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Da Pizzino al Rifugio Gherardi

Percorso in montagna, adatto a tutti
Da Pizzino al Rifugio Gherardi

Da Branzi al Rifugio Laghi Gemelli

Sentiero del Partigiano, alla volta del Rifugio Laghi Gemelli
Da Branzi al Rifugio Laghi Gemelli

Alla scoperta del Pizzo Tornello

Un’escursione lunga, ma che sa ripagare di tutti gli sforzi compiuti grazie alla tranquillità e alla bellezza da cui si viene circondati durante la camminata.   La Val di Scalve nasce direttamente dalle pendici della Regina delle Orobie, la Presolana, ed è la valle bergamasca più isolata dalla pianura: un piccolo scrigno in cui godersi un giorno di pausa dal mondo. La partenza avviene dal piccolo paese di Vilmaggiore. Da subito il sentiero inizia a salire ripido, immerso in abetaie ampie e ricche di fauna. Dopo 400 metri di dislivello gli alberi si diradano e lasciano spazio ad ambie radure e ad una stupenda vista sulla Nord della Presolana.Seguendo sempre il sentiero ben segnato da bolli e ometti, si raggiunge la deviazione per la baita di Varro e subito dopo l’omonimo lago, un bellissimo specchio d’acqua cristallina che riflette le cime circostanti! Il sentiero continua fino alla sella che divide il Tornone dal Tornello, da cui si imbocca la facile cresta verso nord e si raggiunge infine la assai panoramica vetta. Per la via di discesa si può infine optare per una deviazione verso il vicino rifugio Tagliaferri, dove godersi un meritato pasto a base di prodotti locali!
Alla scoperta del Pizzo Tornello

Sui luoghi della Prima Guerra Mondiale

Questo itinerario è interessante, sia da un punto di vista naturalistico e paesaggistico, sia da un punto di vista storico, per le notevoli testimonianze risalenti alla Prima Guerra Mondiale.   L’itinerario inizia a Viggiù, in provincia di Varese, dove si può lasciare la propria automobile all’inizio della mulattiera “Sentiero degli Alpini”, dopo una cappella votiva per poi proseguire a piedi, sempre su strada asfaltata, ma vietata alle auto, per un paio di tornanti; questa strada porta ad un sentiero che devia a destra e sale nel bosco. Si procede per alcuni tornanti, circondati da alberi, fino a scorgere un piccolo sentierino che porta al primo belvedere sul Porto Ceresio e il suo lago. Ritornando, sui propri passi, fino al sentiero principale, si continua a percorrerlo fino ad incrociare nuovamente la strada asfaltata. Qui è possibile procedere a sinistra sulla strada per arrivare alle grandi antenne e alla cima del Monte Orsa, oppure scendere dalla strada asfaltata (consigliata al ritorno) o procedendo per una strada che porta alla cannoniera principale sotto il Monte Orsa. Prendendo per la cima del monte e prima di arrivare alle grandi antenne si vede un primo cancello in ferro che permette di entrare in una delle gallerie scavate a difesa del monte, è possibile visitarla in sicurezza ma serve una torcia.Uscendo dalla galleria, dopo aver salito un facile tratto su rocce, si può ammirare la croce di ferro del Monte Orsa e la magnifica vista sul Ceresio, il ponte di Melide e Lugano. Dopo una pausa, per ammirare il panorama, si continua a destra della croce, il sentiero qui è un po’ nascosto dalla vegetazione che si dirada però velocemente in discesa, vicino alla cresta del monte, fino ad arrivare ad un punto dove si costeggia la strada Cadorna.Ripercorrendo a ritroso questo tratto si possono esplorare le postazioni di artiglieria sotterranee (una attrezzata con un grande cannone da campagna 105/22 modello 14/61 ridotto da obice da campagna austroungarico) oppure è possibile proseguire lungo il sentiero, che conduce alle trincee della Linea Cadorna. Qui un dedalo di gallerie sotterranee e scalette portano in alto dove si può ammirare il panorama sul Ceresio, oppure a piccole fessure create per le mitragliatrici, nascoste al nemico nella vegetazione ben tenuta.Si procede poi verso la parte delle trincee che portano al Monte Pravello con un susseguirsi di scorci e una salita in trincea che alterna sentiero a scalette sempre ben tenute, seguendo le indicazioni bianche e rosse sulle rocce, oppure la ben più larga strada Cadorna all’interno del bosco con la chiara cartellonistica. Arrivati in cima al Monte Pravello si scorge la croce di sasso e la guardiola in cemento posta a controllo del confine con la Svizzera, appena dopo un cartello rosso in metallo. Da qui, ancora una volta, si apre il panorama sul Ceresio, sul Canton Ticino col ponte di Melide, il Monte San Giorgio (UNESCO) e Lugano più a destra.Scendendo da dove si è arrivati, appena sotto la cima del Pravello, è possibile scegliere di scendere seguendo la strada Cadorna sterrata, ampia e con bassa pendenza fino a raggiungere il Rifugio Monte Pravello.Si prosegue incrociando nuovamente la strada asfaltata e questa volta la si segue in discesa incontrando sul percorso altre gallerie tutte da esplorare e ad un tornante, la deviazione per l’interessante “cava La Brusata”, recuperata dall’associazione “Amici del Monte Orsa”. Da queste cave si estraeva fin dal 1400 la “pietra grigia” che è andata ad ornare i più importanti monumenti italiani e del mondo, tra cui alcune colonne del Duomo di Milano, della Mole Antonelliana a Torino e della Cattedrale di Lugano.I massi estratti venivano portati ai laboratori nel sottostante paese di Saltrio su carri appositamente costruiti trascinati da buoi e qui trasformati dalle abili mani di artisti della pietra in colonne, capitelli, acquasantiere, altari e portali.Ritornando alla strada asfaltata si prosegue godendosi i panorami che si aprono verso i paesi di Saltrio, Viggiù e Cantello, fino a ritornare al parcheggio a lato strada dove abbiamo lasciato l’automobile. Ci vogliono un'ora per salire e scendere dal Monte Orsa, 20 minuti per passare dall’Orsa al Pravello, e va dedicato, il resto del tempo disponibile, per esplorare la Linea Cadorna con le sue gallerie e cannoniere.
Sui luoghi della Prima Guerra Mondiale

Palazzo del Podestà

All’ombra del Campanone di Bergamo, in Piazza vecchia, il Palazzo del Podestà vi racconta una storia dalle origini lontane:la storia del Cinquecento!
Al suo interno il Museo storico del Cinquecento

Rocca di Bergamo

Sorge sul colle di Sant'Eufemia, la Rocca di Bergamo ha sempre avuto una funzione difensiva. Un luogo di insediamenti celtici e romani.
Rocca di Bergamo

Val Cavallina: alcuni buoni motivi per visitarla

Due castelli, un lago, un oratorio affrescato da Lorenzo Lotto e perfino un centro termale: la Val Cavallina ti aspetta! A Trescore Balneario, il cuore della Val Cavallina, sorge la cappella Suardi, affrescata nel 1500 dal grandissimo pittore veneto Lorenzo Lotto. Il suo Cristo - vite è un capolavoro assolutamente da ammirare. Una chicca: all’ingresso della Cappella, Lorenzo Lotto si è autorappresentato vestito da cacciatore, accompagnato da una civetta… cercalo! In Val Cavallina risplende un piccolo lago, raccolto tra alte montagne. Hai a disposizione diversi tipi di imbarcazioni per solcare le sue acque e scoprirne gli angoli più nascosti. Su questo lago si affacciano diversi manieri: dal meraviglioso castello medievale di Monasterolo a quello di Bianzano che possiede una storia misteriosa riconducibile ai Templari. La Val Cavallina infine possiede acque termali tra le più ricche di zolfo in Italia: il centro termale di Trescore che le utilizza è da secoli un luogo dove fare il pieno di salute.

La Funicolare

Scopri a San Pellegrino Terme, la Funicolare, un esempio del fiorire della Belle Èpoque.

Sentiero del Viandante

La sponda orientale del Lago di Como è stata interessata fin dall'antichità da una serie di sentieri che collegavano Milano ai passi alpini.   Nei primi decenni dell'Ottocento, l'apertura di una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio (realizzata tra 1817 e 1834) provocò il progressivo abbandono del precedente sistema di strade. Solo in anni recenti è stato riscoperto il Sentiero del Viandante che corre a mezza costa sulla sponda lecchese del Lago di Como, da Abbadia Lariana a Morbegno, con alcune varianti possibili. Si tratta di un cammino molto panoramico, che prevede tratti in salita per arrivare in quota, tratti relativamente pianeggianti, e tratti in discesa per tornare alle località sul lago. Si cammina tra boschi, alpeggi, piccoli borghi per arrivare alle località della riviera, ricche di storia e cultura. Se lungo il cammino può essere difficoltoso trovare acqua o luoghi di ristoro, le località sul lago offrono ogni tipo di servizi, e sono in genere ben collegate con la ferrovia.  
Sentiero del Viandante

Pinacoteca Casimiro Ottone

Pinacoteca civica di Vigevano
Pinacoteca di Vigevano

Area camper di Menconico

L’area camper di Menconico in Oltrepò Pavese, dispone di bagni, doccia, spogliatoi, zona con lavatrici a disposizione dei camperesti. L’area è perfettamente illuminata e ogni piazzola dispone di presa di corrente. Adiacente all’area camper  trovate la Tana del Lupo che funziona come bar e tavola calda sempre aperto. L’area è facilmente raggiungibile tramite strade provinciali e statali. È situata in zona tranquilla tra il verde delle montagne dell’alta valle Staffora. Dall’ area camper si raggiunge facilmente il Mulino Spalla, edificio storico; questo mulino ha giocato un ruolo fondamentale durante il periodo della guerra sfamando gli abitanti locali e per coloro che venivano dalla Liguria prendendo la farina in cambio di sale marino. E’ un ottimo punto di appoggio per chi vuole effettuare escursioni o andare alla ricerca di castagne. Telefono: +39 350 506 7428

Museo delle Api

A Montalto Pavese scopriamo i segreti del mestiere dell'apicoltore