Ho trovato 1355 risultati per parchi

In bicicletta alla scoperta del Parco del Mincio

Noleggio bici, tour in bicicletta

Parco Orobie Valtellinesi

parco Orobie

Il Noce del Caucaso di Parco Sempione

Splendidi alberi contornano il romantico laghetto di Parco Sempione. Un monumentale Noce del Caucaso è il più stupefacente tra questi.

Mini-tour della Bassa Comasca tra parchi e brughiere

Seppur il territorio risulti fortemente antropizzato, nella Bassa Comasca troviamo aree di un discreto interesse naturalistico.   Il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate al confine con la provincia di Varese. Il Parco Lura a e il Parco Sorgenti del Lura nella porzione centrale del territorio. All'estremo orientale è presente l'area verde della Valle dei Mulini del Seveso. Quest'area, sebbene non ancora sottoposta a particolare tutela, presenta luoghi di interesse storico-artistico e ambientale come la romanica Abbazia di San Giovanni di Vertemate, la Villa Raimondi di Minoprio con le annesse tenute, e la Cascina Pazzea di Fino Mornasco legata a vicende garibaldine. Immagine di copertina: IG Lilyanne11

Parco Del Serio, gli itinerari dalla A35

Gli itinerari da percorrere in bici o a piedi nel Parco Del Serio in area A35
Parco Del Serio, gli itinerari dalla A35

Parchi, sentieri e piccoli borghi a nord-ovest di Milano

Il Parco Alto Milanese arricchisce questa zona con una vegetazione naturale, rigenerante polmone verde costituito prevalentemente da latifoglie, in particolare querce come la Farnia e la Rovere.   Sono boschi governati a ceduo di estensione limitata, per la maggior parte siepi alberate o fasce boscate dominate da due specie esotiche nord americane: la Robinia e il Ciliegio tardivo. Si nota infine la presenza, nel sottobosco, di alcune specie erbacee come la Pervinca.Grazie alla presenza di aree ad agricoltura tradizionale ed edifici rurali come cascine e stalle, il parco è abitato dalla civetta, dalla rondine, dal codirosso, dal pipistrello ed altre specie che non troverebbero posto altrove. Si segnale anche la presenza, in costante aumento di merli, tortore, picchi rossi e  scoiattoli.
Riserva WWF Vanzago

Parco Europa e Anfiteatro urbano ForPeople

Scopri a Rho, lo splendido Parco Pertini Europa ed il suo Anfiteatro
Parco Pertini Europa

Parco Sempione: tra verde e monumenti

Partendo dal Castello Sforzesco, residenza dei signori di Milano e oggi custode di tesori d’arte, andremo alla scoperta di uno dei polmoni verdi di Milano: il parco Sempione. Nato come giardino di caccia dei signori del castello e trasformato nel '800 in parco paesistico all'inglese, si arricchì di diversi monumenti.Incontreremo l’Acquario civico, ospitato in un edificio liberty tra i più curiosi, l’Arena Civica, voluta da Napoleone quale luogo per cerimonie pubbliche e, divenuta poi, il primo campo da calcio della società ambrosiana, l’Arco della Pace, realizzato per celebrare le vittorie di Napoleone e dedicato dopo la Restaurazione alla Pace europea, la Torre Branca, progettata da Gio Ponti nel 1932 come inno alla operosità industriale lombarda e infine il Palazzo dell’Arte, nato sempre negli anni '30 come sede permanente per le esposizioni internazionali di arti applicate, divenuto nel 2007 Museo del Design.

Parchi e giardini da scoprire online

Tour virtuali green in Lombardia
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Primavera alla Reggia e al Parco di Monza

Uno dei primi fiori a inaugurare la stagione primaverile è il crocus. Seguono le viole, l’anemone, l’aglio orsino. Se in primavera avete in programma un giro a Monza non potete perdere uno spettacolo della natura: la fioritura dei Giardini Reali e del Parco di Monza.   Grazie alla mappa georeferenziata della Reggia di Monza  è possibile infatti andare a caccia di colori e profumi a colpo sicuro. Qualche esempio? Tra le specie che si possono ammirare ci sono i Coridalys, con il tipico fiore a sperone, visibile attorno all'Ingresso di Porta Vedano. Poco distante da Villa Mirabellino la mappa suggerisce la fioritura degli anemoni o del corniolo, piccolo alberello che con la sua fioritura precoce annuncia l'arrivo della primavera. E, ancora, nei Giardini e nel Parco, da non perdere i tappeti verdi e bianchi dell’Aglio Orsino, voluto dagli Asburgo quando la Villa Reale era la casa di campagna di Ferdinando, figlio dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, per la sua particolarità di essere un'erba tappezzante e di facile manutenzione.  Nella mappa mancano (volutamente) i fiori del Roseto Niso Fumagalli, nel cortile d’onore della Villa Reale: per ammirare le oltre ottocento varietà di rose il momento migliore è la fine di maggio. Progettato dagli architetti Francesco Clerici e Vittorio Faglia, il roseto presenta un laghetto e incantevoli percorsi tra gli esemplari della collezione.  Scopri di più sul Parco di Monza  - Photo Adobestock 

Parco Ittico Paradiso

Il Parco Ittico Paradiso è un’area fluviale intensamente boscata di 130.000 metri quadrati, un tempo parte integrante del fiume Adda e, in seguito alla sua deviazione, convertitasi in una zona di allevamento ittico per la piscicoltura intensiva grazie allo scavamento di tre canali e numerosi stagni.   Arricchitosi poi di diverse piante ripariali (sparganio, cannucce, tifa maggiore e minore e giunchi), di una consistente fauna selvatica (gallinelle d’acqua, folaghe, aironi cenerini) e di una piccola varietà di avifauna (con esemplari di martin pescatore e falco pescatore), l’allevamento è stato trasformato in una struttura naturalistica culturale, destinata ad una fruizione pubblica. Il Parco Ittico Paradiso si presenta oggi come un’oasi naturale dove trascorrere belle giornate all’aria aperta: oltre alla presenza di 6000 piante, lungo i 3 km di canali che li ospitano, come pure attraverso osservatori subacquei costituiti da ampie vetrate, sono ammirabili ben 20 specie di pesci (fra anguille, trinche, lucci, cavedani e trote farlo) delle cui caratteristiche peculiari provvedono a informarvi i cartelli esplicativi presenti lungo l’intero percorso. A completare la gradevolezza del luogo, una mini fattoria abitata da mucche, caprette e conigli e un divertente parco giochi con ponti tibetani, scivoli e funi di arrampicata.  (Ph: parcoittico.it) 

Il parco a lago di Luino

Uno dei più rilevanti e strategici progetti avanzati per la Luino contemporanea, che ridefinisce i rapporti tra città e lago. L'idea del progetto “parco a lago” è stata quella di trasformare un parcheggio affacciato sul lago, in un giardino pubblico verdeggiante e in riva al Lago Maggiore. La passeggiata pedonale è il filo conduttore di un percorso omogeneo capace di dare continuità e legare il parco a lago con diversi poli attraverso l’uso di una pavimentazione continua e uniforme, corpi illuminanti, colore e un arredo urbano caratterizzante. Il prato è una superficie modellata, un piano ondulato come il lago, che diventa tessuto di connessione dei vari “racconti verdi” che disegnano il parco e spazio di sosta e relax. Il Parco a lago si rivolge a un’utenza ampia, di diverse fasce di età, in particolare per i bimbi, per i quali sono stati collocati giochi su pavimentazione antitraumi, lungo un percorso che abbraccia tutta la zona di intervento. Sono state utilizzate inoltre differenti tipologie di corpi illuminanti per assecondare le differenti con­dizioni architettoniche attraverso lampade a basso consumo quali LED e lampade fluorescenti. Il progetto di questo waterfront recupera il legame con l’acqua attraverso un impiego sostenibile e intel­ligente della risorsa idrica, coerente con l’immagine complessiva del paesaggio urbano. L’acqua come “ecosistema” diventa elemento fondamentale del paesaggio mutante affidato a una miscellanea di coltivazioni con finalità didattiche e di sperimentazione diretta per i giovani utenti. In concreto, quindi, si utilizzano giochi d’acqua costituiti da fontane a raso e sistemi integrati alla vegetazione. Le ampie gradinate che disegnano la discesa a lago sono organizzate in modo da divenire ora semplici cordoli che disegnano il tappeto erboso, ora ampie sedute e percorsi orizzontali che attraversano il parco. Recuperare questo brano di città, in precedenza “non luogo” – in quanto non vissuto, se non dalle auto – ha significato la trasformazione di questa zona ai margini del contesto urbano e della vita luinese, per tradurlo in un’occasione di pregio per lo sviluppo turistico, ricettivo e ricreativo.