Ho trovato 1386 risultati per Borghi

Pinacoteca Casimiro Ottone

Pinacoteca civica di Vigevano
Pinacoteca di Vigevano

Monte Isola

Montagna, lago e isola: questo si trova a Monte Isola e nelle sue 12 frazioni da scoprire, come una scatola di cioccolatini tutti diversi
Montisola, Lago d'Iseo

Cernobbio

Adagiata sul Lago di Como, Cernobbio regala un’atmosfera rilassante tra il suo elegante borgo storico e le sue dimore sontuose
Cernobbio, Villa d'Este, Lago di Como

Sabbioneta

Sabbioneta è la realizzazione del sogno di Vespasiano Gonzaga: una città ideale del Rinascimento alle porte di Mantova.

Limoni del Garda

Splendidi giardini-serra arrichiscono la sponda bresciana del lago, fatti muraglie e bianchi pilastri che si arrampicano nella montagna, in totale armonia con l'ambiente
Limoni del Garda, prodotti tipici lombardi

Eventi delle feste in Lombardia

Tra mercatini artigianali, installazioni natalizie e fiabesche luminarie, la magia delle feste è arrivata in Lombardia
Eventi delle feste in Lombardia

Varzi

Ritorno al passato tra le bellezze architettoniche e i vicoli del borgo medioevale
Varzi, borghi Pavia

Gradella

Un piccolo mondo antico della Pianura Padana: case dipinte, cascine e corti comunicanti circondate dai campi coltivati, questa è Gradella

Turismo accessibile sul Lago Maggiore

Suggerimenti di visita per persone con disabilità ed esigenze specifiche
Rocca di Angera

Le case e le torri medievali di Sarnico

Il borgo di Sarnico, sorto in un’area pianeggiante della sponda ovest del Sebino, nel XII secolo fu dotato di una cinta muraria: a forma di semicerchio aperto verso il lago, ripercorre via Fosse Strette, nome che rimanda al fossato difensivo. Non sono visibili tratti originari della cinta, ma solo i resti di tre porte, ricordate anche in una pergamena del 1461: Porta del Pommo a nord, Porta de Salmo a ovest e Porta Canale a est. Nell’abitato sono inoltre presenti interessanti testimonianze dello sviluppo di Sarnico tra Medioevo ed età moderna. In via Lantieri 65, parallela alle mura, un archivolto trecentesco in calcare introduce a un vicolo con murature in pietra e portali basso medievali. Al civico 24 si attraversa un altro grande archivolto trecentesco, verso un complesso in pietra con diverse fasi costruttive tra XIII e XIV secolo; sul fronte strada esterno si apre un portale in laterizi e pietra del XVI secolo. Tratti di case medievali (via Piccinelli 28-30) e antichi accessi tamponati (via Buelli 3, 5 e 6) sono visibili lungo la strada che conduce a via Buelli angolo via delle Aie: qui sorge un edificio residenziale con cantonali in pietra di Sarnico e muratura in calcare, con due ingressi sul fronte nord (XIII-XIV secolo). In via delle Aie 3 si trova un’abitazione antica con tratti di muratura in pietra e aperture in laterizi poi modificate. Dentro il borgo, in piazzetta San Paolo, si trova la Torre dell’Orologio del XII secolo, appartenente al castello demolito nel 1521, con muratura in grosse pietre bugnate. Non distante, in via Santo Stefano 5, si conserva un portale archiacuto con chiave dell’arco decorata (con una rosa a 6 punte in un cerchio) e un concio con data incisa 1464. All’estremità occidentale del paese, in via Parigi, c’è una casa-torre in posizione arretrata rispetto della cortina muraria: fu realizzata nel XII secolo con blocchi calcarei rettangolari disposti in una muratura ordinata, mentre gli accessi sui fronti nord e ovest sono quattrocenteschi.    
Le case e le torri medievali di Sarnico

Vesto di Marone

Il borgo di Vesto (comune di Marone) è collocato a mezzacosta, più a sud e a una quota inferiore rispetto alla chiesa di San Pietro di Pregasso. Il piccolo abitato sembra essersi costituito quale prosecuzione di un tratto della cosiddetta via Valeriana: il centro storico si sviluppa attorno a un’arteria posta in direzione nord-sud con strette e corte diramazioni ai lati. Vi sono varie costruzioni che conservano l’aspetto rustico con muratura in pietra locale, perlopiù chiuse a corte con alta muratura; via Remina nel suo svolgersi attraversa alcune abitazioni mediante dei passaggi voltati. La chiesa, dedicata ai santi Rocco e Giovanni Nepomuceno e alla Vergine, è leggermente scostata verso lago rispetto all’originario nucleo abitativo: fu voluta dalla comunità locale che, ottenuto il permesso di erezione, iniziò i lavori nel 1743 per terminarli nel 1749. La popolazione lamentava, infatti, la lontananza dalla parrocchiale di Marone e le difficoltà nel raggiungere il borgo, in particolare durante i periodi cui i torrenti s’ingrandivano considerevolmente. Il terreno fu donato dai sacerdoti G.M. Guerrini e G.B. Guerzoni. L’edificio offre un’imponente facciata scandita da lesene su due ordini, l’interno è a navata unica. In passato era dotato di cinque cappellanie. Nel presbiterio vi sono dipinti murali di modesta fattura; sull’altare maggiore, dalle semplici forme, è posta la tela con la Vergine e i santi  Rocco e Giovanni Nepomuceno di Bernardino Bono. La cappella del Sacro Cuore è del 1870. Dal 1836, in concomitanza con un’ondata di colera, la chiesa fu oggetto di visite, quale fosse un santuario, per invocare la protezione dal morbo; è probabile che fosse l’originaria dedicazione a san Rocco ad attrarre fino a Vesto anche la popolazione di Marone. Nel 1965 si lavorò per il rifacimento della facciata; per gli affreschi intervenne il pittore Bianchi di Marone. Il nuovo pavimento fu posto nel 1967; nello stesso anno la chiesa fu nuovamente dipinta.   Federico Troletti
Vesto di Marone - ph: visitlakeiseo

Sale Marasino

A Sale Marasino il Medioevo ha portato con sé una frammentazione del territorio d’impronta ecclesiastica. Testimone del lavoro dei monaci e dello sviluppo agricolo, la prima pieve porta il nome di “valle renovata”, dedicata a S. Maria Assunta e a S. Zeno, della quale ad oggi rimangono pochi capitelli romanici datati VI- VII sec. I canonici della pieve erano soliti percorrere ogni anno “vie liturgiche” che si snodavano fra le varie cappelle disseminate all’interno del borgo; tradizione che si è protratta nei secoli col nome di “rogazione”, una sorta di processione campestre. Attorno al ’400 Sale Marasino attraversò un periodo florido, come dimostrato dalle dimore e dalle opere pubbliche realizzate. Nel 1427 passò sotto il dominio di Venezia, che inasprì inutilmente la lotta ai contrabbandieri di merci che si servivano del lago. In epoca più recente prese piede una florida attività artigianale, con numerosi lanifici che, con l’apertura di laboratori e piccole industrie anche in altri settori (come imprese alberghiere), diedero occupazione ad un buon numero di abitanti. Tra gli edifici più rappresentativi di questo borgo, vi è di certo la Villa Martinengo, eretta introno al ’500, proprio davanti a Montisola. E’ formata da un’ala composta da rustici e da un corpo centrale su due piani, dedicato alla “signoria”; le finestre sono simmetriche ai lati del portico che è sovrastato dalla loggia; la struttura poggia su colonne toscane e architravi in pietra di Sarnico; la facciata di stile rinascimentale è affacciata sul lago, il che contribuisce ad illuminare vivamente gli affreschi del ’500 contenuti nella loggia. Di rilievo anche la chiesa Parrocchiale di S. Zenone, edificata tra il 1737 ed il 1754 ed ispirata al Duomo nuovo di Brescia. Tra le più belle chiese del circondario lacustre, presenta affreschi in stile barocco. Da notare la bellissima ed ariosa scalinata d’accesso in stile neoclassico di fine ’800, con la balaustra interamente in marmo. Molto caratteristica è l’isoletta di Loreto, che fa capolino proprio al centro del lago, di fronte al porto del paese, e che conserva un attrezzato castello racchiuso in un bellissimo parco-giardino. Anche qui, come in altri paesi della costa, un grande significato storico lo possiede l’Antica Via Valeriana (molto probabilmente di origine romana), che costituì per millenni il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia.