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Say cheese! Un sorso di storia- Tour con degustazione

Cosa farai -          Visita al Palazzo Visconti di Brignano -          Visita un caseificio -          Visita un birrificio artigianale Cosa ti aspetta Partenza al mattino presto per visitare un piccolo caseificio ed assistere alle fasi di lavorazione dei pluripremiati prodotti caseari biologici. A seguire visita, con spiegazione del processo produttivo, ad uno dei più rinomati birrifici artigianali della bergamasca. Sostanziosa degustazione dei prodotti delle due realtà visitate. Nel pomeriggio visita a Palazzo Visconti di Brignano, citato da Manzoni come dimora dell’Innominato, offre al visitatore la possibilità di percorrere numerose sale affrescate, che lo rendono una delle pagine più riuscite del barocco lombardo. L’escursione si effettua con un minimo di 20 e un massimo di 30 persone.  

Tour privato Fast track Terrazze

Tour privatio 1-6 visitatori. Una visita mozzafiato sulla città che sale.

A spasso per i fontanili

I fontanili rappresentano un patrimonio importante della Pianura Padana sia per gli aspetti naturalistici e paesaggistici, sia per gli aspetti storici. Nella prima parte del percorso verrà illustrata l’evoluzione di questi ambienti naturali molto antichi, partendo dalla storia dei monaci cistercensi, che nel Medioevo introdussero la marcita. Il percorso proseguirà con una facile escursione guidata che porterà i ragazzi alla visita del fontanile e alla scoperta delle bellezze naturalistiche e ambientali del Parco del Ticino. Al termine della visita pranzo al sacco. Visita dell’Abbazia di Morimondo fondata nel 1134 da un gruppo di monaci cistercensi provenienti dal Monastero di Morimond in Francia. Nel 1136 iniziarono i lavori di edificazione e da allora tale luogo è divenuto centro di cultura e spiritualità in quel lembo di terra lombarda, lambita dal Ticino, che si pone tra Pavia e Milano. Si visiteranno: l'Abbazia, il monastero, il chiostro e la sala capitolare.

Sempre più in alto- Il nuovo profilo di Milano

In passato erano il Duomo, la Torre Velasca, il Grattacielo Pirelli a riempire il cielo di Milano. Oggi nuovi giganti di vetro e acciaio ne ridisegnano il profilo. Era il 1910 quando Boccioni si ispirò alla città di Milano per dipingere la celebre opera "La città che sale", celebrazione della Milano nuova, della Milano moderna.  Tra urbanistica e architettura, scopriremo una Milano moderna e contemporanea. Nel dopoguerra in città spuntarono diverse architetture verticali divenute poi simboli di una metropoli moderna. I nuovi grattacieli sono sorti quasi tutti nella stessa zona che già negli anni ‘50 si sviluppò con una spinta verso l’alto. Qui si elevano le Torri Galfa e Breda e il capolavoro di Giò Ponti, il Grattacielo Pirelli. Ed eccoci agli anni 2000, nella zona tra Porta Nuova e il quartiere Isola. Da Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale, al Bosco Verticale di Boeri alla nuova piazza Gae Aulenti con la Torre Unicredit di Cesar Pelli, al Diamante. 

L’Ospedale di Niguarda: arte e storia di un’istituzione tutta milanese

Una lunga e sorprendente storia di generosità e di ingegno
Ospedale di Niguarda, Gruppo  scultoreo di A. Martini

Trekking nelle Alpi Orobie – 2 giorni

Due giorni alla scoperta delle Alpi bergamasche

Vigevano, città ducale

A pochi chilometri da Milano, superato il fiume Ticino, si entra nel territorio della Lomellina, dove fu introdotta nel 1470 nella pianura padana la coltivazione del riso, ingrediente base della cucina milanese. 

Sulle orme di S.Riccardo Pampuri

Proposta per gruppi

Museo Mineralogico e Naturalistico

Scopri a Bormio un'incredibile raccolta di oltre 14.000 minerali provenienti da tutto il mondo.

Val Belviso

Val Belviso

Val Bondone

La Val Bondone, attraversata dall’omonimo torrente, è una delle valli meno conosciute del Parco delle Orobie Valtellinesi ma che nasconde angoli di estrema bellezza. Lasciando l’auto nel caratteristico borgo di Bondone (1200 m), dove è subito ben visibile la chiesa dedicata all’Assunta, la strada sale per il primo tratto tra boschi di abete rosso e larice fino ad arrivare alle baite di Monte Basso (1570 m). Continuando su un sentiero più ripido verso la malga di Cantarena (2070 m) la valle si apre e il paesaggio aspro evidenzia l’azione di modellamento delle rocce operata dai ghiacciai. In questa zona possiamo osservare diversi laghetti tra i quali il più importante è quello di Cantarena o del Selù a quota 2260 m. La Val Caronella e la Val Bondone sono Sito si Importanza Comunitaria, Rete Natura 2000. -Foto archivio Parco delle Orobie Valtellinesi
bondone

Val Caronella

La Val Caronella, all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi, offre itinerari escursionistici adatti a tutti con la possibilità di osservare stupendi panorami sulla media Valtellina. Raggiunto l’antico borgo di Carona (scendendo da Aprica verso Sondrio e deviando per la Val Belviso e successivamente per Carona), dove possiamo lasciare l’auto e ammirare l’antica chiesetta dedicata a S. Omobono risalente al 1400, inizia una strada sterrata che ci porta senza grossa fatica prima alle baite di Pra’ di Gianni (1350 m) e dopo poco all’area attrezzata di Pra’ della Valle (1370 m). Da questo punto è facile osservare e raggiungere le caratteristiche cascate per poi continuare su un sentiero più ripido e raggiungere la malga Caronella (1860 m). Per i più allenati il sentiero sale verso il passo di Caronella a quota 2600 metri (itinerario di 4/5 ore) per poi scendere per l’alta valle del Serio verso i bacini del lago del Barbellino dove si trovano il rifugio Barbellino e il Rifugio Antonio Curò.  La Val Caronella e la Val Bondone sono Sito di Importanza Comunitaria, Rete Natura 2000.
Val Caronella