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Mulino cà Mazza e cà Zoia

Il Mulino di Ca' Zoia e Ca' Mazza, interessante esempio di mulino mosso con l'arcaico sistema della ruota idraulica orizzontale.

Falesia di Rogno

Se pensate di aver assaggiato tutti i tipi di roccia, tutti gli stili di arrampicata, tutte le sensazioni che questa può dare, vi sbagliate di grosso. A Rogno c'è una roccia che non ha eguali. E' di tipo granitoide ma la sua colorazione rosata le conferisce una sensazione surreale. Se, dopo tanto calcare, volete un'arrampicata di tecnica ed equilibrio, dove la psiche ha un ruolo molto maggiore che non la forza di braccia, dove la fiducia delle scarpette detta legge, dove la chiodatura è buona ma lunga quel tanto che basta a produrre quantitativi di adrenalina messa già in gioco per l'elevata esposizione, non lasciatevi sfuggire l'opportunità di limarvi polpastrelli e suole sulle lunghe pareti di Rogno. Le occasioni di divertimento per arrampicatori medi e principianti non mancano. Lo sviluppo delle vie di 100-200 metri è un'ottima occasione per provare forti emozioni di montagna. Situato in val Camonica a qualche km da Boario, Rogno è facilmente raggiungibile. Si lascia l'auto presso il cimitero (gran brutto inizio per una giornata di arrampicata) e si prende un sentierino sulla sinistra che si addentra nel boschetto per raggiungere le pareti ben visibili (da 5 a 20 minuti a secondai dei vari settori). L'esposizione è SUD. Si arrampica tutto l'anno nelle giornate di sole. La roccia è un inedito Gneiss rossastro ricco di cristalli e lamette. La chiodatura ottima, ma talora un po' distante (a ricordare che non siamo in falesia) a spit. Il grado prevalente è il 5+/6a sulle vie di più tiri. Qualche tiro di 6b+. Rarissimi i tiri che iniziano con 7.
La falesia di Rohno: visitlakeiseo.it

Itinerario in bici: Santa Maria del Giogo

Lasciamo la nostra auto a Pilzone, al parcheggio del cimitero in via Vittorio Veneto. Percorriamo i primi km sulla strada costiera in direzione di Sulzano, dove ha inizio il nostro itinerario. Prima della strettoia che caratterizza l’ingresso al paese, svoltiamo a destra e attraversiamo il passaggio a livello, percorrendo a destra in salita tutta via Camontaro, fino ad incrociare a destra il percorso dell’Antica Strada Valeriana. Noi proseguiamo a sinistra, prima in salita e poi in discesa, passando sotto il cavalcavia della tangenziale e di nuovo in salita in via Gazzane. Al bivio giriamo a sinistra nella stretta via Tassano, attraversando l’omonimo borgo. Allo stop svoltiamo a destra, ripassando ancora sotto il cavalcavia e imboccando via Martignago. Dopo alcune curve, la strada entra nel bosco e ci permette, spianando, di recuperare energie. Giriamo in via Santa Maria e, con un ultimo sforzo, arriviamo alla nostra meta. Una sosta per goderci il magnifico panorama del lago e di Monte Isola ci ripaga della fatica fatta (possibilità di ristoro in loco). Per il ritorno possiamo ripercorrere la stessa strada, oppure, bici in spalla, affrontare il sentiero a gradoni che ci separa dal Santuario di Santa Maria del Giogo e lanciarci su sterrato fino alla strada asfaltata (attenzione alla sbarra che potrebbe essere abbassata). Scendiamo a sinistra e giunti allo stop, in località Zoadello, giriamo a destra e percorriamo in salita pochi tornanti per giungere al passo dei Tre Termini. Dopo una discesa di 8 km giungiamo ad Iseo, imbocchiamo via Roma e in pochi minuti ci ritroviamo a Pilzone.
Itinerario in bici: Santa Maria del GIogo - Ph: visitlakeiseo.info

Giro di Monte Isola in bici

Uno de “I borghi più belli d’Italia”, Monte Isola è la più grande isola lacustre abitata d’Europa. Ha una superficie di 4,5 km quadrati, un perimetro di 9 km ed è alta circa 600 metri. Lungo le pendici e in riva al lago sono dislocati 11 centri abitati, collegati da strette strade percorse dal pulmino comunale e da motociclette: le auto sono bandite, ad eccezione di quelle di pubblica utilità, quindi il luogo è ideale per le passeggiate a piedi e in bicicletta. L’itinerario più consueto è il giro dell’Isola del quale Peschiera Maraglio è solitamente il punto di partenza. Seguendo la litoranea in senso orario, una pedalata tra gli ulivi conduce a Sensole, dalla quale si può ammirare la vicina isoletta di San Paolo; quindi, la strada si fa ripida e conduce all’abitato di Menzino, dove maestosa si erge la Rocca Oldofredi-Martinengo. Continuando verso nord, si incontrano il piccolo abitato di Sinchignano e, proseguendo si raggiunge Siviano, capoluogo dell’Isola, borgo fortificato nel Medioevo, con case, torri e strette vie. Da qui, per i più volenterosi, una salita impegnativa conduce agli antichi borghi di Cure e Masse, conosciuti per la produzione artigianale del “Salame di Monte Isola”; da Cure, poi, una strada acciottolata giunge in venti minuti al Santuario della Madonna della Ceriola, che domina dall’alto della montagna offrendo ai turisti un panorama mozzafiato. Per chi si ferma a Siviano, una discesa conduce a Carzano, dal quale si ammira l’isola di Loreto. Ripresa, quindi, la litoranea il percorso si chiude con il ritorno a Peschiera Maraglio.
Giro di Monte Isola in bici: visitlakeiseo.info

Lecco: le 10 destinazioni più turistiche 2019

All’interno del suo ampio territorio il paesaggio si declina in infinite varianti: la Lombardia spazia dalle Alpi alla campagna, dalle città d’arte ai piccoli borghi ricchi di storia, in quella che è la grande regione italiana dei laghi (se ne contano più di quindici).   La Lombardia è anche la destinazione perfetta per chi cerca una vacanza dinamica e coinvolgente, in cui non annoiarsi mai. Nel lecchese oltre al lago e a tutti i suoi meravigliosi colori abbiamo la Valsassina, valle racchiusa tra il gruppo delle Grigne  e delle Pre-Alpi Orobie. Facilmente raggiungibile da Lecco e Milano, è un’oasi verde a pochi minuti dalla città. Meta di turisti per soggiornarvi in vacanze o anche per trascorrere week-end e giornate in mezzo alla natura.Tra cielo e terra la Valsassina è sinonimo di pascoli fioriti, di rocce e cascate, di sentieri verso montagne che portano il tuo sguardo all’orizzonte e ti fanno ammirare il lago di Como e le valli vicine. Interessata dal parco regionale della Grigna settentrionale questa valle offre anche tesori naturalistici, storici ed artistici. La Valsassina è un territorio da scoprire ed esplorare. Ma vi siete mai chiesti quali sono le città lecchesi più visitate nel 2019? Vi presentiamo la graduatoria stilata sulla base dei dati ufficiali dell’ISTAT inerenti alle presenze turistiche nel 2019, riferiti ai soli esercizi alberghieri e non alberghieri, con l’esclusione della categoria “altri alloggi privati’’.  -  (Immagine di copertina: Ig@mara189)

Da Bergamo al Lago d'Iseo

72 ore per scoprire Bergamo Alta e Lago di Iseo, tra cultura, bici e assaggi golosi
Da Bergamo al Lago d'Iseo

La mulattiera per Erbonne

Un rilassante percorso che conduce fino alla frazione di Erbonne, al confine con la Svizzera
La mulattiera per Erbonne

Monte Stino

Luogo di notevole fascino a cavallo fra Lago d’Idro e Lago di Garda
Monte Stino

Anello dei Geraci

Alla scoperta di lanche silenziose e boschi tipici del Parco del Ticino

Parco Ittico Paradiso

Il Parco Ittico Paradiso è un’area fluviale intensamente boscata di 130.000 metri quadrati, un tempo parte integrante del fiume Adda e, in seguito alla sua deviazione, convertitasi in una zona di allevamento ittico per la piscicoltura intensiva grazie allo scavamento di tre canali e numerosi stagni.   Arricchitosi poi di diverse piante ripariali (sparganio, cannucce, tifa maggiore e minore e giunchi), di una consistente fauna selvatica (gallinelle d’acqua, folaghe, aironi cenerini) e di una piccola varietà di avifauna (con esemplari di martin pescatore e falco pescatore), l’allevamento è stato trasformato in una struttura naturalistica culturale, destinata ad una fruizione pubblica. Il Parco Ittico Paradiso si presenta oggi come un’oasi naturale dove trascorrere belle giornate all’aria aperta: oltre alla presenza di 6000 piante, lungo i 3 km di canali che li ospitano, come pure attraverso osservatori subacquei costituiti da ampie vetrate, sono ammirabili ben 20 specie di pesci (fra anguille, trinche, lucci, cavedani e trote farlo) delle cui caratteristiche peculiari provvedono a informarvi i cartelli esplicativi presenti lungo l’intero percorso. A completare la gradevolezza del luogo, una mini fattoria abitata da mucche, caprette e conigli e un divertente parco giochi con ponti tibetani, scivoli e funi di arrampicata.  (Ph: parcoittico.it) 

Laveno Mombello

La scoperta della sponda lombarda del Lago Maggiore non può infine prescindere dal comune di Laveno, località balneare molto frequentata raggiungibile sia da terra con i mezzi pubblici delle ferrovie (Nord e Stato) sia con i traghetti che fanno la spola con la riva piemontese.   La nascita dell’odierno comune coincide con l’unione dei comuni di Laveno, Mombello e Cerro avvenuta nel 1927: se l’area lavenese risale già all’epoca romana e nel medioevo fu abitata da pescatori e illustri famiglie nobiliari quali i Visconti e i Borromeo, è Mombello a custodire il nucleo più antico, visto che qui sono stati ritrovati persino resti di insediamenti palafitticoli riconducibili all’età neolitica. Una zona dominata dall’imponente Sasso del Ferro (1.100 mt), raggiungibile in 10 minuti di funivia, è considerato uno dei punti panoramici più attraenti del Lago Maggiore: un colpo d’occhio di rara suggestione che abbraccia Lago Maggiore, Alpi, Prealpi, laghi lombardi e pianura Padana. Ma il fascino di Laveno non si ferma al paesaggio. Fra le attrazioni storiche più meritevoli troviamo Villa Frua, edificio settecentesco costruito per volontà della famiglia dei Tinelli (e più tardi rilevata dai Frua) che ospitò Giuseppe Garibaldi nel 1862 e che è oggi sede del Comune di Lavello Mombello. A testimoniare la storia ceramista del borgo, il Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC) di Cerro, visitabile all’interno del cinquecentesco Palazzo Guilizzoni.  

Valle Trompia, un itinerario culturale tra arte, storia e natura

Scopri la Val Trompia esplorando i luoghi più emblematici del suo vissuto, attraverso un itinerario culturale tra arte, storia e natura. Le tappe immancabili.