• Itinerari

Scoprendo la pianura cremasca, pedalando nel Parco del Serio

Partenza/Arrivo
Da: Crema (CR)
A: Crema (CR)
Tipologia/Periodo
Bicicletta
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
3 ore
60km
Dislivello
Salita: 200m
Difficoltà
MEDIA

Questo tour cicloturistico ad anello nella Pianura cremasca vi porterà alla scoperta della natura, della storia e delle tradizioni nelle aree del parco del Serio.

Questo percorso è, inoltre, un buon mix di cicloturismo su strada e off-road immersi nella campagna che si snoda nelle aree dove un tempo c’era il lago Gerundo, un acquitrino che ricopriva queste aree e bonificato intorno all’anno 1000.

La partenza è dalla città di Crema, sfiorata dal fiume Serio che fu in passato luogo di confine della repubblica di Venezia, il centro storico è ancora accerchiato dai resti delle sue antiche mura.

Dal parcheggio “buca” si inizia a pedalare sulla ciclabile che costeggia il fiume per 3 km per poi allontanarsi e arrivare a Ripalta Nuova. Si prosegue sulla provinciale SP591, deviando successivamente per Ripalta Guerina e proseguendo su una stradina secondaria fino a Montodine, paese dove il fiume Serio, termina il suo corso nel fiume Adda, gemellato con il paese di Valbondione in alta val Seriana dove invece nasce. Attraversato il centro storico si raggiunge l’oratorio don Bosco con il palazzo Benvenuti e la antica torre di avvistamento.

Tornando sulla strada si attraversa il ponte sul fiume risalendo il corso del Serio dall’altra sponda lungo una tranquilla stradina vietata alle auto che si snoda tra verdi campi punteggiati da cascine e popolati da tanti uccelli tipici di questo ambiente come cicogne, aironi cinerini e pavoncelle, simbolo del parco del Serio.

Raggiunta Ripalta Arpina si prosegue lungo il crinale di due valli fluviali, quella del Serio da un lato e quella del Serio Morto dall’altro a raggiunge il grazioso Santuario della Beata Vergine di Marzale eretto nel XI secolo. Dietro l’altare si trova la Madonna del latte e un piccolo arco vicino al parcheggio porta alla Scala Santa che scende al livello del Serio.
Si continua a pedalare raggiungendo Ripalta Vecchia che prende il nome dal fatto che quest’area è lievemente rialzata rispetto ai campi, infatti quando in questa zona c’era il lago Gerundo, Ripalta (ripa – alta) non era sommersa dalle acque.

Successivamente attraversiamo l’area “urbana” di Castelnuovo e San Bernardino (siamo di nuovo in prossimità di Crema) fino al ponte che attraversa il canale Vacchelli.

Si prosegue sulla sterrata tra casette e boschi e si arriva alle frazioni Castello e Ricengo pedalando su una stradina immersa nella tranquilla campagna. Raggiunta la strada si svolta a sinistra per raggiungere nuovamente le rive del Serio e prima del ponte si prosegue sulla sterrata continuando la “risalita” del fiume raggiungendo Casale Cremasco.

Si percorre ancora una ciclabile sterrata che corre a fianco del Serio per poi ritornare sulla strada per visitare il paese di Castel Gabbiano, ultimo paese del Cremonese di 450 abitanti dove spicca villa Griffoni Sant’Angelo e tutte le corti intorno.

Si prosegue ulteriormente a nord sconfinando brevemente nella provincia di Bergamo per poi attraversare il fiume Serio e discendere lungo il suo corso sulla sponda idrografica destra. Questo tratto fino a Crema è quasi totalmente off-road e corre a fianco del Serio assecondando le sue ampie curve.

Superato il paese di Trezzolasco si pedala sugli argini di Sergnano che sovrastano i campi coltivati ed i pioppeti. Si prosegue sempre fuoristrada tra stradine di campagna e sentieri nei boschi adiacenti al Serio e all’altezza della località Saletti si prosegue sulla statale SS591 passando a fianco del meraviglioso santuario Santa Maria della Croce per raggiungere nuovamente Crema dove è d’obbligo fare un tour del Centro storico a conclusione di questo spettacolare itinerario nella campagna.

Entrando dalla Porta Serio è possibile raggiungere e visitare Piazza Duomo con la cattedrale Santa Maria Assunta e l’arco del Torrazzo. Bello perdersi nelle strette vie laterali e scoprire i numerosi palazzi signorili con cortili interni di pregio e terminare la visita ai giardini di Campo di Marte dove si possono osservare i resti delle antiche mura venete.

Immagine di copertina: @Raffaele Redaelli

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