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Monte San Primo e il Palanzone

Sulle cime più alte del Triangolo Lariano per ammirare un panorama a 360° su Alpi e pianura padana
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Crandola, Pian delle Betulle, Val Biandino, Introbio

In Mountain Bike intorno al Lago di Como
bici tramonto cicloturismo

Tour del monte Legnoncino

Itinerari in Mountain Bike intorno al Lago di Como
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Vivere la Valtellina d'estate

Fare trekking, pedalare in mountain-bike, rilassarvi alle terme, questo e molto di più in Valtellina d'estate.
Consigli per godersi la Valtellina nella bella stagione

Il Rifugio Stino vicino alle trincee della Grande Guerra

Ripercorrere in bicicletta un pezzo della storia del passato della prima guerra mondiale
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Su un tappeto di foglie nell'Oasi di Baggero

Come vivere l'oasi al meglio
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Salita al Galbiga in MTB

Preparatevi ad un percorso mozzafiato
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Passeggiata per tutti sul «Balcone d'Italia»

Escursione in Val d'Intelvi
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Dal fiume Serio in bici fino al Rifugio Santamaria

Quella che proponiamo è una pedalata attraverso paesaggi fantastici, il verde delle praterie d'alta quota, gli abeti e le faggete fanno da scenario lungo tutto il percorso. Partenza e arrivo sono al centro sportivo di Ponte Nossa, in ** Alta Val Seriana**, nella Bergamasca. Seguiamo la ciclovia in direzione di Clusone, ma la abbandoniamo dopo circa 2,5 chilometri, portandoci sulla sponda opposta del fiume Serio. Prendiamo quota verso il centro storico di Parre e lo attraversiamo. Si prosegue oltre la Valle Fontagnone, ignorando i segnavia 240 e, inizialmente, 241 per imboccare una ripida rampa cementata. Poco prima della Chiesetta di Sant’Antonio ci immettiamo sull’itinerario 241 e, sempre impegnati su inclinazioni importanti, arriviamo al Monte Alino (1.146 m). La meta successiva, usciti dal bosco e immersi tra prati e pascoli, è il Rifugio Monte Vaccaro (1.520 m). Si rimane sul sentiero 241, su fondo sterrato che richiede, per un breve tratto sconnesso, di spingere la mountain bike. Tornati in sella ci facciamo guidare dalla lunga diagonale che indirizza al Rifugio Santamaria in Leten. Si incontra, spingendo per un altro po’ la due ruote prima di scollinare ed entrare in valle Nossana, la Baita della Forcella (1.720 m). Poi è la volta della Baita del Fop (1.595 m), dove termina la sterrata. Il percorso rimonta in forte pendenza fino a un crinale e richiede, per un centinaio di metri di dislivello, di caricarsi la bici in spalla. A mezzacosta, un poco pedalando e un poco bici alla mano, varchiamo la valle giungendo alla base di una parte scoscesa che obbliga a rimettere la bici sulle spalle.Guadagniamo il pianoro che si apre ai piedi del Passo del Re e della cima di Leten e per pascoli eccoci al Rifugio Santamaria in Leten (1.765 m). Affrontiamo in discesa il tracciato 242 incontrando alcuni passaggi stretti tra le pietre affioranti. Ci si inoltra in una faggeta e giunti sul fondo della vallata, di nuovo tra i pascoli, si passa sull’altro versante. Dalla Baita de Süra (1.280 m) ci abbassiamo in modo deciso, lungo sezioni più scorrevoli che si alternano ad altre più tecniche. Più avanti svoltiamo a destra al bivio che indica la malga di Piazza Manzone (870), inserendoci sul segnavia 245. Prima di Bratte, frazione di Premolo, si scende invece a sinistra per superare il fondovalle e riguadagnare metri arrivando a toccare Cossaglio di Parre. Lasciato alle spalle il paese torniamo in breve tempo al fiume Serio, che oltrepassiamo all’altezza della Chiesa di San Bernardino. - ph: Maurizio Panseri
Dal fiume Serio in bici fino al Rifugio Santamaria

Ciclabile della Valle Brembana

La ciclabile della Val Brembana, da Zogno arriva a Piazza Brembana per un totale di 23 km, ripercorrendo quasi completamente l’ex sedime della ferrovia della valle Brembana.     Caratterizzata da bellissime gallerie illuminate e scavate direttamente nella roccia, è quasi completamente asfaltata e quindi percorribile anche con bici da strada. Ben segnalata è molto bella da percorrere visto la frescura della parte alta della valle, una ciclabile rilassante e alla portata di tutti. La partenza avviene a Zogno e da subito corre parallela al fiume Brembo, dove si incontra la prima delle stazioni del treno che cento anni fa collegava la valle alla città.Sulla sponda opposta si trova la nota fabbrica di bibite San Pellegrino e dopo qualche minuto si raggiunge l’antica stazione del paese, dove è possibile ammirare il Grand Hotel e lo storico Casinò, realizzati in perfetto stile liberty. Superata una centrale idroelettrica e diverse gallerie si raggiunge la località di San Giovanni Bianco, dove troviamo le indicazioni per la casa natale di Arlecchino. La pista sale lievemente, e a valle si può notare la centrale idroelettrica che in passato alimentava la linea ferroviaria, quindi dopo diverse suggestive gallerie illuminate si raggiunge velocemente le abitazioni di Camerata tra gli orridi e l'instancabile fiume Brembo.Poco più avanti si riprende la pista ciclabile che sale a sinistra, e si cambia sponda del fiume attraverso un ponte in acciaio. Si ritorna così sulla sponda orografica destra del Brembo grazie ad un antico ponte in pietra con la tipica forma a schiena d’asino.La pista prosegue infine in mezzo ai campi con un’ampia curva a sinistra e l’ultima galleria raggiunge Piazza Brembana e quindi l’arrivo di questa meravigliosa ciclabile. Per ulteriori dettagli visita il sito: ValleSerianaBike
Ciclabile della Valle Brembana

La Valle San Martino dai colli di Palazzago

Proponiamo un itinerario facile, alla portata di tutti, che ci porta alla scoperta della Valle San Martino, sul confine con la Valle Imagna.   I recenti lavori di pulizia e di manutenzione del sentiero, uniti alle chiare identificazioni lungo tutto il tratto, rendono questo tracciato facilmente accessibile e percorribile a chiunque. È adatto ad adulti e bambini, ma anche agli appassionati della mountain bike. Il dislivello da affrontare è di circa 280 metri. Siamo nella frazione collinare di Gromlongo, a Palazzago (Bergamo), e dopo circa 200 metri dalla chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano si incontra un ampio pianoro verde dove si distingue una casa di color rosso mattone, adibita ad agriturismo. Qui si trova «Il Belvedere», che domina le colline della Valle San Martino ed è anche il punto di partenza per l’escursione. Ci addentriamo nel prato verde tenendo sempre la destra, costeggiano il ruscello Rienza. Dopo pochi metri incontriamo una piccola edicola con incisa una preghiera dedicata al viandante, un buon auspicio per chi va a esplorare il territorio. Subito dopo curviamo a destra, dove il sentiero sale leggermente per poi uscire sulla strada asfaltata. La attraversiamo tendendo la nostra sinistra e poi subito a destra dove la strada, dopo circa 300 metri, diventa sterrata e ci addentriamo nel bosco. Lì si incontra un bel sentiero in ciottolato, ora la pendenza diventa più sostenuta, ma soltanto per un breve tratto, per giungere al primo vigneto, dove si affaccia sul monte Linzone. C’è anche una casetta con una panchina di pietra.Proseguiamo sino a incontrare le indicazioni del sentiero Cai 861 in direzione Valmora. Sempre in salita, ma sul comodo sterrato, arriviamo in località Picco Alto dove converge anche la strada asfaltata che avevamo attraversato all’inizio. La vista cade sulla Valle Imagna e si distinguono la chiesetta di Brocchione, piccola frazione di Palazzago, e Roncola San Bernardo. Incontriamo la segnaletica del sentiero 861, ma curviamo a destra seguendo il bosco. Arrivati a un bivio e in prossimità di una piccola casetta teniamo la sinistra dove c’è un roccolo che domina dall’alto. Sempre diritti, arriviamo a una casa (civico 13) e curviamo a sinistra. Il sentiero scende e osserviamo le colline dalle quali siamo partiti, con in primo piano i vigneti della società agricola «Le Driadi» che ha recuperato la bellezza di questo territorio rimuovendo rovi e cespugli. Scendiamo verso il fondo della collina fino a incontrare una vecchia abitazione con un affresco della Madonna. Si vedono le colline di Pontida, facilmente raggiungibili da qui. Ancora per pochi minuti proseguiamo fino alla frazione Belvedere per concludere questo giro ad anello in poco più di un’ora.
La Valle San Martino dai colli di Palazzago

Dalla Val Viola alla Val Poschiavo

Un percorso di 33 chilometri ricco di fascino, che ha come baricentro la val Viola tra Livigno e Bormio, in provincia di Sondrio, e la val da Camp e la val Poschiavo in Svizzera.   Adatto ai biker con buone capacità tecniche in discesa, dotati di una due ruote biammortizzata. Grazie al servizio shuttle del Bike skill center di Livigno, partiamo dal noto centro turistico dell’alta Valtellina trasportando le bici fino al passo del Foscagno (2.291 m). Iniziamo a pedalare verso la vicina località Angelina (2.240 m) e imbocchiamo il tracciato 186-195. Scendiamo su sterrato in direzione di Arnoga. Più avanti rientriamo su sentiero immerso nel bosco e a un bivio, poco dopo un tornante, prendiamo a destra seguendo il segnavia 195, sempre in direzione Arnoga (1.870 m). Si attraversa la statale 301 e ci si immette sul sentiero 290. L’itinerario da seguire è quello verso il rifugio Viola. Il percorso, prima single track poi strada bianca, inizia a risalire tra i boschi portandoci, dopo aver pedalato per circa 9 chilometri lungo la val Viola ed essere transitati dall’alpe Dosdé (2.138 m), fino al lago di Val Viola e al rifugio Viola (2.314 m). L’imponente sagoma del corno di Dosdé (3.232 m) fa da scenografia. Una sosta rifocillatrice al rifugio è d’obbligo. Una volta riposati ci rimettiamo in sella in direzione del passo di Val Viola (2.470 m) ed entriamo in territorio svizzero. Seguiamo l’itinerario 32 della val da Camp. Attraversiamo i plan da la Genzana e di Giardin, uno sguardo al lagh da Val Viola e poi pedaliamo in direzione del lago di Saoseo. Continuiamo la discesa circondati dai larici e il tracciato lungo la vallata alterna, garantendo un alto tasso di divertimento agli appassionati, single track a sentieri. Dopo circa 1.400 metri di dislivello raggiungiamo Angeli Custodi (1.113 m), frazione di Poschiavo nell’omonima valle. Dalla Svizzera facciamo rientro a Livigno con lo shuttle. (Ph: Giulio Masperi)
Dalla Val Viola alla Val Poschiavo