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Le Marmitte dei Giganti di Franscia

Le marmitte dei giganti sono la testimonianza della straordinaria forza della natura, esercitata nel corso dei millenni

Itinerario dell’Acqualunga

Pedalare attraverso la Lomellina è un’esperienza che risveglia i sensi e riempie il cuore.
Un tour tra le campagne della Lomellina

Itinerario delle Oasi

Un’avventura cicloescursionistica che invita a scoprire la bellezza e la ricchezza naturalistica della Lomellina e del Pavese.
Un tour tra le campagne del pavese

Lanca di Gussola

Un'antica ansa del Po che preserva un ecosistema prezioso di biodiversità.
Lanca di Gussola

Riserva naturale Bosco dei Bordighi

Nel Bosco dei Bordighi crescono e sono osservabili specie vegetali molto antiche o comunqe rare, che grazie a questo particolare contesto hanno evitato l'estinzione.
Riserva naturale bosco dei Bordighi

Riserva Naturale Pian di Gembro

La Riserva Naturale Parziale Botanica di Pian Gembro sorge su una torbiera di origine glaciale a pochi passi da Aprica. Itinerari semplici e poco faticosi permettono al visitatore di immergersi nella natura di questa antica torbiera dove è possibile osservare delle specie vegetali molto rare come alcune piante carnivore. Oltre a un percorso tematico con bacheche illustrative sulla formazione e sulle caratteristiche della riserva, durante il periodo estivo viene allestita un’aula didattica dove poter osservare alcuni piccoli abitanti (rane, rospi, tritoni e salamandre) di questa zona paludosa. In ogni stagione Pian di Gembro offre al visitatore colori ed emozioni. Nel periodo invernale percorsi per le ciaspole e lo sci di fondo donano al visitatore paesaggi incantati soprattutto dopo una bella nevicata.
Riserva Naturale Pian di Gembro

Piramidi di Postalesio

Situate all'interno di una riserva naturale protetta, istituita nel 1984, le Piramidi di erosione di Postalesio rappresentano un fenomeno di grande interesse, sia naturalistico che paesaggistico, in quanto si manifesta solo in concomitanza e in combinazione di una serie di fattori geologici, ambientali e climatici particolari. La prima azione erosiva è esercitata dall'acqua piovana che, cadendo, erode e sgretola il terreno costituto da detriti, lasciando integri soltanto i massi compatti.Si assiste così alla "nascita" di queste colonne sormontate da massi di diverse dimensioni.  Questo processo è ancor oggi attivo : oltre alle piramidi principali, è possibile osservare anche nuove Piramidi in fase di formazione ed esempi di depositi morenici che preludono alla formazione di altre Piramidi.   Curiosità: L'esistenza delle vallecole scavate tra le piramidi crea un particolare microclima che permette lo sviluppo di un fitto bosco con la presenza contemporanea di specie di climi freddi, tra cui larice, abete rosso, abete bianco, pino silvestre; accanto a specie che prediligono climi più caldi. - Photo credit: ClickAlps
Piramidi di Postalesio

Bosco dei Bordighi

Istituita nel 1994 e con un'estensione di circa 50 ettari, la riserva naturale del Bosco dei Bordighi si sviluppa lungo il fondovalle del fiume Adda, nei pressi di Sondrio ed è uno dei pochi lembi di boschi ripariali rimasti sulla piana alluvionale dell'Adda. In quest'area crescono e sono osservabili specie vegetali molto antiche e rare che si differenziano a seconda della vicinanza dalla riva e quindi dell'acqua disponibile.  Le specie più diffuse sono il salice bianco, il salice da vimini, il salice ripaiolo, l'ontano bianco e nero, il pioppo nero, associati ad arbusti quali la sanguinella, il viburno, la fusaggine, il sambuco.Per quanto riguarda la parte pianeggiante dell'area, sono presenti invece latifoglie caducifoglie mesofile e boschi igrofoli. Non mancano pioppeti e i coltivi irrigui, di mais soprattutto, derivanti comunque da collocazioni artificiali. Come tutte le aree protette, anche la Riserva Naturale Bosco dei Bordighi ha un animale-simbolo, scelto perché si tratta di una delle specie più abbondanti, nonché avvistabile con una certa facilità: il picchio rosso maggiore. - Photo Credit ClickAlps
Bosco dei Bordighi

Orto botanico d'alta quota E. Dioli

Le quattro stagioni nei Comuni di Valmalenco e Val Poschiavo

Pedalando #travilleenatura

Proposta per gruppi

Soft Rafting sull'Adda

Natura e divertimento a 360°!

Passeggiata tra i meleti in fiore

La fioritura dei meleti in Valtellina è uno straordinario risveglio primaverile della natura che popola in aprile il versante retico delle Alpi, dalla provincia di Sondrio alla Svizzera. Lungo questo confine naturale, i conoidi dei comuni di Ponte in Valtellina, Bianzone e Sernio-Lovero, fertili concavità alluvionali a forma di ventaglio, sono ideali per la diffusione di terrazzamenti, dove vitigni e alberi di mele consolidano la tradizione contadina valtellinese.    Con l’arrivo della primavera, nella Media Valtellina sboccia un vero e proprio mare fiorito, tra le pennellate di petali rosa e bianchi dei fiori di melo, che sprigionano un profumo delicato e dolce nella frizzante aria montagnina. Si crea quindi l’atmosfera perfetta per passeggiare o pedalare in bicicletta tra i meleti, intrecciando vie fiorite lungo un percorso dove poter scegliere la propria tappa di partenza e dedicare una giornata all’esplorazione. Cologna, Sernio, Lovero, Villa di Tirano, Chiuro, Ponte in Valtellina, Tresivio sono luoghi dove riscoprire la magia delle fioriture.   Questa escursione floreale offre il suo meglio con un tempo soleggiato, ma può anche rivelarsi un’opportunità per esplorare borghi locali caratteristici in caso il maltempo sorprenda la gita fuori porta. Tra questi merita una visita Ponte in Valtellina, antico comune il cui affascinante centro storico è rimasto sospeso in un tempo lontano. Le strade ciottolate, le vecchie corti e i palazzi nobiliari disabitati disegnano un ambiente magico, in cui scoprire chiese storiche e godersi un tipico pranzo nei ristoranti del posto. A poco più di 15 minuti in auto da Sondrio e 20 minuti da Tirano, Ponte in Valtellina è poi al centro tra le due località, per un’esplorazione primaverile che unisce natura e storia.   
Ph: I Mille