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CremonaJazz
La rassegna sempre più di respiro internazionale
All’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona, dal 22 aprile al 27 maggio, torna CremonaJazz che, con la direzione artistica di Roberto Codazzi, è giunta ormai alla settima edizione. Una rassegna di respiro internazionale, con artisti prestigiosi.
Cinque i concerti in cartellone; si parte venerdì 22 aprile (ore 21), con un gigante della musica brasiliana e del jazz: Ivan Lins, al suo debutto assoluto a Cremona. Alcuni critici affermano che, se Caetano Veloso è il Bob Dylan di Bahia, Ivan Lins è il James Taylor della musica popolare brasiliana. Cantautore e interprete pluripremiato e vincitore di Grammy, compositore di deliziosa complessità armonica e affascinante senso del ritmo, Lins si è fatto conoscere in Brasile e all’estero non solo per le sue canzoni interpretate da artisti del calibro di Sarah Vaughan, Sting, Manhattan Transfer, Michael Bublé, Ella Fitzgerald, ma anche per le colonne sonore realizzate per film e telenovelas brasiliane e che sono diventate gli standard della musica pop internazionale.
Cinque i concerti in cartellone; si parte venerdì 22 aprile (ore 21), con un gigante della musica brasiliana e del jazz: Ivan Lins, al suo debutto assoluto a Cremona. Alcuni critici affermano che, se Caetano Veloso è il Bob Dylan di Bahia, Ivan Lins è il James Taylor della musica popolare brasiliana. Cantautore e interprete pluripremiato e vincitore di Grammy, compositore di deliziosa complessità armonica e affascinante senso del ritmo, Lins si è fatto conoscere in Brasile e all’estero non solo per le sue canzoni interpretate da artisti del calibro di Sarah Vaughan, Sting, Manhattan Transfer, Michael Bublé, Ella Fitzgerald, ma anche per le colonne sonore realizzate per film e telenovelas brasiliane e che sono diventate gli standard della musica pop internazionale.
L’appuntamento di venerdì 6 maggio (ore 21) vede protagonista la compositrice, cantante e pianista di origini australiane Sarah McKenzie, artista capace di veleggiare dagli standard jazz del Novecento a composizioni originali, basate su una fusione fra jazz e blues arricchita da suggestioni di musica latino-americana. All’Auditorium Giovanni Arvedi Sarah presenta il suo ultimo album, Secrets of my Heart, conducendo il pubblico in un viaggio emozionante fra Europa, Australia e Brasile che racchiude, come suggerisce il titolo dell’album, i segreti del cuore dell’artista. Sul palco con lei Hugo Lippi (chitarra), Pierre Boussaguet (contrabbasso) e Sebastiaan de Krom (batteria).
Sabato 14 maggio (ore 21) è la volta di Paolo Fresu, artista in residenza di CremonaJazz e autentica icona della musica contemporanea, qui insieme al fenomenale pianista e percussionista cubano Omar Sosa. Se esistono formazioni in grado di cambiare il modo di sentire la musica, nel caso del duo composto da Fresu e Sosa quel “sentire” non è soltanto questione di mero ascolto, ma anche di cuore, anima, empatia; insieme, i due artisti creano ponti sonori tra due mari e due continenti, in un mix vincente di jazz, musica cubana, Africa e world music.
Venerdì 20 maggio (ore 21) la voce eclettica di Sergio Cammariere debutta a Cremona con un progetto in esclusiva per CremonaJazz nel quale l’artista calabrese è affiancato per la prima volta da due dei più importanti musicisti del panorama musicale internazionale, Alfredo Golino alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso. Le molteplici sonorità del trio compongono un variegato ventaglio di melodie e colori, grazie alla scelta accurata del repertorio che rende omaggio a mostri sacri quali Burt Bacharach, Keith Jarrett e Don Grolnick, oltre a proporre brani dello stesso Cammariere.
CremonaJazz è promosso da Museo del Violino e Unomedia e il sostegno della Fondazione Arvedi Buschini, MDV friends, Adecco, Air Liquide e Marsh. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla rassegna sono disponibili sul sito www.cremonajazz.it.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Museo del Violino e online sul sito www.vivaticket.it.
Destinato a fare scintille è il trio composto da Tullio De Piscopo, autentica leggenda della batteria e collaboratore di Pino Daniele, Dado Moroni, unanimemente riconosciuto come uno dei migliori pianisti jazz viventi, e Aldo Zunino, contrabbassista che ha collaborato con il gotha del jazz nazionale e internazionale. Per il gran finale di venerdì 27 maggio (ore 21) propongono un repertorio che è non solo un omaggio in chiave jazz a Pino Daniele, ma anche un incontro fra due città di mare: la Genova di Dado e Aldo e la Napoli di Tullio, a cui si aggiunge la Milano dove De Piscopo si è trasferito. Tre luoghi, tre storie che confluiscono in una musica, il jazz, che fin dalle origini è un genere ibrido, capace di accogliere e fondere esperienze diverse.