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Cremasco e dintorni all’insegna del gusto

Un territorio dove agricoltura e tradizione culinaria si tramandano di generazione in generazione

Museo Civico di Crema e del Cremasco

Il Museo Civico di Crema e del Cremasco è collocato all'interno del convento rinascimentale di Sant'Agostino.
Museo civico di Crema e Cremasco

Dalle Orobie al Cremasco

Pedalate stupende tra gioielli d’arte, castelli turriti, borghi e ponti che raccontano la storia. 9 soste tra le Orobie e il Cremasco

Scoprendo la pianura cremasca, pedalando nel Parco del Serio

Questo tour cicloturistico ad anello nella Pianura cremasca vi porterà alla scoperta della natura, della storia e delle tradizioni nelle aree del parco del Serio. Questo percorso è, inoltre, un buon mix di cicloturismo su strada e off-road immersi nella campagna che si snoda nelle aree dove un tempo c’era il lago Gerundo, un acquitrino che ricopriva queste aree e bonificato intorno all’anno 1000. La partenza è dalla città di Crema, sfiorata dal fiume Serio che fu in passato luogo di confine della repubblica di Venezia, il centro storico è ancora accerchiato dai resti delle sue antiche mura. Dal parcheggio “buca” si inizia a pedalare sulla ciclabile che costeggia il fiume per 3 km per poi allontanarsi e arrivare a Ripalta Nuova. Si prosegue sulla provinciale SP591, deviando successivamente per Ripalta Guerina e proseguendo su una stradina secondaria fino a Montodine, paese dove il fiume Serio, termina il suo corso nel fiume Adda, gemellato con il paese di Valbondione in alta val Seriana dove invece nasce. Attraversato il centro storico si raggiunge l’oratorio don Bosco con il palazzo Benvenuti e la antica torre di avvistamento. Tornando sulla strada si attraversa il ponte sul fiume risalendo il corso del Serio dall’altra sponda lungo una tranquilla stradina vietata alle auto che si snoda tra verdi campi punteggiati da cascine e popolati da tanti uccelli tipici di questo ambiente come cicogne, aironi cinerini e pavoncelle, simbolo del parco del Serio. Raggiunta Ripalta Arpina si prosegue lungo il crinale di due valli fluviali, quella del Serio da un lato e quella del Serio Morto dall’altro a raggiunge il grazioso Santuario della Beata Vergine di Marzale eretto nel XI secolo. Dietro l’altare si trova la Madonna del latte e un piccolo arco vicino al parcheggio porta alla Scala Santa che scende al livello del Serio.Si continua a pedalare raggiungendo Ripalta Vecchia che prende il nome dal fatto che quest’area è lievemente rialzata rispetto ai campi, infatti quando in questa zona c’era il lago Gerundo, Ripalta (ripa – alta) non era sommersa dalle acque. Successivamente attraversiamo l’area “urbana” di Castelnuovo e San Bernardino (siamo di nuovo in prossimità di Crema) fino al ponte che attraversa il canale Vacchelli. Si prosegue sulla sterrata tra casette e boschi e si arriva alle frazioni Castello e Ricengo pedalando su una stradina immersa nella tranquilla campagna. Raggiunta la strada si svolta a sinistra per raggiungere nuovamente le rive del Serio e prima del ponte si prosegue sulla sterrata continuando la “risalita” del fiume raggiungendo Casale Cremasco. Si percorre ancora una ciclabile sterrata che corre a fianco del Serio per poi ritornare sulla strada per visitare il paese di Castel Gabbiano, ultimo paese del Cremonese di 450 abitanti dove spicca villa Griffoni Sant’Angelo e tutte le corti intorno. Si prosegue ulteriormente a nord sconfinando brevemente nella provincia di Bergamo per poi attraversare il fiume Serio e discendere lungo il suo corso sulla sponda idrografica destra. Questo tratto fino a Crema è quasi totalmente off-road e corre a fianco del Serio assecondando le sue ampie curve. Superato il paese di Trezzolasco si pedala sugli argini di Sergnano che sovrastano i campi coltivati ed i pioppeti. Si prosegue sempre fuoristrada tra stradine di campagna e sentieri nei boschi adiacenti al Serio e all’altezza della località Saletti si prosegue sulla statale SS591 passando a fianco del meraviglioso santuario Santa Maria della Croce per raggiungere nuovamente Crema dove è d’obbligo fare un tour del Centro storico a conclusione di questo spettacolare itinerario nella campagna. Entrando dalla Porta Serio è possibile raggiungere e visitare Piazza Duomo con la cattedrale Santa Maria Assunta e l’arco del Torrazzo. Bello perdersi nelle strette vie laterali e scoprire i numerosi palazzi signorili con cortili interni di pregio e terminare la visita ai giardini di Campo di Marte dove si possono osservare i resti delle antiche mura venete. Immagine di copertina: @Raffaele Redaelli
Scoprendo la pianura cremasca, pedalando nelle aree del Parco del Serio

Museo Civico

Il Museo civico di Crema e del Cremasco è dedicato all'evoluzione della città locale. Si accede attraverso due chiostri entrambi in forme gotiche con inserimenti rinascimentali. Dal secondo è possibile entrare nel referttorio pregevolmente affrescato.I locali del pian terreno sono adibiti alla sezione etnografoca con arredi e suppellettili che identificano gli interni di una tipica casa cremasca contadina della fine dell'Ottocento. Al piano superiore il museo si articola in diverse parti.La sezione archeologica raccoglie reperti pertinenti all'intera area del Cremasco. La sezione storica offre una panoramica delle vicende locali dal XV al XX secolo, attraverso una significativa raccolta cartografica, documenti e cimeli soprattutto di epoca risorgimentale. La sezione d'arte testimonia ampiamente l'attività di artisti locali ma anche di pittori provenienti da fuori.

Visita guidata a Capralba

Che legame c'è tra una forma di Grana Padano DOP e un gambero di fiume? Entrambi hanno alle spalle lo straordinario viaggio che ha portato una goccia d'acqua ad addentrarsi tra le rocce delle Alpi, facendosi  strada in un mondo sotterraneo di ghiaie e ciottoli, per poi riaffiorare negli sconfinati spazi della pianura cremasca. Una goccia d'acqua che ha saputo disegnare un paesaggio rurale millenario e creare ecosistemi unici per bellezza e fragilità. La nostra guida ci condurrà alla scoperta dei maggior fontanili e risorgive del Parco di Capralba, tra antichi borghi, cascine e rogge trecentesche che hanno permesso all'uomo di sfruttare questa importante risorsa: un'acqua pura che sgorga in piena campagna. Durante la gita avremo modo anche di gustare, in aperta campagna, i sapori del territorio con un piccolo e rustico assaggio di grana e salame cremasco accompagnati da un bicchiere di vino.

Palazzo Terni de Gregory

Il palazzo Terni de Gregory, progettato nel 1711, è la migliore espressione della fioritura architettonica del rococò cremasco. Il progetto che incorporò alcuni preesistenti edifici tardomedievali, non venne tuttavia mai portato a termine. Forse è proprio questo aspetto di opera incompiuta a dargli quella suggestione un po' bizzarra: il fronte che avrebbe dovuto collegare le due ali, lungo l'asse arretrato rispetto alla strada, apre finestre sul cielo e mostra un cornicione interrotto, come pure gli archi del loggiato sono rimasti senza decorazioni.

Duomo di Crema

Il Duomo di Crema, intitolato alla Vergine Assunta, è fra i monumenti più antichi e di interesse storico della città

I Cipressi calvi di Crema

Gli splendidi Cipressi calvi dei Giardini di Porta Serio sono i più affascinanti alberi monumentali del Cremasco.

Museo d'arte organaria

Al Museo Civico di Crema due sale dedicate all'arte organaria. Alla scoperta della tradizione cremasca

Il Museo d’Arte Organaria a Crema

Al Museo Civico di Crema due sale dedicate all'arte organaria. Alla scoperta della tradizione cremasca!
@inlombardia - Il museo d’arte organaria a Crema

Serio, Tormo, fontanili e navigli: tra parchi e corsi d’acqua.

I parchi e le riserve naturali sono protagonisti della provincia cremonese, tra campi coltivati, torrenti e cascine.