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Un mastro Geppetto in Valle Camonica

“L’avvenire è artigiano, non è più industriale”, racconta Claudio artigiano dall’età di 13 anni che ha ereditato l’arte dal papà e dal nonno. Il suo è un laboratorio d’altri tempi e i suoi manufatti sono davvero il risultato di una feconda abilità e di tanta creatività. Lui è il tornio sono un tutt’uno: s’intendono allo sguardo e in pochi minuti spuntano oggetti. Sono utensili da cucina, giochi per bambini, gambe da tavolo, attaccapanni, piccoli gioielli. Chiedete e osservate: le mani di Claudio creano e il pezzo di legno prende vita propria.E noi, curiosi apprendisti falegnami, lo affiancheremo nel suo lavoro quotidiano. Attenti, scruteremo le sue mosse, ascolteremo la sua storia, perlustreremo con gli occhi e con il naso i pertugi del suo laboratorio. Costruiremo trottole, ciotole, fiaschi di vino, biberon e mattarelli, o … mazze da baseball!. Ad ognuno il suo, perché scambiando parole Claudio coglierà in ognuno quel quid di personalità che orienterà il suo estro.Taglio, pialla, tornio, pirografo, … e tanti trucioli danzanti intorno a noi.

Tour privato Fast track Cattedrale e Area archeologica

Tour privato 1-6 visitatori con guida abilitata selezionata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo.

Scalo Milano Outlet & More

Scalo Milano è l’outlet a soli 15 minuti dal centro di Milano. Design, Fashion e Food. Stile d’acquisto dinamico e contemporaneo.
Scalo MIlano Food Court

L’oro dolce del Garda

Una tenuta d’alto pregio, tra le più suggestive della sponda ovest del Garda. I terreni sui quali si estende l’azienda agricola si allungano per oltre 100 ettari tra Moniga e Manerba, compresa la Rocca, e bastano davvero pochi minuti a piedi per raggiungere il promontorio che offre una panoramica da urlo. Il lago sotto i piedi e tutt’attorno una prateria verde di olivi e vitigni. Oltre, il blu del cielo e il verde smeraldo del Garda, particolarmente trasparente nella baia sottostante. È un piacere, per la famiglia Cavazza, ospitare estimatori del bello e del buono per avvicinarli alle tecniche di produzione e assaggio dell’olio, l’oro del Garda. Dalla molitura delle cultivar di Leccino, Frantoio e Pendolino scende l’extra vergine Dop da degustare, con bruschette e cereali autoctoni, a quell’ora del tramonto che scalda i cuori e tinge d’oro l’orizzonte. Un calice di Chiaretto della Valtenesi, completa il menù di un impareggiabile aperitivo agricolo che combina gusto e cultura in una cornice di assoluta autenticità.

Corso di cucina Italiana

Diverse lezioni di cucina disponibili - Lago Maggiore. Lo chef Marco ti guiderà nella preparazione degli iconici piatti italiani. Ingredienti biologici locali.

Ecomuseo della Valgerola

L’Ecomuseo è l'unione tra passato, presente e futuro della storia della comunità
Ecomuseo della Valgerola

Bosco delle Faggiole

...perdersi tra i magnifici sentieri del Parco del Ticino

Visita guidata al villaggio Crespi e ingresso al Museo

Crespi d'Adda, il paese in cui il tempo si è fermato!

Val Trompia

La Val Trompia rappresenta una nuova e piacevole meta turistica, tutta da scoprire!
Val Trompia

10 motivi per visitare Como

Le mura medievali. Il Tempio Voltiano. Trekking in montagna. Mini-crociere sul lago. Ecco 10 buoni motivi per visitare Como

Castello di Vezio

Antica fortezza medievale a strapiombo su Varenna, immersa in un oliveto secolare, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato sul lago.
Castello di Vezio (Ph: I Mille)

Grignaghe di Pisogne

Posta a 900 m di quota, Grignaghe sorge lungo l’antico collegamento con la Val Trompia, attraverso il colle di San Zeno, ricalcato dall’odierna carrozzabile. La via, frequentata fin dal Medioevo, garantiva il trasporto del ferro estratto dalle miniere presso Grignaghe e Pontasio verso le fucine triumpline. La ricchezza e l’importanza che ne derivava alla contrada (“Terra ben popolata e famosa per le sue miniere” la descrive padre Gregorio nel 1698) emerge nei suoi edifici e soprattutto nelle singolari sculture erratiche visibili in piazza San Rocco e in via San Rocco: i cinque elementi monumentali in arenaria rossa, con scene di difficile interpretazione, dovevano ornare i portali di un edificio civile. Nonostante il plasticismo vigoroso ed elementare, che ne ha suggerito un’origine longobarda, i dettagli e la presenza di uno stemma visconteo li collocano nel pieno Trecento. Grignaghe mostra una struttura compatta, frutto di un’antica organizzazione fortificata: la chiesa di San Rocco sorge sull’antica torre di accesso, visibile dalle scale a destra della facciata, e numerosi edifici mostrano ancora le strutture del Due e Trecento negli spigoli in blocchi massicci e nei portali imponenti. Imboccando le ripide discese che si sviluppano dalla via centrale (via Imavilla - via Fontana) si possono osservare le strutture peculiari degli edifici verso valle, con ampi voltoni a superare il dislivello del pendio. Lo spigolo di una casa torre è visibile in via Cimavilla e, addossato ad esso, vi è uno splendido esempio di architettura tradizionale in legno e pietra. La parrocchiale di San Michele, riedificata nel ‘700, sorge a monte, isolata dall’abitato: si raggiunge dalla via San Rocco o in auto seguendo la direzione per Passabocche. Il grande edificio conserva all’esterno alcuni frammenti trecenteschi e all’interno mostra la sedimentazione delle campagne decorative tra ‘500 e ‘700: perdute alcune opere lodate dalle fonti antiche, sono di particolare pregio i Misteri del Rosario, di Pietro Ricchi (circa 1640-1645).   Monica Ibsen  
Grignaghe Pisogne