I borghi della Bassa Valtellina tra avventure e relax

La Bassa Valtellina è una meta ideale per il turista più esigente, che ha voglia di prendersi una pausa dal lavoro e dai ritmi frenetici della città.

I pittoreschi borghi di queste zone accolgono il visitatore raccontandogli la loro storia, attraverso i resti di antichi castelli e monasteri o i più moderni murales. Una passeggiata per il centro storico o fuori dall’abitato permette di scoprire vecchie case con i ballatoi in legno, lavatoi, vivaci attività artigianali quasi scomparse, chiesette e santuari.

Ma la Bassa Valtellina è anche la valle dai grandi numeri. Buglio in Monte è il paese che, nel suo sviluppo da sud a nord, si innalza per un dislivello di ben 3410 metri, un record fra i comuni del territorio. A Tartano invece si trova il ponte tibetano più alto d’Europa.

Buglio in Monte (SO) — Noto come “Terrazzo del Sole”, zona DOC per i vini locali, nel paese sono parecchie le testimonianze d'epoca medievale, tra cui l’antica chiesa dei SS. Fedele e Gerolamo, la Chiesa di S. Sisto che conserva all'interno affreschi del Quattrocento e la Chiesa parrocchiale di S. Cristoforo a Villapinta, Santuario degli automobilisti. La tradizione rimanda anche a castelli e monasteri edificati in loco, di cui però non ci sono né resti né memorie certe.
(Ph Ig:@teo_mufatti)

Ardenno (SO) — Ardenno offre numerose possibilità per gli amanti della montagna e del trekking, che troveranno nelle valli adiacenti, in particolare la Val Masino e la Val di Mello, percorsi adatti ad ogni livello. Il paese e le sue frazioni possiedono un ricco patrimonio artistico: sono ben 17 infatti le chiese presenti all'interno del territorio comunale, tra cui la meravigliosa collegiata di S. Lorenzo edificata nel 1407. Ardenno conserva inoltre i segni di un passato importante testimoniato dalle residenze nobiliari di famiglie autorevoli, tra cui Palazzo Visconti-Venosta e Palazzo Guicciardi-Alberti.
(Ph Ig: @barolga)

Forcola (SO) — Comune sparso di montagna circondato da folti castagneti e da terrazzamenti, Forcola vanta la presenza di uno dei pochi esempi valtellinesi di latteria sociale dove è possibile acquistare prodotti e scoprire i processi di lavorazione. Gli amanti della montagna rimarranno soddisfatti dalle numerose escursioni nella vicina Val Vicima che partono proprio da Forcola. Il paese vanta due chiese molto caratteristiche, quali la Chiesa di San Giuseppe con la sua grande cupola e la Chiesa di San Carlo, che sorge sul fianco della montagna.
(Ph Ig: @massistucchi94)

Tartano (SO) — Meta imperdibile per gli amanti dell’adrenalina: a Tartano si trova infatti il "Ponte nel cielo", il ponte tibetano più alto d’Europa. Al termine di quest’avventura mozzafiato i visitatori potranno scoprire i numerosi itinerari escursionistici, a diverse quote, che si spingono fino allo spartiacque con la bergamasca o con le confinanti vallate orobiche valtellinesi. Per gli amanti dell’arte rurale e delle tradizioni, non può mancare una passeggiata nella contrada Basisc e Dosso dei Principi, formate da un unico agglomerato di case tutte unite le une con le altre.
(Ph Ig: @paolofigoni)

Talamona (SO) — Talamona è considerata il “paese dei presepi”: dal 1989, ininterrottamente, nel periodo natalizio, vengono allestiti bellissimi presepi, collocati nelle diverse contrade del paese ed allestiti in luoghi caratteristici quali lavatoi, vecchie stalle, chiese, cortili. La rinascimentale Casa Valenti, con affreschi tratti da l’Orlando Furioso, la torre medioevale e la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Nascente sono tracce di un patrimonio artistico che non ha risparmiato Talamona. Caratteristica la festa patronale “Ul Dì la noso” che si tiene ogni anno nel mese di settembre.
(Ph Ig: @_cherrysssss)

Dazio (SO) — Dazio è un piccolo comune posto sul versante Retico della Valtellina, dichiarato Oasi protetta per il suo patrimonio faunistico: non è raro infatti incrociare un cervo o un capriolo durante una passeggiata a contatto con la natura. A ponente di Dazio meritano un’escursione le rive del torrente Tovate e in particolare la foresta di Roncaglia. Da non perdere la Chiesa di Sant’Anna, costruita nel 1700, e la Chiesa di San Provino. Non mancano, soprattutto nel periodo estivo e autunnale, eventi enogastronomici che attraggono turisti curiosi.
(Ph Ig: @calendariovaltellinese)

Civo (SO) — Situato in un territorio di straordinaria bellezza, Civo con i suoi tredici campanili è posta sul limite orientale della solare Costiera dei Cech. Sono numerose le testimonianze di religiosità popolare del paese, con quattro parrocchie e numerose chiese di particolare pregio artistico, una delle quali può vantare il sagrato più grande della Valtellina. Ogni frazione, a suo tempo, ha voluto dotarsi della chiesa più bella e ampia del circondario, facendo sì che tuttora vi siano chiese notevolmente sproporzionate rispetto agli abitanti.
(Ph Ig: @pmenaglio3)

Gerola Alta (SO) — Gerola Alta è un paese molto caratteristico, baricentro della Valle del Bitto di Gerola, che ospita nella frazione Pescegallo l'unica stazione sciistica del mandamento con impianti attivi sia in estate che in inverno. Le frazioni di Laveggiolo e Castello sono ricchissime di testimonianze di architettura contadina d'alta montagna, ancora ben conservate. La Sagra del Bitto, che ricorre ogni anno nel mese di settembre, richiama centinaia di persone che ne approfittano per godersi il territorio con riposanti passeggiate ed escursioni ai laghi e agli alpeggi.
(Ph Ig: @4ever_young_silvia1512)

Bema (SO) — Bema viene considerata da molti un’isola circondata da valli, arroccata sul crinale orobico, con vedute panoramiche sulle Valli del Bitto. Il paese offre la possibilità di scoprire sia le antiche tradizioni, visitando i pascoli e le tipiche costruzioni rurali realizzate con tronchi di legno, sia la sua storia, ammirando gli affreschi religiosi e gli edifici medioevali presenti. Inoltre, per le persone amanti dei funghi, si possono fare passeggiate nei boschi, susseguite da meritate pause, in luoghi di ristoro dove è possibile gustare prodotti tipici Valtellinesi.
(Ph Ig: @andreabbax)

Albaredo (SO) — Albaredo, incluso nel Parco delle Orobie, offre occasioni uniche per passeggiate in una natura incontaminata e nel centro storico con murales che raccontano la storia del territorio. In questo scenario suggestivo vi è anche la possibilità di degustare i prodotti tipici locali quali il formaggio Bitto, i pizzoccheri e la polenta taragna. Molto frequentate la Festa patronale di San Rocco il 16 agosto e Gustosando nel mese di ottobre. La Valle è conosciuta per la presenza dell'antica "Via Priula", costruita dalla Repubblica Veneziana per il transito delle merci verso il centro Europa.
(Ph Ig: @clickalps)

Rasura (SO) — Il paese di Rasura si mostra al visitatore in tutta la sua pittoresca bellezza: le case e l’alto campanile della chiesa di S. Giacomo emergono dalla suggestiva linea di prati e boschi, mentre sullo sfondo fanno da cornice le cime della Val Gerola. Conosciuto per la produzione del “pezzotto” valtellinese, tappeto tipico con disegni geometrici e colori vivaci, il paese vanta la presenza di un vecchio mulino adibito a museo, dove è possibile riscoprire le antiche tradizioni e le fasi dalla lavorazione del granoturco e del grano saraceno, ingredienti principali della farina per la polenta taragna.
(Ph Ig: @paolabrunoli_)

La Bassa Valtellina offre una vacanza adatta sia a chi si vuole rilassare gustando i prodotti locali, sia a chi è in cerca di forti emozioni, che solo la montagna è in grado di offrire.

In autunno sono numerose le manifestazioni legate alle eccellenze enogastronomiche valtellinesi organizzate sul territorio, imperdibili appuntamenti dedicati ai sapori antichi della tradizione: dal bitto alle mele, dal vino ai formaggi, per soddisfare i gusti di tutti i palati.

I più sportivi possono scoprire itinerari escursionistici mozzafiato e sperimentare percorsi trekking a più livelli di difficoltà. Ma, senza allontanarsi troppo dal centro abitato, si possono fare anche tranquille passeggiate per le contrade.