia muraria risale al 1247. Antichissima stamperia risalente al 1400.Orzinuovi: città con scopi militari per difendere Brescia lungo la linea del fiume Oglio.Manerbio: Chiesa di San Lorenzo Martire (XVIII secolo), torre campanaria (XVII secolo).Montichiari: Stupendo castello, oltre al Duomo. Luogo ricco di storia e natura. (Ph Ig: @tempra_shooting_club)