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Da Varese a Sesto Calende

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Valfurva

Valfurva (SO)

Chiesa di S. Stefano

La parrocchiale di Santo Stefano è di origini antichissime. Le sue strutture originarie sono oggi nascoste da restauri e rifacimenti; perfino l'orientamento è rivolto in senso contrario a quello primitivo. L'interno, a tre navate, fu affrescato nel 1899 dal Tagliaferri, un artista originario di Pagnona; notevole, nel catino dell'abside, il martirio di Santo Stefano. Nel presbiterio ci sono due quadri del pittore Castelli da Menaggio, rappresentanti due miracoli eucaristici: l'ostia sanguinante sotto il pugnale dei protestanti e un comunicando sacrilego che stramazza davanti a S.Carlo Borromeo. Sopra l'altare della Madonna, nella testata della navata sinistra, si trova una copia del dipinto di Bernadino Luini riproducente Maria con Gesù ed un angelo, il cui originale si trova al Louvre. L'altare è circondato da settecenteschi medaglioni in rame a olio, con scene della vita della Madonna. Nella navata di destra un telo di notevoli dimensioni ma di autore ignoto, raffigura S.Giorgio mentre l'altare del Sacro Cuore è ornato da stucchi settecenteschi di maestri intelvesi. Sempre nelle navate minori sono collocate due grandi tele di Scuola Fiamminga (sulla sinistra la nascita della Madonna e sulla destra la Pietà). Continuate la vostro scoperta del borgo di Menaggio seguendo l'itinerario storico.

Nel silenzio del bosco, tra abeti e larici

Santa Caterina Valfurva è uno dei paesi all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio e conserva, tanto nei suoi edifici, quanto nelle tradizioni, il suo spirito alpino.   Situato al culmine meridionale della Valfurva, al confine con la val di Gavia, è raggiungibile in auto dirigendosi verso Bormio e successivamente seguendo le indicazioni per Santa Caterina distante solo 13 km da quest’ultimo.All’inizio del paese si trova un ampio parcheggio a più piani dove è consigliabile lasciare l’auto poiché, soprattutto in alta stagione, è difficile posteggiare in centro. Bisogna dirigersi verso il centro del paese ed in poco più di trecento metri ci si trova di fronte alla Chiesa di Santa Caterina, si attraversa la strada, si percorre un tratto di via Frodolfo, fino al bivio sulla sinistra con la via delle Cappellette, dove un cartello vi indica la direzione per una bella passeggiata. Il percorso è semplice e adatto a tutti, le pendenze sono dolci e il panorama davvero suggestivo e rilassante. Solo nel tratto finale, dove la discesa diventa un po’ più ripida, bisogna stare attenti a possibili tratti ghiacciati nella stagione fredda. L’inizio del tracciato è una dolce salita che passa dietro alle prime baite del versante, la si percorre in tranquillità fino ad un tornante dove si trova una cappelletta votiva. Si sale verso destra e la vista si apre sui monti del versante opposto sui cui pendii si trovano le piste da sci, ben più affollate e caotiche rispetto a questo tracciato. Questa zona, infatti, porta nella zona più tranquilla e meno frequentata del paese, attraversando boschi silenziosi e alcune baite tipicamente alpine, le cui travi scure perfettamente incastonate, richiamano ad un’antica conoscenza ormai perduta.Proseguendo oltre si passa dapprima per il piccolo agglomerato delle baite di Sell e poi, alla fine di una sinuosa e dolce salita, per la baita di Tov accanto alla quale si può ammirare un vecchio crocifisso ligneo intagliato a mano. In questo tratto è la vista del monte Sobretta, a destra, a dominare la scena con i suoi 3.296 m di altezza e la cima rocciosa, aspra e selvaggia. Più avanti la vista si apre sul centro di Santa Caterina Valfurva, sulla storica pista da sci dedicata alla campionessa Deborah Compagnoni e sui monti sopra il passo Gavia.A spiccare su tutti sono le guglie dei monti Giumella, Punta San Matteo, Punta Pedranzini e il Pizzo Tresero, tutti abbondantemente sopra i 3.000 m che vegliano sulla vallata come antichi giganti aggrottati. Finito il tratto pianeggiante a mezza costa, un tornante porta in discesa dove inizia il tratto finale. La pendenza è inizialmente poco impegnativa ma aumenta a mano a mano che scendete verso il paese, restando però sempre piacevole. Qui si trova un bivio lungo la discesa ma non importa quale strada si sceglie di percorrere dal momento che poco più avanti i due sentieri si incrociano di nuovo, il consiglio è di prendere quello di destra più dolce anche se più lungo. La camminata in questo tratto corre in mezzo ai boschi di abeti e larici lasciando spazio a qualche fugace scorcio sui monti, si è quindi circondati dalla quiete, una passeggiata nel segno del totale relax.I profumi delle cucine degli alberghi e gli schiamazzi della gente si fanno però via via più forti una volta finita la discesa e ci si ritrova sulla strada che passa di fronte allo storico Albergo Compagnoni dove termina il percorso ad anello.
Nel silenzio del bosco, tra abeti e larici

Mele della Valtellina IGP

Questo tipo di mela presenta tutte le caratteristiche della mela di montagna: croccante, profumata, aromatica e succosa
Mele, prodotti tipici Lombardia

Lago Maggiore Family Tour

Un tour all’ombra della Rocca d’Angera che toccherà alcune delle aree naturalistiche, storiche e panoramiche più belle del basso Verbano. Attraverso le vigne ci girerà attorno al Monte San Quirico per poi giungere al Parco della Quassa; si percorrerà il suo lungo e suggestivo viale alberato per arrivare nella cittadina di Ispra dove si potrà fare una sosta e visitare il suo splendido lungolago percorrendo la passeggiata dell’Amore. Il rientro è tutto sulla riva del Lago Maggiore passando dal Sasso Cavallazzo, monumento naturale di grande effetto. Passando da Ranco fino ad Angera, si tornerà al punto di partenza non prima di aver visitato l’Oasi Bruschera da dove si potrà ammirare la Rocca da un punto di vista davvero speciale. Punti di interesse: Centro storico Angera Rocca di Angera Parco della Quassa Masso Erratico Lido di Ispra Via dell’amore Vecchie Fornaci   BICICLETTA CONSIGLIATA: tutte  

Itinerario Tour dei castelli viscontei

Con questo percorso pedali attraverso le colline moreniche tra il Ticino e il lago di Varese, alla scoperta dei numerosi castelli che caratterizzano la zona. Parti per questo Tour direttamente dalla stazione di Somma Lombardo, e ti dirigi subito verso un baluardo di storia viscontea: il castello Visconti di San Vito, dove puoi anche approfittare delle guide locali per addentrarti nella storia del maniero. Lasciato il borgo, con un passaggio nell’Oasi dei Fontanili Parco del Ticino, transiti per la valle del Boia passando per i castelli di Jerago e Caidate fino a giungere al belvedere di Azzate, terrazza panoramica con affaccio sul lago di Varese, le Prealpi e la catena del Monte Rosa. Dopo una visita al castello di Azzate, attraversi le piane viscontee varesine e giungi nuovamente a Somma Lombardo per chiudere questo giro spettacolare e ricco di storia.

Tour in A35: Rovato

La porta ufficiale della Franciacorta.

10 luoghi immersi nella natura

Se volete passare una giornata a contatto con la natura vi consigliamo queste mete davvero particolari.
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Funicolari lombarde: il mezzo di trasporto più romantico creato dall'uomo
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