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Verso lo storico albergo del Pertüs

Un piacevole itinerario ad anello tutto da vivere quello che porta dal piccolo comune di Carenno sino all’ex Grande albergo del Pertüs.   Un edificio affascinante e dalla storia emblematica, scelto come luogo di soggiorno dal turismo del primo Novecento venne definitivamente chiuso negli anni Ottanta e così cristallizzato in quell'epoca di grande successi. Partendo dalla Ca’ Martì, la quattrocentesca sede del museo nel centro di Carenno, si arriva all'oratorio di San Domenico, rinomato perché affrescato all’interno dall’unica allegoria macabra esistente nel Lecchese. Con una breve deviazione, è visitabile la cava Garghentini, storico giacimento di calcare dolce per edilizia.Imbocchiamo il sentiero 815 che sale lungo le pendici del monte Ocone: si incontrano una cava di «spolverino» (l’intonaco di un tempo), il nucleo rurale di Monte Basso, la ben conservata calchera dell’Ocone e l’omonima e cava, posta proprio in corrispondenza del piano di faglia che divide la dolomia del gruppo del Resegone dal calcare di Zu.Transitando dallo storico passo degli Spagnoli o del Pertugio (appunto il Pertüs, nel dialetto locale), si giunge all’ex Grande albergo, a 1.183 metri di quota, meta turistica a 5 stelle di un tempo. Lungo il percorso della Dol (Dorsale orobica lecchese), si arriva in seguito alla Forcella Alta, col suo caratteristico laghetto e i ristori che consentono di rifocillarsi.Per tornare verso Carenno si può seguire il sentiero 817, uno degli antichi percorsi che presenta ancora ben conservati tratti di rissöl, la tipica selciatura in uso sulle mulattiere della zona. La Valle Imagna, con il suo notevole patrimonio storico e naturale, regala angoli suggestivi a chi è alla ricerca di pace e divertimento in montagna.
Verso lo storico albergo del Pertüs

I terrazzamenti del Monte Barro

Questo itinerario è il primo dei tre che concluderanno la serie di percorsi del progetto InTERRACED-net. Questo primo sentiero si sviluppa lungo i paesaggi terrazzati alle pendici del Monte Barro, a testimonianza dell’intensa attività agricola che si è sempre svolta nel territorio brianteo. Al particolare aspetto dei terrazzamenti si alternano vedute del lago di Annone che delimita il confine con la pianura e del fogliame argenteo degli uliveti che risplende sulle colline. Giungendo col treno alla piccola stazione di Sala al Barro, lungo le sponde del lago di Annone, si sale verso villa Bertarelli, luogo di delizie e riposo dei nobili milanesi, con il bel giardino terrazzato all’italiana. Da qui si cammina tra boschi e scorci panoramici alla volta di Cascina Migliorate, da cui si gode una bella vista verso i laghi della Brianza. La visita al Museo Etnografico permette di fare una pausa lungo la salita all’eremo; qui si possono scoprire oggetti di vita quotidiana, legati al lavoro dei campi che per tanti secoli ha interessato quest’area.Dopo una breve ma impegnativa salita si giunge a un antico complesso fortificato di età gota, risalente al V secolo d.C., che si estende su un pianoro di mezzacosta in un incantevole bosco di faggi. La leggenda racconta che fosse la sede di una mitica città abitata da un nobile signore del luogo. L’ultima salita tra imponenti faggi permette di raggiungere l’eremo dove sorge la chiesa tardo gotica di S. Maria. Nelle belle giornate dalla terrazza panoramica si aprono ampi panorami sui laghi di Annone, Pusiano e Alserio, sul Monte di Brianza e lo sguardo giunge fino ai grattacieli di Milano. Al ristorante dell’eremo si può rifocillarsi con i piatti tipici della tradizione contadina, a cominciare dai salumi e formaggi di produzione locale per proseguire con i primi e secondi piatti tipici della tradizione lombarda, accompagnati da verdure e ortaggi che provengono dalle coltivazioni che si sviluppano alle pendici del monte. Il cammino prosegue lungo il sentiero delle torri gote, dove si incontrano i resti delle torri di avvistamento che costituivano l'antico sistema difensivo a protezione dell’eremo. Una lunga discesa all’interno del bosco porta a Galbiate, termine della camminata.
I terrazzamenti del Monte Barro

Borghi Pavia

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Cattedrale e Torrazzo

Un orologio astronomico, pitture di pregio, una vista stupenda sulla città. La Cattedrale e il Torrazzo sono i simboli di Cremona
Cattedrale di Cremona @inlombardia

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Parco delle Terme di Boario