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Lago di Como: Manzoni ma non solo
La salita dei bravi, la presunta casa di Lucia, il convento di Fra’ Cristoforo e il castello dell'Innominato.
L'itinerario manzoniano è un classico a Lecco,con tanto di museo allestito a Villa Manzoni (rione Caleotto), dove il poeta trascorse l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza.
Una gemma d’epoca
A Varenna, paesino dall'allure internazionale, Villa Monastero è un gioiello architettonico frutto della sovrapposizione di stili in un arco di tempo lungo nove secoli.
Costruita come convento femminile, divenne una residenza, Villa Leliana, per
oltre tre secoli. Oggi è sede di un museo con arredi d’epoca, dalla Sala del Biliardo
a quella della Musica. Il complesso ospita anche un centro convegni, dove il Nobel
Enrico Fermi tenne alcune lezioni di fisica, ma soprattutto è immerso in un giardino
botanico, che si estende per circa due chilometri (fino alla frazione di Fiumelatte),
dove si trovano numerose e rare specie arboree autoctone ed esotiche.
Per i bambini vengono organizzati percorsi, laboratori di approfondimento e attività
ludiche.
Nella gola o sottoterra
Il silenzio dei luoghi selvaggi è rotto dal boato del fiume Pioverna che si produce in cascate, salti e spruzzi nella gola dell’Orrido di Bellano, canyon naturale creatosi
15 milioni di anni fa. Passerelle fissate a una delle pareti di roccia permettono di percorrere la gola immersi in una vegetazione lussureggiante
che ricorda da vicino quella della giungla. Si snodano invece nelle viscere della terra
i percorsi del Parco minerario dei Piani Resinelli, che si inoltrano nelle miniere attive dal 1600 alla metà del secolo scorso. La visita permette di scoprire i metodi e gli strumenti estrattivi addentrandosi in ampie gallerie e corridoi, quasi interamente illuminati.
Due passi nella storia
Da oltre mille anni il Castello di Vezio si erge a guardia del lago dominando Varenna.
Parzialmente restaurato a metà del XX secolo, oggi è in gran parte visitabile e ospita un centro di addestramento di rapaci diurni e notturni, secondo le regole dell’antichissima arte della falconeria. Sempre medievale, seppur più tardo di un paio di secoli, è il castello di Corenno Plinio, arroccato su uno sperone roccioso nel quale sono state scavate le caratteristiche vie del paese. Risale invece al 1600, distrutto da Napoleone,
ma riutilizzato durante la prima guerra mondiale, il Forte di Fuentes che sovrasta il Lario dalle alture di Colico, un occhio alla Valtellina, l’altro alla Val Chiavenna.
Per coltivar lo spirito
Capolavoro dell’architettura romanica lombarda, il priorato di Piona si trova sulla penisola di Olgiasca, a Colico. Suggestivo il chiostro (1242), che testimonia il passaggio dallo stile romanico al gotico. La struttura quadrangolare evoca la forza simbolica del numero quattro: i quattro elementi dell'universo, i quattro punti cardinali, il disprezzo
di sé, il disprezzo del mondo, l'amore del prossimo e l'amore di Dio. Il campanile della Basilica di San Nicolò, soprannominato “Matitone”, è invece uno dei simboli di Lecco. Tra le torri campanarie più alte d’Italia (96 metri), è corredato di nove campane di concerto in la maggiore, ognuna con un proprio nome. Nelle date di apertura è possibile salire i 380 gradini per godere una delle viste più affascinanti sulla città.
Via col vento
Windsurf, wakeboard, kite, ma anche escursioni in barca a vela. Quando il tempo è bello, sul Lario spirano due venti, la Breva che soffia con intensità da sud (il pomeriggio) e il più debole Tivano da Nord (la mattina). L’abbinamento è l’ideale per tutti
quelli che vogliono solcare le acque, tanto i principianti quanto i più esperti, che con la Breva trovano un’onda abbastanza formata. La zonaideale è quella dell’Alto lago.
5 motivi per...
1. Percorso polisensoriale, Piani d’Erna. Conoscere la natura attraverso i sensi, camminando a piedi scalzi sul muschio o nell’acqua, osservando gli animali, ascoltando i suoni degli uccelli e assaggiando prodotti della terra. Tra un’attività e l’altra, uno sguardo
al lago dall’alto.
2. Spiagge. Le discese al lago sono ovunque, ma la spiaggia Riva Bianca di Lierna con i suoi
bianchissimi e finissimi ciottoli è particolarmente rinomata. A misura di cani è invece la spiaggia Bau Bau Malpensata a Olivedo di Varenna.
3. Museo Moto Guzzi, Mandello del Lario. Per gli appassionati delle due ruote, ma anche
per chi è interessato a conoscere la storia di un mito mondiale. In mostra nella storica fabbrica dell’Aquila, una collezione di 150 pezzi tra moto di serie, moto sportive, prototipi sperimentali e motori.
4. Il Monte Barro. Flora, fauna, panorami: il Parco Regionale del Monte Barro offre molteplici opportunità agli amanti della natura. Affacciato sul ramo di Lecco del Lario e sul lago di Annone, è percorso da 44 km di sentieri che raggiungono tutti i luoghi di maggiore interesse.
5. Forte Montecchio Nord, Colico. Completato alla fine del 1914 per difendere il lago di Como da eventuali attacchi dalla Svizzera, è una delle più moderne installazioni d’artiglieria corazzata della Prima guerra mondiale.