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Alla scoperta dei comuni del'Alto Lago di Como

Scopriamo quali sono i punti di interesse di carattere storico-artistico e  le bellezze paesaggistiche che offrono i comuni della sponda occidentale dell'Alto Lago di Como. Grandola ed Uniti è un piccolo comune incuneato tra Lago di Como e Lago di Lugano, ma ricco di aspetti interessanti che senz’altro vale la pena di visitare, anche perché è facile attraversare il territorio comunale salendo da Menaggio verso Porlezza.  Da Grandola ed Uniti si avvia la lunga strada, inizialmente asfaltata e quindi sterrata, che progressivamente si inoltra nella Val Senagra. All’inizio un ambiente come tanti, ma progressivamente la valle si chiude, le grandi conifere si sporgono sulla strada, un paio di guadi impegnano le gomme dell’autovettura o della mountain bike, le abitazioni si diradano e poi scompaiono del tutto. Al percorso a mezza costa, che raggiunge la testata della Val Senagra, si può aggiungere anche un percorso a filo d’acqua, molto scenografico, a valle della Antica Chioderia, e che coinvolge anche la parte inferiore del giardino di Villa Bagatti Valsecchi. Griante, con la sua frazione a Lago Cadenabbia, giusto di fronte a Bellagio, è un piccolo Comune, ma in una posizione stupenda, con un panorama impareggiabile sull’intero Lago di Como e sul Triangolo Lariano, tanto che nei secoli scorsi viaggiatori italiani e stranieri hanno deciso di costruire qui ville stupende con grandi parchi, che ancora oggi sono le perle di questo Territorio.  Certamente il Comune di Dongo, quasi alla testata del lago di Como ed ubicato alla foce del torrente Albano, deve la sua notorietà principalmente alle vicende storiche che, nel 1945, videro la cattura di Benito Mussolini in fuga da Milano e la successiva fucilazione, sul lungolago, dei gerarchi fascisti con lui arrestati. Il territorio comunale, che si estende dalle sponde del Lago fino al confine con il soprastante Garzeno, è però ricco anche di altri aspetti notevoli, in considerazione anche del lontano passato di questa località punto di snodo e di traffici già all’epoca dei romani. Va citata innanzi tutto l’importante ferriera ex Falck. Se già dalla fine del 1400 vengono documentati impianti per la lavorazione del ferro (estratto dal sistema di antiche miniere locali, la cui alimentazione aveva in pratica contribuito al disboscamento di quasi tutti i versanti sul Lago), è nel 1800 che viene costituito il moderno e grande impianto industriale che darà lavoro a praticamente tutta la popolazione locale, successivamente riunito nel sistema delle ferriere Falk e più recentemente ceduto a nuova proprietà. L’antico Comune di Garzeno, nell’alta valle Albano, è posto lungo la direttrice che da Donga sale al Passo di S. Jorio (alla quota di 2.010 metri, antica via di collegamento tra valli comasche e Svizzera, presenza di alcuni Rifugi alpini nei pressi), e da qui nella Svizzera Mesolcina. Da qui una lunghissima storia di conquiste e riconquiste, e di passaggi da questo a quel signore. Il Comune è costituito dal centro storico e dalla vicina frazione di Catasto, sono poi presenti una serie di nuclei, abitati solo nella bella stagione, dispersi fra i monti circostanti. Se il nucleo abitato è collocato esattamente al limite più basso del territorio comunale, la maggior parte del territorio si sviluppa lungo la valle Albano, completamente coperta da area boschive di latifoglie, conifere in quota  e da estesi pascoli ed alpeggi estivi nell’ampia porzione superiore. Si tratta di aree molto selvagge e poco frequentate, in cui è presente una importante fauna selvatica, composta in particolare da ungulati, cervi e camosci, e da cinghiali. Non è infrequente osservare in cielo il volo dell’aquila. Da segnalare la presenza di belle case rurali, ancora molto ben conservate e parzialmente affrescate, nel centro storico.  - ph ig: @valerio carletto
quicomo.it @valerio carletto

In bicicletta tra Navigli e Ticino

Pedalare in bicicletta lungo i corsi d'acqua. Scoprire borghi e risaie. Visitare borghi, ville e castelli. Gustare i sapori autentici del territorio.

Santa Margherita Staffora

Immerso nel cuore dell’Alta Valle Staffora, Santa Margherita Staffora è un incantevole borgo dell’Oltrepò Pavese che custodisce il fascino autentico dell’Appennino lombardo. Situato a pochi chilometri da Varzi, il paese sorge lungo il corso del torrente Staffora, circondato da boschi, prati e panorami che invitano alla scoperta e al relax. Il territorio comunale si estende fino al confine tra quattro province – Pavia, Alessandria, Genova e Piacenza – e rappresenta un punto d’incontro naturale tra Lombardia, Piemonte, Emilia e Liguria. Questa posizione privilegiata ha favorito nei secoli il passaggio di antiche vie di comunicazione e di scambio, come la celebre Via del Sale, che collegava la pianura padana ai porti liguri attraverso i valichi appenninici. Fra le località più note del territorio spicca Pian del Poggio, rinomata stazione turistica e sciistica situata a oltre 1.300 metri di quota. In inverno è meta ideale per chi ama lo sci e gli sport sulla neve, mentre d’estate offre sentieri panoramici e percorsi per escursioni, mountain bike e trekking, immersi in un paesaggio incontaminato. Perché includerlo in un itinerario Paesaggio montano e natura: Santa Margherita domina la Valle Staffora, immersa in un contesto montano che invita a passeggiate, escursioni e momenti di relax.  Storia e contesto culturale: Il territorio fu feudo della famiglia Malaspina nel Medioevo, come ricorda un diploma del 1164.  Sapori autentici: È inserito nell’area di produzione del Salame di Varzi DOP, una delle eccellenze gastronomiche dell’alta valle.  Tradizioni vivaci: La frazione Cegni ospita il Carnevale di Cegni, una festa folkloristica che si tiene due volte all’anno, coinvolgendo la comunità e i visitatori.  Cosa vedere e cosa fare Il borgo e le frazioni Passeggiare per Santa Margherita di Staffora significa incontrare case tradizionali, scorci sul versante della valle, e numerose frazioni montane (come Negruzzo o Pian del Poggio) che testimoniano una vita d’alta quota.  Enogastronomia: Salame di Varzi DOP Una tappa gastronomica è d’obbligo per gustare il Salame di Varzi DOP: prodotto simbolo dell’alta Valle Staffora, ottenuto secondo un disciplinare tradizionale che prevede carni selezionate, aromi semplici e stagionatura naturale. L’area di produzione comprende Santa Margherita di Staffora tra i 15 comuni riconosciuti.  Tradizione e folklore: Carnevale di Cegni La frazione di Cegni celebra il Carnevale due volte all’anno: in inverno e con la versione estiva (chiamata “Carnevale Bianco”) il 16 agosto. Il rito si apre con il corteo, segue il ballo tradizionale (danze tipiche delle “Quattro Province”) e culmina con la rappresentazione del matrimonio tra il «Brutto» e la «Povera Donna». Un’esperienza autentica di tradizione locale. Come arrivare Situato nell’alta Valle Staffora, il comune è raggiungibile da Voghera o Varzi lungo la vallata e la strada provinciale che risale il corso del fiume Staffora. Data la posizione montana, è comodo arrivarci in auto.  Consigli utili per la visita Visitare in primavera, estate o inizio autunno, quando i boschi e i sentieri sono accessibili e il clima favorevole. Per degustare il Salame di Varzi, verificare le salumerie o i produttori locali (alcuni accolgono su prenotazione). Se possibile, partecipare al Carnevale di Cegni, che valorizza storia e comunità: un’esperienza immersiva. Portare scarpe da trekking o calzature comode: le frazioni e i sentieri montani richiedono un po’ di pratica. Integrare la visita con un itinerario dell’Oltrepò Pavese: borghi montani, natura, sapori e tradizioni. Conclusione Santa Margherita di Staffora è una meta perfetta per chi cerca un turismo lento e autentico nell’Oltrepò Pavese: natura incontaminata, antiche tradizioni e sapori genuini si combinano in un’esperienza completa.
Santa Margherita Staffora

Il Triangolo Lariano: i Corni di Canzo

Montagne sorprendenti per chi ama l’outdoor, dalle pareti per arrampicatori ai massi erratici per i boulders fino ai trekking in quota con vista lago
Il Triangolo Lariano: I Corni di Canzo

6 parchi a portata di città

Dal cuore verde di Como al Bosco di Vanzago, scopri 6 parchi per una gita in giornata
Oasi WWF Vanzago (MI)

La Via Francigena

Una Via che per secoli ha portato i pellegrini verso sud con grandi, immensi sacrifici, pur di giungere all’ambita e desiderata Città Eterna

I migliori rifugi in Lombardia

Polenta, stufati, vino e aria fresca. L’Adamello, lo Stelvio, le Prealpi Orobiche. Scopri i migliori rifugi in Lombardia
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Lodi Vecchio sulle due ruote

Un giro in bici tra campagna, centri abitati e tanta bellezza
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In bici in Lombardia: 10 itinerari in famiglia

10 percorsi facili in bici in Lombardia. Per una pedalata formato famiglia.
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Bergamo e dintorni su due ruote

Alla scoperta del paesaggio in bicicletta

Tour Premium all'Autodromo Nazionale Monza

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All'Autodromo Nazionale Monza con i bambini

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