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Val Masino, cuore selvaggio delle Retiche

Attività all’aria aperta e relax nella piccola Yosemite d’Europa. Montagne e vallate dove la natura domina e l’uomo che la vive rispetta la sua bellezza
Val Masino, cuore selvaggio delle Retiche

Tignale

In splendida posizione sul lago di Garda su un altopiano di ulivi e frutteti, si compone di sei piccoli nuclei insediativi.
TIGNALE_Panorama_LIB_Ufficio unico del turismo

Scialpinismo in Valmalenco

Alcuni itinerari classici di scialpinismo in Valmalenco
Scialpinismo in Valmalenco

Il sentiero di Leonardo

Un percorso a piedi di 540 Km sui luoghi leonardeschi
Il sentiero di Leonardo

MUSEI CIVICI DI MONZA

Dopo 30 anni di chiusura, nel 2014 i Musei Civici monzesi hanno riaperto al pubblico, ospitati nel complesso medievale conosciuto come Casa degli Umiliati. Edificio un tempo luogo di riunione e preghiera degli Umiliati, potente ordine religioso nato nel XIII secolo da presupposti pauperistici e soppresso nel 1571, su iniziativa di San Carlo Borromeo. Il percorso espositivo del museo si sviluppa su due piani in circa 900 metri quadri di spazi e consente di ammirare dipinti e sculture che rappresentano la storia della città: reperti archeologici, vestigia medievali, dipinti e sculture dal XVI al XXI secolo. Nelle prime due sezioni del piano terra si trovano i reperti più antichi: lapidi, monumenti funebri, are votive e parti di edifici monumentali databili dal I secolo d.C. al IV secolo d.C., tra cui un’epigrafe, scolpita nel granito di un’ara votiva in cui è tramandato l’antico nome dei monzesi, Modiciates; è presente inoltre una piccola, ma significativa raccolta di reperti medievali che raccontano aspetti e abitudini della realtà monzese nel Medioevo. La terza sezione è dedicata alle opere di arte contemporanea della Biennale Giovani. Al primo piano, in dieci sale espositive sono invece esposti i grandi capolavori della collezione monzese, con opere di spicco dell'Ottocento e del Novecento. La Sezione di arte antica apre il percorso espositivo con opere databili dal XVI al XVII secolo che compongono il nucleo originario della collezione civica, disposte secondo un ordinamento che segue le grandi aree tematiche rinascimentali e barocche: pittura sacra, mitologia e natura morta. Nella sezione successiva, ampio spazio è dedicato alle opere dell’ottocento monzese con gli splendidi paesaggi rurali di Eugenio Spreafico, gli scorci della vecchia Monza di Emilio Borsa, le vedute suggestive di Pompeo Mariani fino alle opere del celebre pittore monzese, Mosè Bianchi a cui è dedicata la sezione successiva con l’esposizione di due opere grafiche legate alla pratica dell’affresco, tecnica antica esercitata dal Bianchi negli anni centrali del suo operato. Nella sezione sette spiccano i personaggi illustri italiani e stranieri, disposti secondo un allestimento che ripropone una vera e propria “Galleria dei ritratti”. In ordine cronologico, a partire dal XVI secolo, sono raffigurati prìncipi, prelati, alti funzionari, giovani donne, poeti, letterati e celebri capitani d’industria, autori di un fondamentale contributo alla ricchezza economica e sociale di Monza. Ancora l’Ottocento italiano nell’ottava sezione in cui si possono ammirare nuovamente le tele di Mosè Bianchi, Pompeo Mariani, Eugenio Cecconi, Guido Cinotti e le sculture di Giuseppe Grandi ed Ernesto Bazzaro. L’arte contemporanea è invece protagonista dalla nona alla dodicesima sezione attraverso l’esposizione di opere del primo Novecento fino agli anni ’50, con le opere dei vincitori delle Biennali degli anni ‘20 e i lavori degli illustri insegnanti dell’Isia -  l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – tra cui spiccano la scultura in gessa del celebre Arturo Martini, la Leda col Cigno, e il bassorilievo di Marino Marini, San Giorgio il Drago. Di grande pregio anche la sezione dedicata alla ceramica con le opere del sardo Salvatore Fancello. Conclude il percorso museale una sezione dedicata al volto della città di Monza, con l’intento di presentare attraverso le opere esposte alcuni grandi momenti della storia della città. Uno dei dipinti in assoluto più celebri e amati è la grande Veduta della contrada Nuova in Monza di Angelo Inganni.
Musei Civici

Con le due ruote tra Mantova e il Mincio

Oggi andremo a percorrere un itinerario adatto per una giornata di relax in pieno spirito contemplativo, grazie alle bellezze che circondano Mantova e seguendo le anse del fiume Mincio; il tour complessivamente ha una lunghezza di circa 160 Km.   L’itinerario parte da dove nasce il fiume Mincio, sul Lago di Garda e più precisamente a Peschiera del Garda, facilmente raggiungibile dall’autostrada Milano - Venezia. Imboccata la strada regionale SR249 e attraversate le località di Borghetto sul Mincio e Valeggio sul Mincio - sempre in Veneto -  si intraprende la Via I Maggio in direzione Mantova. Questa zona, nel Medioevo, rappresentava un territorio di confine ed era costantemente oggetto di contese tra le Signorie di Milano, Mantova e Verona, anche a causa della presenza di uno dei più comodi e sicuri guadi del fiume Mincio. Riprendiamo il nostro percorso, passando da Pozzolo sul Mincio attraversiamo il Parco del Mincio, nel cui territorio si intrecciano storia, archeologia, arte, ambiente. Il nostro tragitto prosegue imboccando la “SP21” in direzione Goito, Maglio, Longhini e giungiamo finalmente a Mantova. Questo importante capoluogo è stato nominato nel 2016 Capitale Italiana della Cultura, ed in precedenza Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, grazie alle eredità artistiche e monumentali lasciata dalla nobile famiglia dei Gonzaga, che ne hanno fatto il fulcro del Rinascimento italiano e la capitale europea a quei tempi più importante. Durante la visita alla città potrai scoprire il Palazzo Ducale, con la Camera degli Sposi dipinta da Mantegna, la casa in cui visse l’artista, la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova e la Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti. Mantova è ricca di storia e nel passato era considerata un avamposto strategico; lo testimoniano i tanti castelli che punteggiano la città e la provincia, tra i quali il più importante è il Castello di San Giorgio, uno dei monumenti simbolo di Mantova: fu residenza di Isabella d'Este e accolse artisti del calibro di Mantegna, Leonardo da Vinci e Ludovico Ariosto.Conclusa la visita a Mantova inforchiamo nuovamente le nostre moto e ci dirigiamo a Sabbioneta passando per la “SP409”, una meravigliosa città “ideale” a misura d’uomo, creata dal nulla nella seconda metà del Cinquecento da Vespasiano Gonzaga Colonna, là dove non c’era altro che malaria e paludi da bonificare. Questo microscopico mondo sembra slegato dall’ambiente rurale che lo circonda: è un lembo di terra sabbiosa (da cui il nome del borgo) bagnato dal Po e dall’Oglio.  Tutto è incredibile: la galleria coperta, con l’eternità impressa in ogni pietra, il delizioso Teatro all’Antica, le meravigliose stanze del Palazzo Ducale con i soffitti lignei in elaborato stile manierista, su cui Vespasiano posò l’ultimo sguardo, il palazzo Giardino o il suo mausoleo. Parliamo del pranzo, ora, ricordandoci che siamo in una Provincia in cui la parola enogastronomia è tutta a lettere maiuscole. Innanzitutto i vini bianchi e rossi; qui si produce anche il Lambrusco Mantovano.  Il consiglio è di assaggiare proprio la cucina tipica del mantovano, in particolare, è definita "di prìncipi e di popolo": raffinata per la corte dei Gonzaga, ma anche popolare, poiché sa trarre anche dagli ingredienti poveri, gusto e spessore. Le erbe selvatiche vengono usate per condire i capunsei, gnocchi di pane, o per insaporire frittate e crespelle. Molto apprezzati sono anche i tortelli di zucca conditi con mostarda (quella mantovana è con le cotogne). Il ripieno degli agnolini invece è sempre diverso a seconda della zona in cui li si assaggia. Da ricordare che Mantova è terra di produzione del vialone nano, riso pregiato con cui si fanno risotti spettacolari, cotti con il metodo alla mantovana. Chi ama i salumi apprezzerà la Coppa DOP, il Salame Mantovano DOP, il Cotechino Vaniglia e la Salamella Mantovana, da accompagnare con dell'ottimo vino rosso. Tra i formaggi eccelle il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Per stomaci pronti a tutto, come non ricordare il “gras pistà”, oppure il pesce gatto fritto; invece chi desidera restare più leggero apprezzerà il luccio in salsa. Alla fine di questa guida non possono mancare i dolci: possiamo assaggiare il "sugolo", un budino all'uva e la sbrisolona, a base di mandorle, e gli altri numerosi dolci tipici della zona. A questo punto non ci resta che proseguire il tragitto pianeggiante arrivando dopo qualche chilometro a Rivarolo, per poi continuare per Peschiera del Garda dove si conclude il nostro viaggio.  Questo itinerario è sì percorribile in una giornata, ma il consiglio è quello di concedersi un intero weekend, soprattutto per fermarsi a Mantova, città che andrebbe scoperta in almeno una giornata intera.

Scopri l'Alto Garda bresciano

Paesi a strapiombo sull'acqua, con vedute da vertigini. E strade scavate nella roccia, aspre come...
www.livelagodigarda.it

Santuario della Beata Vergine dei Miracoli

Scopri il Santuario di Saronno

Andar per castagne in Lombardia

Alcuni consigli per una gita o una rilassante passeggiata nella natura
Andar per castagne #inLombardia

FranciacortaSlow- Percorso Blu

Percorso che punta dritto al cuore della Franciacorta per coglierne ogni battito. Il cammino può essere percorso in 2 tappe
FranciacortaSlow - Percorso Blu - Il Dossello Monterotondo di Passirano - ph: Riccardo Ferrari

Gargnano

Gargnano: uno dei più bei centri storici del lago di Garda.
Lungolago e Centro di Gargnano

Tessera open- Corsi @ piscine di Ponte S. Pietro

COSA FARAI Ottieni una tessera open per frequentare corsi in acqua alle piscine di Ponte San Pietro.Segui lezioni di acqua gym, cross training, acqua benessere e acqua pilates liberamente. COSA TI ASPETTA Ricevi una tessera da 18 o 36 ingressi per frequentare corsi in acqua presso le piscine di Ponte San Pietro. La tessera ti dà diritto a partecipare alle lezioni di acqua gym, cross training, acqua benessere e acqua pilates alle quali potrai accedere liberamente in base al calendario delle lezioni. L’accesso allo spogliatoio è possibile a partire da 15 minuti prima dell’inizio della lezione. E’ obbligatorio il certificato medico per attività sportiva non agonistica in corso di validità. Si ricorda che in vasca è obbligatorio l’uso del costume da bagno e della cuffia. GIORNI E ORARI DEI CORSI: lunedì 14.40 in vasca fisioterapica; martedì 9.00; mercoledì 10.30; giovedì 14.40 in vasca fisioterapica; venerdì 9.00. Giorni dell'anno in cui non ci saranno corsi: 6 ottobre; 1 novembre; 8 dicembre; dal 24 dicembre al 6 gennaio. Cosa include l'offerta-  Ingressi ai corsi specificati.-  Utilizzo degli spogliatoi, servizi igienici e docce. Non include-  Utilizzo di phon asciugacapelli. Riduzioni: sconto del 10% per i residenti a Barzana, Bonate Sotto, Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco, Mapello, Paladina, Ponte San Pietro, Ponteranica, Pontida, Sotto Il Monte XXIII, Suisio, Terno D’Isola, Torre De Busi e Valbrembo.