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Via Mercatorum

La Via Mercatorum è un percorso montano che, per direzioni traverse, univa Bergamo e la Val Seriana con l'alta Val Brembana e con i valichi orobici.    La sua origine e anche la sua denominazione non è sempre comprovata dalle fonti antiche. Si tramanda però la tradizione di una via utilizzata dai mercanti - da cui il nome - e ancor più dai pastori transumanti fra le valli della Bergamasca. Alcuni autori spiegano la densità dei percorsi in questa parte delle vallate orobiche con la rilevanza che ebbero Dossena, centro minerario e pieve cristiana con vaste pertinenze, e Serina, capoluogo della Quadra di Valle Brembana superiore sotto Venezia, e del XX Distretto del Dipartimento del Serio, sotto Napoleone.  Vi convergevano strade da soma che non rispondevano esattamente al criterio apparentemente più semplice, quello cioè di scendere o risalire una vallata lungo il suo corso d'acqua, bensì di travalicare le montagne senza preoccuparsi delle lunghe e faticose ascese.  Per questo possiamo parlare di una via 'traversa', che consentiva però ai mercanti di raggiungere anche i borghi più lontani, anch'essi bisognosi di forniture, di scambi e commerci: il sale, lo zucchero, il vino, i semi, i teli di cotone, gli arnesi da lavoro e da caccia ecc... (Immagine di copertina: itinerari.bergamo.it)

Montecampione e Maniva

Montecampione si trova nel cuore della bassa Valle Camonica ed è una terrazza panoramica naturale sul lago d’Iseo che offre agli sciatori 20 piste, lunghe in totale 30 chilometri e che si snodano fino ad un’altezza di 2.000 metri. Gli 11 impianti di risalita partono direttamente dai complessi residenziali di Montecampione a quota 1.200 e si snodano fino al Residence Le Baite a quota 1800 m. Nella stagione invernale 2024-2025 sono attivi solamente gli impianti Baite, Larice e tappeto, a quota 1800 e Gardena, a quota 1200. Un’altra ski area perfetta per le famiglie e chi vuol sciare senza preoccupazioni è Maniva Ski: 17 tracciati, 40 chilometri di estensione, servite da 8 impianti, tra i quali la panoramica seggiovia Dasdana, che sale fino a 2.100 metri e regala una bellissima visuale che spazia dal Lago di Garda alla catena del Rosa. Sul Monte Maniva i must per gli sciatori provetti sono il tracciato della seggiovia Barard con i continui cambi di pendenza e che corre dentro e fuori i boschi e la pista storica Zocchi, una discesa che fa “toccare con mano” la bellezza della natura. Fuoripista non troppo impegnativi, ma panoramici, piste per gli snowboard, la pista per bob e slitte e trekking con le ciaspole ai piedi completano il divertimento sulla neve. - immagine di copertina: montecampioneskiarea.it
Montecampione e Maniva - immagine di copertina: Montecampioneskiarea.it

Cremona e la rete EastLombardy

Cremona e la sua dolcezza sono più vicine di quanto pensi
Marubini

Cipolla Rossa di Breme

Della Cipolla Rossa di Breme si hanno notizie che risalgono al X secolo, all’epoca della fondazione della celebre abbazia che nei secoli successivi divenne una tra le più importanti d'Europa.
Cipolla rossa di Breme

Museo Naturalistico Ferruccio Lombardi

A Stradella collezioni di notevole valore geologico

Bressana Bottarone

Bressana Bottarone (Barsàna Butaron in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 3.552 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Sorge nella pianura dell' Oltrepò Pavese, alla destra del fiume Po, presso la confluenza del torrente Coppa.Confina a nord con Cava Manara e Bastida Pancarana, ad est con Rea, Verrua Po, Pinarolo Po e Robecco Pavese, a sud con Casatisma e Castelletto di Branduzzo.Il Comune è costituito da tre nuclei abitativi: Bressana, Argine e Bottarone. Nel 1937 è stato eretto il Municipio che fa da sfondo scenografico alla lunga piazza, oggetto di un recente rifacimento che l'ha resa, oltre che zona pedonale, centro aggregativo e vitale per tutta la cittadinanza. A ridosso dell'argine del Po, si trova la località di Cascina Bella, un gruppo di cascine che fino agli anni '50 hanno costituito il centro dell'economia agricola del paese. Bressana Bottarone è un comune molto attivo dal punto di vista delle iniziative culturali, sociali ed aggregative; vanta di una Biblioteca Comunale con spazi polivalenti per adulti e sala ragazzi, dotata di circa 7000 volumi. Fonte: Comune di Bressana Bottarone

Panchina Gigante di Codevilla #139

La panchina di Codevilla affaccia sulla Pianura Padana, è situata in mezzo alle vigne sul colle La Guardia, nome che si deve all'epoca Napoleonica, quando era punto di osservazione delle milizie. Questa posizione è sicuramente uno dei punti panoramici più suggestivi di Codevilla, da cui godere una vista di oltre 180°. Nelle giornate limpide si può ammirare la valle con la vicina Voghera, il Duomo di Pavia e quello di Milano; sullo sfondo appare l'arco alpino, su tutti svetta il Massiccio del Monte Rosa. In prossimità, il paese di Codevilla, sormontato dal campanile della Parrocchia di Bernardo e della caratteristica Torre Vinaria (della Cooperativa Torrevilla). Alla destra l'antichissimo borgo di Mondondone, riconoscibile dal centenario boschetto di pini; la Frazione Piana di Codevilla ha un'antichissima storia alle spalle, luogo dove la leggenda narra fosse situata la reggia dei re longobardi. Sulla sinistra si possono osservare i profili delle colline Tortonesi e del Monferrato, con il Monviso sullo sfondo. Alle spalle un boschetto particolarmente rilevante per la biodiversità della flora presente. Il punto panoramico al quale si accede grazie ad un sentiero dalla dolce pendenza, attraversando vigneti, fino a raggiungere la cima del colle. Il sentiero prosegue a valle attraverso le vigne e appezzamenti boschivi fino all'antico edificio esagonale di Montelio, affascinante costruzione ottocentesca. E’ possibile lasciare la macchina all’Info Point in centro al paese e godersi una bella passeggiata in salita di 40 minuti (2,5 km), oppure usare i piccoli posteggi a disposizione che distano qualche centinaia di metri.

Il sentiero del Paese Fantasma

Rovaiolo ha una storia curiosa. Il paese infatti è diviso in due: Rovaiolo Nuovo e Rovaiolo Vecchio. Quest'ultimo oggi è un paese abbandonato costituito da un gruzzolo di case, realizzate in pietra e con i tipici tetti neri che venivano costruiti in epoca passata. Dopo la Seconda Guerra Mondiale Rovaiolo Vecchio venne fatto evaquare in quanto si riteneva che l'erosione prodotta dal torrente Avagnone potesse far franare il paese. Gli abitanti furono fatti sfollare e costituirono il loro nuovo paese Rovaiolo nuovo. Da allora ad oggi il tempo ne è passato, ma Rovaiolo Vecchio seppur disabitato, non solo non è franato, ma continua a mantenere il fascino di un tempo con i suoi terreni coltivati a patate ma chiamato Paese Fantasma. (fonte Proloco Brallo di Pregola) Da Bocco (1072 m) una comoda strada forestale che prosegue in quota conduce a Corbesassi (3.2 km, 919 m), da qui si segue la strada asfaltata che porta a Ponti(4.4 km, 822 m). Ancora lungo strade sterrate si scende a Lama (7.7 km, 508 m) per seguire poi dei tratturi che portano al Torrente Avagnone (8.7 km, 409 m). Una breve salita prima di raggiungere Rovaiolo Vecchio (9.4 km, 502 m), il paese fantasma. Partenza: Frazione di Bocco - Brallo di Pregola Arrivo: Rovaiolo Vecchio Lunghezza: 9,3 km Difficoltà a piedi: Media Segnaletica: 131 Tempi di percorrenza: 02:28 (hh:min) Periodo consigliato: Tutto l’anno Photo: Oltrepolombardo

10 ciaspolate in Lombardia

Scegliete un percorso tra i boschi o cimentatevi in un sentiero panoramico per la vostra ciaspolata!
10 ciaspolate per tutti in Lombardia

Torre di Castelvecchio- Museo Corrado Bocchi

Sali sul Belvedere della Torre di Castelvecchio di Castel Goffredo (Mantova) e scopri il nuovo percorso museale con vista sull’Alto Mantovano.

CicloVia del Bitto

Percorso Ciclopedonale in Alta Quota

A tavola con Bagòss: Re di Bagolino

“Cuore e braccia, passione e tradizione, il solo modo che conosciamo per fare il formaggio.” È il mantra della famiglia Buccio, quello che li accompagna nel lavoro quotidiano e che ricordano ai clienti de “La Malga del Re”. Perché se è vero che il Bagòss nasce dal buon latte vaccino di Bagolino, con l’aggiunta di un pizzico di zafferano, è altrettanto vero che non possono mancare l’amore per il proprio territorio e la volontà di conservare e innovare una grande tradizione. Tutto questo è il Bagòss, prodotto con latte di vacche di razza bruna nei pascoli di Bagolino. È a questo fantastico prodotto, che i Buccio stagionano anche fino a 6 anni, che la famiglia ha dedicato “La Malga del Re”.Una sfida che trova ampi rinascimenti negli appassionati di montagna e di prodotti tipici e genuini. E noi a questa schiera ci uniamo, per conoscere il Bagòss e i Buccio. Gianluca ci fa da cicerone e, circondati da forme di formaggio, racconta le fasi di produzione del Bagòss il ritmo che scandisce le sue giornate. Guidati, degusteremo il Re e altri prodotti della montagna serviti con verdure locali sott’olio, confetture a Km 0, polenta e un ottimo calice di rosso.Nella bella stagione, chi lo desidera potrà raggiungere i pascoli e visitare la produzione in alpeggio: un sorso di latte e un saluto alle brune!